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Quesito

Carissimo Padre Angelo,
Quando si pensa al dopo la morte si parla di Paradiso, Purgatorio e Inferno.
Fino al momento della resurrezione dei corpi il discorso mi appare chiaro.
Ma per il dopo resurrezione inizio ad avere confusione.
Quando gli eletti avranno preso i loro corpi nuovi e saranno creati il nuovo Cielo e la nuova Terra, continuerà a parlarsi ancora di Paradiso? o il Paradiso per come era stato fino a prima, quando le anime erano ancora in attesa di risorgere, assumerà a sua volta una configurazione diversa?
Grazie Maria.


Risposta del sacerdote

Cara Maria,
da quanto sappiamo dalla divina Rivelazione il Paradiso, anche quando saranno creati cieli nuovi e terre nuove continuerà ad essere chiamato Paradiso.
Questa parola è già usata per descrivere l’Eden, il paradiso terrestre.
Ma l’ha usata anche Gesù rispondendo al buon ladrone: “Oggi sarai con me nel Paradiso”.
Ma più che alle circostanze, la nostra mente deve volgersi all’essenza: il Paradiso è la dimora di Dio con i suoi eletti, il cielo, vera dimora di delizie di cui l’Eden non era che una figura imperfetta.
Si tratta di una realtà che, essendo del tutto soprannaturale, non può essere adeguatamente descritta con parole umane.
Bisogna attendere di andare di là!
San Paolo, che vi era stato solo per un attimo, ha poi detto: “Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest’uomo – se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare” (2 Cor 12, 2-4).
E ancora ha scritto: “Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano”. (1Cor 2,9).

Ti saluto, ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo