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Quesito

Salve Padre Angelo, sono Luca e spero che stia bene innanzitutto.
Le scrivo oggi per aver una delucidazione in merito alla Resurrezione di Gesù.
In una pubblicità di una rivista megazine di …, c’era un dossier che scrive che Gesù non sia l’unico che sia riuscito a risorgere. Che durante la storia ci siano stati altri che hanno compiuto le medesime azioni del Cristo. Questo era ciò che affermava la reclama della rivista in questione.
Io sono un po’ scioccato da questa cosa, Padre.
Potrebbe gentilmente “tranquillizzarmi” per favore, con un suo pensiero?
Dio la benedica.
Luca.


Risposta del sacerdote

Caro Luca,
1. è vero, altre persone sono risorte nella storia.
Ma la risurrezione di Cristo è diversa per due motivi fondamentali.
Il primo: perché le persone che sono risolte sono tornate alla vita precedente, alla vita mortale. Per cui sono morte di nuovo e sono morte definitivamente.
Cristo invece è risorto per una vita nuova, gloriosa e soprannaturale, sulla quale la morte non ha alcun potere.
In una parola, quelli che sono risorti sono tornati indietro. Mentre Cristo con la sua risurrezione è andato avanti. E vedremo come.

2. Il Vangelo attesta di tre persone che sono state risuscitate da Cristo: la figlia di Giairo, capo della sinagoga, il figlio della vedova di Nain e Lazzaro, che era sepolto da quattro giorni.
Anche il profeta Elia risuscitò una persona, un ragazzo.
Anche del nostro Santo Padre Domenico si legge che abbia risuscitato tre persone.
Tutti però sono resuscitati a questa nostra vita mortale, per poi morire di nuovo dopo qualche manciata di anni.

3. La seconda grande verità riguardante la risurrezione di Cristo è che mentre tutti gli altri sono risorti per virtù altrui, solo Cristo è risorto da se stesso. Di nessun altro si legge che sia stato capace di risuscitare se stesso.
Può resuscitare se stesso solo Cristo, che ha detto di se stesso: “Io ho il potere di dare la vita e di riprenderla di nuovo” (Gv 10,17).
Nessuno ha questo potere divino. Ce l’ha soltanto lui perché è Dio.

4. San Tommaso d’Aquino scrive: “La resurrezione è il ritorno dalla morte alla vita.
Ora, si può essere sottratti alla morte in due maniere. 
Primo, con la liberazione dal solo dominio attuale della morte: cioè tornando a vivere in qualsiasi modo.
 Secondo, con la liberazione non solo dalla morte, ma anche dalla necessità e addirittura dalla possibilità stessa di morire.
 E questa è la resurrezione vera e perfetta. Poiché fino a che uno vive sottoposto alla necessità di morire, in qualche modo è sotto il dominio della morte. (…).
Perciò è evidente che la resurrezione con la quale uno è sottratto solo al dominio attuale della morte è una resurrezione imperfetta.
Se parliamo, quindi, della resurrezione perfetta, Cristo è il primo dei risorti: poiché per primo egli risorgendo raggiunse la vita del tutto immortale, secondo l’affermazione di San Paolo: “Cristo risuscitato dai morti non muore più” (Rm 6,9).
Invece con la resurrezione imperfetta alcuni risuscitarono anche prima di Cristo: quasi come prefigurazioni della sua resurrezione” (Somma teologica, III, 53,3).

5. Scrive ancora San Tommaso: “Cristo è risorto per confermare la nostra fede. Poiché dalla sua resurrezione viene confermata la nostra fede nella divinità di Cristo: infatti, come dice San Paolo, “fu crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio” (2 Cor 13,4). Da qui le altre parole dell’Apostolo: “Se Cristo non è risuscitato, vana è la nostra predicazione, vana è la vostra fede” (1 Cor 15,14).
E quelle del Salmista: “Che utilità c’è nel mio sangue”, cioè “nell’effusione del mio sangue”, “mentre discendo”, “come per una scala di mali”, “verso la corruzione?” (Sal 209,10). Come per dire: nessuna. Se infatti io non risorgo subito, e il mio corpo si corrompe, io non evangelizzerò e non riscatterò nessuno” (Somma teologica, III, 53, 1).

6. Cristo è risuscitato a vita nuova, assumendo un corpo glorioso, spirituale, sul quale la morte non ha alcun potere.
È questa la risurrezione di Cristo, unica nella storia.
Ed è la risurrezione che Cristo ha meritato per noi alla fine dei tempi. “I morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati” (1 Cor 15,52).

7. Tutti certo risorgeranno, come ha promesso il Signore.
Ma non si risorgerà tutti al medesimo modo perché Gesù ha detto: “Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna” (Gv 528-29).

Con l’augurio che tu possa risorgere per una risurrezione di vita, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo