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Quesito
Gentilissimo P. Angelo,
sono un uomo sposato da 8 anni, ma dal mio matrimonio non abbiamo avuto fino ad oggi figli. Insieme a mia moglie abbiamo deciso di fare gli esami clinici per la valutazione della fertilità. Ho iniziato io sottoponendomi all’esame dello spermiogramma, compiendo un atto autoerotico in ambulatorio.
Da premettere che sono impegnato in parrocchia e con mia moglie frequentiamo regolarmente la Messa domenicale e le varie attività parrocchiali.
Vincendo l’imbarazzo per la nostra condizione ho voluto parlare di questo fatto col mio parroco, il quale mi ha risposto che ero in stato di peccato per quello che avevo fatto (lo spermiogramma), dicendomi che avrei dovuto avere un rapporto in ambulatorio o a casa con mia moglie con un condom e poi il liquido seminale lì raccolto farlo analizzare.
Siccome sono molto timido e dinanzi a questa risposta mi sono inibito, non ho avuto il coraggio di portare avanti il dialogo, ma i miei dubbi permangono. Mi chiedo, infatti, un atto del genere non è ugualmente immorale visto come ci hanno spiegato nel corso prematrimoniale la dimensione procreativa dell’atto viene meno? Dunque cosa cambia? A questo punto mi viene il dubbio se sia immorale compiere questo tipo di esame (lo spermiogramma) e quali sono le vie che la chiesa prescrive per verificare la fertilità dell’uomo (e soprattutto della donna visto che mia moglie non ha ancora fatto alcun esame)?
Grazie in anticipo della sua risposta e scusi il mio dilungarmi.
Nicola L.
Risposta del sacerdote
Caro Nicola,
1. la risposta del parroco è stata quasi del tutto esatta.
Dico quasi perché anche a te è parso che su un punto non fosse convincente: quello del rapporto compiuto a casa con l’aiuto di un condom.
In altri termini ti avrebbe consigliato di fare contraccezione.
Ma la contraccezione altera il disegno divino sulla sessualità e sull’amore umano e per questo non è mai lecita.
Tu stesso ti sei accorto dell’incongruenza.
O forse il parroco avrà aggiunto una cosa che a te, nell’agitazione, sarà sfuggita. Si tratta del condom perforato, il quale non altera la finalità procreativa.
2. Non è sbagliato sottoporsi all’esame di spermiogramma. Ma il problema sta nel modo in cui viene raccolto il gamete maschile.
Alcuni ricercatori sconsigliano la raccolta del seme attraverso atto di masturbazione perché il seme sarebbe di minore qualità, di minore quantità di spermatozoi e di minore motilità.
Sicché alcuni verrebbero scartati dalla procedure di procreazione assistita per un errore di valutazione del seme.
Questi ricercatori sono Zavos e coll. (zavos p. m., Characteristics of human ejaculates collected via masturbation and a new silastic seminal fluid collection device, Fertil. Steril. 1985, 43:491; cfr. di pietro, spagnuolo, sgreccia, in Metanalisi della GIFT, in Medicina e Morale, 1/1990, p. 21).
3. Mi dispiacerebbe se all’analisi del seme ti dicessero che per te ci sono poche probabilità di procreare per oligospermia.
Sarebbe un errore di valutazione.
Per questo tali ricercatori sono dell’idea di raccogliere il seme con tecnica postcoitale raccogliendo il gamete con un profilattico speciale, preparato in materiale silastic, perché non altera gli spermatozoi.
4. Il Comitato Nazionale italiano di bioetica in un documento preparato apposta per questo argomento scrive a propositi degli atti autoerotci: “Si tratterebbe quindi di metodi scientificamente non validi e pertanto non “etici” per sé, indipendentemente dal giudizio morale; per quanto anche la stessa masturbazione, quasi sempre gravata da difficoltà di ordine psicologico indipendentemente dai convincimenti religiosi del soggetto, può non dare esito ad un liquido seminale perfettamente “fisiologico”.
Molti individui, inoltre, proprio per difficoltà di ordine psicologico e culturale, si rifiutano di produrre il liquido spermatico nell’ambiente sanitario; ed il trasporto da ambiente esterno del campione può, come noto, alterarne profondamente le caratteristiche”.
5. Lo stesso Comitato Nazionale di bioetica indica di percorrere altre strade.
Scrive: “Ultimamente (1989) è stato proposto un metodo alternativo di raccolta mediante un sistema in “silastic” (un particolare tipo di materiale plastico): il seme raccolto risulterebbe, allo studio comparativo, di qualità migliore di quello ottenuto per ipsazione.
Sono stati messi a punto e usati in diversi Centri appositi dispositivi in grado di ottenere l’eiaculazione, senza stimolazione erotica. Una volta validata, mediante studi comparativi in corso, la qualità scientifica di questi metodi, cioè la corrispondenza “fisiologica” del liquido seminale, questi si propongono indubbiamente come metodi idonei per superare obiezioni religiose, personali e culturali alla raccolta per masturbazione” (c. romano – g.grassani, Bioetica, pp. 563-564).
6. Mi piace sottolineare che il Comitato Nazionale di bioetica abbia scritto “questi (metodi) si propongono indubbiamente come metodi idonei per superare obiezioni religiose, personali e culturali alla raccolta per masturbazione”.
Menziona le obiezioni religiose, sì, ma accanto ad esse ha aggiunto obiezioni di carattere “personale e culturale”. In altri termini, anche persone senza morale cristiana, si rifiutano di compiere atti che non sono secondo la dignità della persona.
7. Accanto alle motivazioni di carattere scientifico ci sono le affermazioni del Magistero della Chiesa che per un credente sono vincolanti in coscienza.
È sufficiente che riporti il magistero di Pio XII il quale in un discorso pronunciato il 19 maggio 1956 sulla sterilità coniugale e l’inseminazione artificiale disse: “Abbiamo esaminato questo modo d’agire anche nel discorso pronunciato davanti agli urologi riuniti in congresso, l’8 ottobre 1953, in cui abbiamo detto: «Del resto, il Sant’Ufficio ha deciso già il 2 agosto 1929 che una ‘‘masturbazione direttamente provocata per ottenere sperma‘‘ non è lecita; e ciò qualunque sia lo scopo dell’esame»‘‘.
Ma poiché ci è stato riferito che tale cattiva consuetudine si diffonde in molti luoghi, consideriamo opportuno ricordare anche ora e sottolineare nuovamente il nostro precedente ammonimento.
Quando simili atti sono compiuti per soddisfare la libidine, lo stesso naturale sentimento umano spontaneamente li riprova, e ancor più il giudizio della ragione, ogni qual volta esamini la questione con maturità e rettitudine.
Ma questi stessi atti devono essere riprovati anche quando gravi motivi sembrano esimerli da colpa, come … l’esame microscopico di sperma infetto da batteri di origine venerea o di altra origine; l’analisi delle diverse componenti ordinarie dello sperma volta a discernere la presenza degli elementi vitali, il loro numero, quantità, forma, vigore, apparenza e altri elementi del genere”.
8. Pio XII poi va avanti e dice: “Il fatto di procurarsi sperma umano mediante masturbazione ha di mira direttamente il pieno esercizio naturale della facoltà umana di generare.
Ora questo pieno esercizio, attuato al di fuori dell’unione coniugale, comporta l’uso diretto e indebitamente usurpato di questa stessa facoltà. In quest’uso indebito si colloca appunto la intrinseca violazione della regola morale.
Infatti, l’uomo non ha alcun diritto di esercitare la facoltà sessuale per il fatto stesso di aver ricevuto questa facoltà dalla natura.
All’uomo, in effetti (a differenza di quanto avviene per gli altri animali sprovvisti di ragione), il diritto e il potere di esercitare questa facoltà sono conferiti unicamente all’interno di un matrimonio validamente contratto, e sono compresi nel diritto matrimoniale conferito e accettato con il matrimonio stesso.
Ne deriva quindi chiaramente che l’uomo, per la sola ragione che ha ricevuto la facoltà sessuale dalla natura, ha soltanto il potere e il diritto di contrarre matrimonio.
Tuttavia questo diritto, nel suo oggetto e nella sua ampiezza, è determinato dalla legge della natura, non dalla volontà dell’uomo. In virtù di questa legge naturale, l’uomo possiede il potere e il diritto al pieno esercizio della facoltà sessuale, direttamente ricercato, soltanto nel compimento dell’atto coniugale secondo la norma prescritta e definita dalla natura stessa.
Al di fuori di tale atto naturale, neppure nel matrimonio è lecito il pieno uso di questa facoltà sessuale. Tali sono i limiti entro i quali la natura circoscrive il diritto di cui si è parlato e il suo esercizio. Per il fatto che il pieno esercizio della facoltà sessuale è circoscritto nel limite assoluto dell’atto coniugale, questa stessa facoltà diventa intrinsecamente idonea a raggiungere completamente il fine naturale del matrimonio (che non è solo la procreazione, ma anche l’educazione dei figli), e il suo esercizio è legato alfine in questione.
Stando così le cose, la masturbazione si situa del tutto al di fuori della men-zionata capacità naturale di esercitare pienamente la facoltà sessuale, e perciò anche al di fuori del suo legame con il fine fissato dalla natura. Pertanto la masturbazione è priva di ogni titolo di diritto ed è contraria alle leggi della natura e della morale, anche se intende servire scopi giusti e non reprensibili… Si tratta sempre infatti di un atto contrario alla natura e intrinsecamente cattivo”.
9. Anche la dichiarazione della Congregazione per la dottrina della fede Donum vitae (22.2.1987) ribadito il giudizio negativo: “La masturbazione mediante la quale viene normalmente procurato il seme, è un altro segno di tale dissociazione; anche quando questo è in vista della procreazione, il gesto rimane privo del suo significato unitivo: ‘gli manca… la relazione sessuale richiesta dall’ordine morale, quella che realizza in un contesto di vero amore, l’integro senso della mutua donazione e della procreazione umana” (DV II,6).
10. Per la donna non vi sono le problematiche morali che si sono per i maschi.
Per i maschi il Comitato Nazionale di Bioetica fa riferimento a “raccolta in condom perforato postcoitale, spremitura prostatica o uretrale, puntura epidimaria a scopo diagnostico”.
11. Poi vi sono anche i mezzi soprannaturali: celebrazione di Sante Messe, novene, preghiere…
Ma questi mezzi, ne sono certo, li conoscerai già.
Da parte mia ti assicuro un ricordo nella preghiera e nella Santa Messa perché il Signore conceda a te e a tua moglie quanto desiderate.
Ti ringrazio per la fiducia e ti benedico.
Padre Angelo