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Quesito
Salve padre,
la ringrazio prima di tutto per la sua disponibilità, perché davvero la considero un farò in mezzo alle ombre di quest’epoca…
Detto questo volevo farle un paio di domande che mi balzano in mente, e approfitto per fargliele tutte:
La prima è: volevo sapere se lo spirito santo guidava gli uomini e il loro cuore già prima della venuta di cristo, in quanto Gesù dopo essersi mostrato agli apostoli risorto disse che doveva ascendere al padre, altrimenti non sarebbe potuto discendere lo spirito (santo).
Mi domandavo questo perché nell’antico testamento vi erano molti prodigi che testimoniavano la potenza di Dio, e nonostante questo i popoli non si ravvedevano, Israele stesso ha visto le acque del mar rosso dividersi, ma poco dopo si fecero idoli di oro in assenza di Mosè, questo per intendere che gli uomini dell’antico testamento, mi sembrano descritti come più duri di cuore, e anche di comprensione oserei dire..
La seconda domanda è: mi sembra di aver visto tempo fa, non ricordo dove purtroppo, che gli Israeliti erano convinti che esistessero altri dei oltre il loro, ma che il loro fosse il più grande e potente, e che poi successivamente, capirono che di Dio c’è n’era solo uno!.. ovviamente io so bene che esiste un unico Dio, unico e trino, la mia era solo una curiosità dovuta a questo vago ricordo che ho in testa, e per far sì che io dica cose giuste, vorrei sapere da voi la verità.
Avrei tante altre domande da farle, ma al momento mi limito a queste, la ringrazio per la sua missione di vita e spero che possa fare sempre e per sempre il volere del Signore.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. Lo Spirito Santo nell’Antico Testamento si identifica con lo “Spirito di Dio” che si manifesta progressivamente come forza nuova, come rigenerazione spirituale e infine anche come presenza dello stesso Spirito di Dio.
Già presente e operante in personaggi come Giuseppe il patriarca, si posa sui giudici e li rende forti e invincibili, come nel caso di Otniel (Gdc3,10), di Gedeone (Gdc6,34-35) e di Jefte (Gdc 11,29).
Introdotto nel cuore degli uomini, li stimola ad un rinnovamento morale e ad invocare con Davide: “Crea in me, o Dio, un cuore puro… Non respingermi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito” (Sal 51,12-14).
Pertanto viene dato solo ad alcuni e per qualche opera da compiere.
2. Successivamente nell’Antico Testamento viene promesso come dono agli uomini nei tempi messianici: “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di noi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica tutte le leggi” (Ez36,26-27).
Geremia ne parlerà come della nuova alleanza, della nuova legge: “Ecco verranno giorni, dice il Signore, nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. Non come l’alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d’Egitto. (…). Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore” (Ger31,31-32).
3. Certo, tutti i popoli potevano vedere le opere meravigliose compiute dallo Spirito di Dio nel popolo di Israele. Molti ne rimanevano affascinati e proprio per questo si facevano proseliti.
Proseliti erano i simpatizzanti per il giudaismo, frequentavano le sinagoghe, ma non giungevano alla circoncisione e alla pratica rituale della legge.
Probabilmente tra questi è da considerare Cornelio di cui si parla negli atti degli apostoli capitolo 10.
Proseliti erano anche quelli che, pur non essendo ebrei di origine, avevano abbracciato la religione ebraica e avevano accettato la circoncisione e così erano considerati membri del popolo eletto.
4. Tuttavia gli ebrei stessi non rimanevano fedeli a Dio e si davano singolarmente o anche in massa a pratiche idolatriche.
5. Nel Nuovo Testamento lo Spirito Santo promesso da Cristo non riguarda solo alcuni, ma la totalità dei battezzati, come era stato promesso da Geremia e da Ezechiele.
Viene presentato come il grande sostenitore e animatore degli apostoli (cfr.: “Ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra” (At 1,8) e dei fedeli in genere (“Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”, Gv 14,26).
Allo Spirito Santo è attribuita la direzione spirituale della chiesa nascente. È il santificatore delle anime.
Al pari del Cristo glorificato, lo Spirito Santo è principio di vita soprannaturale.
Le espressioni “lo spirito di Gesù” e Spirito Santo sono pressoché sinonime.
6. Tuttavia pur con questa pienezza di effusione dello Spirito Santo, di doni e di carismi che hanno portato molti ai più alti vertici della santità, il popolo cristiano non meno che gli ebrei dell’Antico Testamento manifesta la propria indifferenza e ingratitudine.
7. Vengo adesso alla seconda domanda: molte volte nell’Antico Testamento si parla degli dei degli stranieri oppure anche degli dei adorati dai padri quando erano oltre il fiume e cioè nella Mesopotamia, prima che Dio si rivelasse ad Abramo o anche agli dei che gli ebrei hanno adorato in Egitto dandosi all’idolatria.
Nel libro di Giosuè si leggono queste espressioni: “Dio degli dèi è il Signore! Dio degli dèi è il Signore! Egli lo sa, ma lo sappia anche Israele. Se abbiamo agito con ribellione o con infedeltà verso il Signore, egli non ci salvi oggi stesso!” (Gs 22,22); “Ora, dunque, temete il Signore e servitelo con integrità e fedeltà. Eliminate gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume e in Egitto e servite il Signore. Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrei, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore»” (Gs 24,14-15); “Eliminate allora gli dèi degli stranieri, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il vostro cuore al Signore, Dio d’Israele!” (Gs 24,23).
8. Può darsi che abbiano pensato in qualche momento ad un Dio nazionale.
Tuttavia da quanto emerge nell’Antico Testamento gli ebrei hanno sempre avuto la consapevolezza che il Dio che essi adoravano è l’unico Dio, che non ve ne sono altri fuori di lui.
Anzi, il loro Dio è un Dio geloso, che non sopporta rivali. Non può essere messo accanto ad altri dei o semplicemente in cima agli altri. È l’unico Dio.
Gli altri “dei” sono idoli, sono falsi dei, non esistono. Prestando culto ad essi, si da culto al demonio.
Ti benedico ti ricordo nella preghiera e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo