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Quesito
Caro padre Angelo
le pongo anche un’altra questione (di tutt’altra natura) che mi lascia delle perplessità e che spero lei mi possa chiarire.
– Dio ha creato l’uomo libero…..libero anche (tra le altre cose) di credere in Lui ed amarlo oppure di rifiutarlo negando la sua esistenza o addirittura odiandolo. In sostanza Dio non obbliga nessuno ad andare a Lui, se il soggetto in questione non vuole.
– Dio però ha detto anche “chiedete e vi sarà dato” (sottintendendo ovviamente “chiedete con fede sincera”).
Il mio dubbio è questo: quando persone davvero credenti (intendo animate da una fede profonda e sincera), pregano incessantemente perché il buon Dio ad esempio tocchi il cuore di qualche familiare (figlio/fratello ecc) completamente lontano da Dio a dal suo amore, come si riesce a conciliare la libertà dell’uomo con l’infinita misericordia di Dio?
Mi spiego meglio….se chi prega viene esaudito, questa non potrebbe sembrare una “forzatura” nei confronti della libertà dell’uomo? (l’uomo viene in qualche modo “costretto” a volgere il suo sguardo a Dio).
Al contrario: se la persona in questione si ostina a tenere chiusa a Dio la porta del proprio cuore (odio o indifferenza profondamente radicati) e Dio, nel rispetto della libertà che Lui stesso ha concesso all’uomo, non interviene, significa che non sempre può ascoltare le preghiere fatte con amore e con fiducia?
La ringrazio e mi scuso se le domande le possono sembrare sciocche.
Prego per lei e le chiedo di ricordare anche me e la mia famiglia nelle sue preghiere.
Dio la benedica
Laura
Risposta del sacerdote
Cara Laura,
1. se tu hai perso uno spillo d’oro e sei in una stanza buia e non riesci a trovarlo, se qualcuno entrando accende la luce non ti costringe a trovare lo spillo, ma ti aiuta a trovarlo più in fretta.
Così è anche della nostra preghiera fatta a Dio perché tocchi il cuore di qualche persona che si è da Lui allontanata. La nostra unione perseverante con Dio avvolge di maggior luce la mente di quella persona e le permette di trovarlo più facilmente.
Dio le preghiere le ascolta sempre, anche se la persona in questione si ostina a rimanere chiusa. Dio non forza nessuno a credere.
2. Talvolta a noi pare che Dio non abbia esaudito la preghiera.
In realtà c’è da osservare che Lui la luce l’ha mandata, ma la persona in questione si è indurita ancora di più.
3. Verrebbe da concludere: allora se c’è il rischio di peggiorare la situazione della persona non conviene pregare.
Ascolta quello che si legge in Rm 12,20: “Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo”.
La Bibbia di Gerusalemme commenta: “L’immagine dei carboni ardenti, simbolo di un dolore cocente, designa il rimorso che porterà il peccatore a pentirsi”.
Come vedi, alla fine, sotto tutti gli impulsi, è sempre il singolo a decidersi per Dio.
Ti ringrazio della preghiera, ti prometto la mia per te e per la tua famiglia.
Vi benedico.
Padre Angelo