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Quesito

Gentilissimo padre Angelo,
ho letto la sua risposta pubblicata l’8 dic 2008 (“Tutto o quasi sull’indulgenza plenaria” e vorrei chiederle dei chiarimenti.
Lei scrive: “L’indulgenza poi è “parziale o plenaria” a seconda che liberi in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati.”
Le chiedo: quando una persona ottiene l’indulgenza parziale anzichè plenaria?
Se un fedele segue le prescrizioni della Chiesa (confessione, compimento di opera indulgenziata, comunione e preghiera secondo le intenzioni del papa) ottiene l’indulgenza plenaria, se non sbaglio. Quando invece è parziale?
Scrive inoltre: “Si richiede che sia escluso qualsiasi affetto al peccato, anche veniale”.
Effettivamente cosa si intende per affezione al peccato?
Cosa avviene se nell’animo del fedele permane un minimo affetto al peccato, nonostante egli si sforzi di volerlo combattere in tutti i modi?
L’indulgenza in quel caso diventa “parziale” perchè imperfetta la disposizione del fedele?
Grazie per i chiarimenti
Buone feste e buon tutto a lei e ai lettori


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. per prendere l’indulgenza sono necessarie certo tutte le opere che prescrive la Chiesa. Ma queste sono come un preliminare. Ciò che è decisivo per farci prendere l’indulgenza è il grado di pentimento dei nostri peccati.
Se, pur con tutte le pratiche soddisfatte, rimane ancora qualche attaccamento al peccato anche veniale, non si prende l’indulgenza plenaria. Si prenderà solo quella parziale.
Non c’è attaccamento al peccato quando noi diciamo al Signore con sincerità di cuore che saremmo piuttosto contenti di morire che di offenderlo anche solo venialmente.

2. Quanto ho sottolineato serve a ricordare che per prendere le indulgenze è necessario essere in grazia di Dio. E acquista di più, chi ha più grazia, più santità, più merito davanti a Dio.
Chi è nel peccato non giova a se stesso e tanto meno può giovare agli altri
Fare le pratiche indulgenziate con il proposito di tornare appena possibile ai peccati precedenti non può che fa acquistare niente.

3. È bello impegnarsi a prendere tutti i giorni l’indulgenza plenaria.
È un grande aiuto che ci viene dato per essere sempre più in sintonia con il Signore e per aiutare tante anime del Purgatorio.

Ti ringrazio per gli auguri e te li ricambio per le prossime feste.
Ti saluto cordialmente, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo