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Quesito
Salve Padre Angelo,
Come promesso la voglio aggiornare dell’evolversi degli eventi nella mia vita e nella mia vita di coppia.
Utilizzo la stessa mail del mio primo intervento così potrà andare a rileggere nel caso non si ricordasse più degli eventi passati…
Infatti in questi due mesi (sì son passati già più di due mesi da quando le scrissi la prima volta) è accaduto veramente di tutto…
Inizialmente ho accettato il Signore nella mia vita anche se a “piccole dosi”…La mia vita si è stravolta perché ho imparato ad Amare veramente incondizionatamente…come mai mi era capitato prima. Ricevo gioia da un semplice sorriso di uno sconosciuto…sono appagata dalla bellezza della Natura…ho cominciato ad apprezzare anche un po’ la solitudine (non l’isolamento però!) perché ritrovo me stessa…Mi piace pregare ed ho recentemente imparato a pregare il Santo Rosario che è davvero tanto gratificante…mi riempie di gioia perché mi fa sentire bene interiormente…Le dissi tempo fa che convivo da circa 7 anni e sono fidanzata da 15 anni con lo stesso fidanzato (primo ed unico) che però crede un po’ a modo suo…Il mio desiderio più grande è che lui si converta al Signore affinché anche lui possa sperimentare l’infinita bellezza dell’Amore in Gesù…
Le dissi anche che avremmo cominciato il corso prematrimoniale perché finalmente avevo sentito la necessità di sposarmi con l’uomo della mia vita…
Beh Padre Angelo…
Alla seconda lezione del corso è accaduta una cosa…Abbiamo letto tutti assieme (eravamo sette coppie) il Salmo 139…E’ un salmo veramente bellissimo!!! Lo leggevo ed ero felice di sapere il Signore vicino anche nella vita di coppia…Peccato che al mio fianco il mio fidanzato leggesse in maniera del tutto assente e lo sentivo…Io non voglio giudicarlo Padre Angelo, perché non ne ho alcun diritto, ma nel dubbio mi sono soffermata a riflettere su quanto sia importante nel rapporto fra marito e moglie la presenza di Dio…Se avessi realizzato la presenza di Dio solo dopo il Matrimonio io avrei fatto di tutto affinché il Signore fosse presente nella mia Famiglia anche con un marito credente a modo suo…Ma io Dio l’ho conosciuto prima del Matrimonio…E non me la sento di sposarmi con una persona per la quale Dio non riveste l’importanza che riveste per me…
Ora come ora per me sono molto importanti determinati principi…direi che sono fondamentali…Potrei parlarle della castità prematrimoniale per esempio…Potrei parlarle dell’importanza del dialogo e delle carezze come forma d’Amore nella coppia…cose che vengono prima della sessualità…
Io di tutto questo ne ho parlato col mio fidanzato, ma non riesce a condividere questi principi che ormai per me sono essenziali…La sessualità (senza alcun tipo di distorsione) è molto importante nella coppia “formata”…non posso metterlo in dubbio…Ma la cosa non deve escludere tutto ciò che è l’Amore nella sua interezza…Una coppia, anche sposata, può andare avanti bene anche tralasciando la sessualità (seppur importante nel rapporto), ma non può accadere il contrario! Una coppia non può vivere di sola sessualità…anche se l’intesa può sembrare salda!
Io Padre Angelo, in quest’anno in cui ho accettato Dio nella mia vita, sono cambiata molto…Quello che prima per me era importantissimo (lavoro, soldi, ecc…) ora non lo è più…Ultimamente col mio fidanzato abbiamo cominciato a litigare molto perché io non sono più quella che ero prima…Amo ancora molto il mio fidanzato, ma inevitabilmente le nostre strade stanno prendendo direzioni differenti anche se non opposte…
Io mi sento piuttosto confusa perché sembrerebbe che io stia pensando solo a me stessa…Ma in realtà è da otto mesi che sto pensando al mio rapporto di coppia e solo col discorso del Matrimonio mi son decisa ad ascoltare la vocina in fondo al mio cuore…vocina che si è fatta sempre più grossa fino a destarmi completamente! Razionalmente la sceta più giusta sarebbe il Matrimonio (tutti ci vedono come coppia salda…e lo siamo), ma io sento altre necessità per la mia vita…
Con questa confusione ed il mio stato d’animo attuale non potrei mai e poi mai pensare a mettere su Famiglia…
C’è un’altra cosa che da tanti anni vorrei fare e che distoglie i miei pensieri dal voler creare una Famiglia…Da un paio di anni desidero andare in Missione all’estero…Fra la gente povera…Voglio sperimentare la gioia di stare in mezzo alle persone che gioiscono per il poco che hanno…
L’estate dell’anno prossimo andrò o in Brasile o in Etiopia se Dio vorrà…lo spero tanto…
E capisce Padre Angelo che non posso tenere in ballo una persona che aspetti che io mi faccia i miei comodi!
Proprio non posso…
Questo, Padre Angelo, l’evolversi degli eventi…
Come vede, all’età di trent’anni passati, mi ritrovo a ricominciare tutto da capo…
Ma so di non essere sola perché il Signore saprà guidarmi verso la giusta direzione…
Ora spero solo di non fare soffrire troppo la persona che amo da quindici anni e che amerò per sempre…ma l’Amore che sto sperimentando ora è qualcosa di ben più forte…
Sono serena…anche se non so cosa la vita mi riserverà…Nessuno lo sa in fin dei conti…Ma due mesi fa avevo dei progetti…Ora lascio fare al Signore!
Angela
Risposta del sacerdote
Carissima Angela,
per i nostri visitatori dico subito che sei la ragazza di cui si parla nella nostra rubrica con un mail dal seguente titolo: sono convivente, ho ritrovato la fede e vorrei che anche il mio compagno ne facesse l’esperienza.
1. Sono molto contento che Dio sia entrato nella tua vita: vi è entrato come Luce, come sostegno e come Amore.
Questo fatto non poteva non cambiarti interiormente.
Quello che è avvenuto in te, lo paragono ad una Pentecoste e, proprio perché il tuo fidanzato non ha ancora fatto questa esperienza, adesso lo senti lontano, molto lontano.
2. Sono contento di tutto quello che mi ha scritto.
Hai l’impressione che tutto ti parli, ed è proprio così. Il Signore ci parla e ci sorride attraverso ogni evento della natura e ogni incontro.
Adesso sei in grado di capire quello diceva Sant’Agostino quando scriveva: “E cielo e terra e mare e tutte le cose in essi contenute non cessano di dirmi e di gridarmi che io Ti ami”.
Capisco allora perché dici di cominciare ad apprezzare anche la solitudine, che è cosa ben diversa dall’isolamento. La solitudine è quella condizione interiore che ci permette di sentire Dio. È tutto il contrario del sentirsi isolati.
3. Sono contento anche che tu abbia cominciato a pregare col S. Rosario.
In questa preghiera senti che Cristo ti chiama ad essere contemporanea di tutti i suoi eventi salvifici: ti senti in comunione con Lui, senti che è una grazia inestimabile essere chiamata a vivere quegli eventi come se fosse la prima volta che vengono compiuti, e compiuti proprio per te, per essere il tuo prezzo davanti a Dio per tutte le tue necessità.
4. Condivido quello che mi scrivi sulla sessualità e sul suo esercizio.
Nel matrimonio è importante, ma l’obiettivo ultimo è Colui che si svela e si fa incontrare anche attraverso l’intimità vicendevole.
In altre parole: la sessualità e il suo esercizio sono ancora nell’ordine dei mezzi o dei fini intermedi, ma non il Fine ultimo.
5. Capisco allora perché questa nuova visione delle cose metta in discussione il rapporto col fidanzato, sebbene duri da 15 anni.
Per essere solido, questo rapporto ha bisogno di essere instaurato nel Signore. È lui che lo rende nuovo, ancor più amabile e affascinante.
Hai capito che Cristo vuole togliere solo la zavorra, solo quello che è brutto e insignificante.
E tu cominci anche a sentire l’esigenza di un amore più grande e per questo vorresti renderti utile ai poveri e ai malati dell’Etiopia o del Brasile.
Sì, non mi inganno a dire che in te è iniziata una Pentecoste.
6. Ma il tuo fidanzato non è ancora sulla stessa lunghezza d’onda, sembra essere insensibile alle realtà spirituali.
Mi pare allora ancora opportuno dirti quanto ti scrissi nella precedente mail: Ti do un consiglio pratico, utile per il tuo compagno a trovare Dio più di quanto non si creda: dal momento che non siete sposati e che avete intenzione di sposarvi tra breve, decidete di vivere secondo la legge di Dio, secondo quella legge che non ci vuole togliere nulla, ma ci vuole dare tutto.
Vivete dunque in perfetta castità, in attesa di vivere anche le relazioni sessuali all’interno del matrimonio secondo Dio.
Gesù ha detto: “Chi opera la verità, viene alla luce” (Gv 3,21).
Quando ci si vuol bene secondo Dio, si sente Dio più vicino.
7. Se farete così, sia te che lui potrete confessarvi e fare la santa Comunione. Il tuo ragazzo ha bisogno di trovare e di sentire Dio nel cuore.
Se non succederà questo, temo che la casa edificata sulla convivenza che dura da sette anni rovini su se stessa. E sarebbe un peccato.
Vi seguo con la preghiera e vi benedico.
Padre Angelo