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Quesito

Rev. Padre Bellon,
se effettivamente dall’inferno (inteso non solo come stato o condizione, ma come luogo cfr. https://www.amicidomenicani.it/un-evangelico-mi-ha-detto-che-fino-alla-venuta-di-cristo-nessuno-andava-allinferno-in-maniera-definitiva-vi-sarebbe-andato-solo-dopo/ ) non ci si può allontanare nemmeno per andare ad avvisare qualcuno di qualcosa, come si evincerebbe dalla parabola di Lazzaro e del ricco anonimo, come è possibile per Satana o chicchessia dei demonii andare tra i vivi per prender temporaneo possesso del corpo di chi Dio permette diventi indemoniato?
La ringrazio.
Michele F.


Risposta del sacerdote

Caro Michele,
1. dalla parabola del povero Lazzaro che appena morto fu portato dagli angeli in paradiso, e del ricco epulone o anonimo che a sua volta scese all’inferno, non si può arguire che i demoni non abbiano qualche potere sulla terra.
Il testo sacro infatti parla di passaggio dal paradiso all’inferno e viceversa.
Ma non parla dell’azione del demonio sulla terra.

2. Inoltre, ancora, nella parabola viene detto che il ricco che si trovava all’inferno ha potuto parlare con Abramo, ma non ho potuto andare da Abramo.

3. I demoni, invece, entro i limiti della permissione divina, possono agire sulla terra. Possono esercitare il loro influsso sugli uomini e anche sugli oggetti usati degli uomini.
Scrive San Tommaso: Per il peccato dell’uomo il diavolo prende potere sull’uomo e su tutte le cose che vengono in uso dell’uomo, a suo danno.
E poiché non c’è nessun accordo tra Cristo e Belial (sinonimo del diavolo, n.d.r.), perciò tutte le volte che una cosa va santificata per il culto divino, viene prima esorcizzata perché liberata dal potere del diavolo mediante cui questi poteva assumerla a danno dell’uomo, sia consacrata Dio” (Commento alle sentenze, IV, d. 6, q. 2, a. 3). 

4. San Tommaso dice anche che “il demonio ha un certo potere sugli uomini per il fatto che questi gli vengono sottomessi o mediante il peccato originale oppure mediante il peccato attuale (personale)” (Somma teologica, III, 71, 2).

5. Questo potere il demonio lo perde al momento del battesimo. In proposito San Cipriano scrive: “Sappi che la cattiveria del diavolo può resistere fino all’acqua salutare, ma nel battesimo perde ogni possibilità di nuocere” (Epistola 76).
6. Secondo il domenicano Andrea Meynard, grande maestro di teologia spirituale, i mezzi principali che si usano di solito contro le ossessioni e il possesso del demonio sono i seguenti:
1- Fare penitenza e purificare la coscienza una buona confessione.
2- Comunicarsi il più spesso possibile.
3. Implorare la misericordia di Dio con il digiuno e con la preghiera.
4. Fare uso dei sacramentali, in particolare del segno della croce e dell’acqua benedetta, come pure servirsi dell’invocazione del Santissimo Nome di Gesù, delle reliquie dei Santi, della lettura dei santi Vangeli…
5. Gli esorcismi sono istituiti per la liberazione dei posseduti, ma non sono sempre efficaci contro l’ossessione. Se l’ossessione fa parte della purificazione passiva dei sensi, gli esorcismi possono avere una certa utilità, ma secondo gli autori non sono allora di alcun soccorso per liberare completamente dagli assalti del demonio, perché Dio si è riservato l’ora e il momento a motivo dei grandi vantaggi che l’anima deve ricavare dalla prova.
6. Infine la pratica seria e perseverante delle virtù. È vero, l’esorcismo è la via diretta per cacciare i demoni, ma l’umiltà, la mortificazione e l’esercizio assiduo dell’orazione sono mezzi potentissimi e spesso infallibili per giungere al medesimo risultato. Questa via indiretta è quasi sempre indispensabile, e non si deve mai trascurare. Il demonio fece un giorno questa confessione: “Una persona che mortifica le sue passioni ha sopra di me il medesimo potere che io ho sopra di lei”” (A. Meynard, Piccola somma di teologia ascetica e mistica, I, 104).

7. Va detto infine che Dio può permettere ai dannati di manifestarsi.
Dice San Tommaso: “Gli spiriti dei dannati non sono mai fuori dall’inferno se non per concessione divina, o per l’istruzione o per la prova degli eletti. Ma ovunque si trovino fuori dell’inferno, sempre tuttavia vedono il fuoco dell’inferno come pena preparata per essi; e siccome questa vista è la causa prossima della loro afflizione, ovunque si trovino sono afflitti dal fuoco dell’inferno; come anche i prigionieri, quando si trovano fuori dal carcere, sono in qualche modo afflitte dal carcere sapendo che a quello sono destinati” (Commento alle Sentenze, IV, 44, 3, 3, 8).
E ancora: “Gli angeli possono formarsi per virtù divina dei corpi sensibili, atti a rappresentare le proprietà spirituali dell’angelo. E per gli angeli assumere un corpo è proprio questo” (Somma teologica, I, 52, 2, ad 2). La stessa cosa – per permissione divina – possono farla anche i demoni.

Ti ringrazio per il quesito che mi ha permesso di ricordare alcuni mezzi con i quali possiamo fronteggiare vittoriosamente il nostro avversario.
Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo