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Quesito
Buona serata Padre Angelo.
In diverse omelie, nella mia parrocchia, il Peccato Originale è definito come una responsabilità collettiva di tutta l’umanità, non solo dei progenitori, in quanto “virtualmente” essi sarebbero stati condizionati da tutti i peccati dell’umanità, e quindi sarebbero stati spinti a commettere il Peccato Originale, del quale saremmo così tutti colpevoli.
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica però trovo scritto che il Peccato Originale, per tutti gli uomini discendenti di Adamo ed Eva, è contratto non commesso, e non ha per noi carattere di colpa personale, inoltre è un avvenimento primordiale, non un circolo vizioso ( n. 390, 404, 405).
Sono una catechista e non vorrei mai imparare e insegnare cose non conformi all’insegnamento della Chiesa Cattolica. Mi aiuti, la prego!
Grazie
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. San Paolo nella lettera ai Romani scrive: “Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato” (Rm 5,12).
Come si vede, vi sono due affermazioni: la prima, il peccato è stato commesso da uno solo; la seconda, nel peccato di Adamo tutti hanno peccato.
2. Come vanno intese queste due affermazioni?
Abbiamo due pronunciamenti autorevoli da parte del magistero.
Il primo è del Papa Paolo VI nella “solenne professione di fede” del 1968 in cui ha ribadito i punti irrinunciabili della dottrina cristiana.
A proposito del peccato originale ha detto: “Noi crediamo che in Adamo tutti hanno peccato: il che significa che la colpa originale da lui commessa ha fatto cadere la natura umana, comune a tutti gli uomini, in uno stato in cui essa porta le conseguenze di quella colpa, e che non è più lo stato in cui si trovava all’inizio nei nostri progenitori, costituiti nella santità e nella giustizia, e in cui l’uomo non conosceva né il male né la morte. È la natura umana così decaduta, spogliata della grazia che la rivestiva, ferita nelle sue proprie forze naturali e sottomessa al dominio della morte, che viene trasmessa a tutti gli uomini; ed è in tal senso che ciascun uomo nasce nel peccato. Noi dunque professiamo, col Concilio di Trento, che il peccato originale viene trasmesso con la natura umana, «non per imitazione, ma per propagazione», e che esso pertanto è «proprio a ciascuno»” (DS 1513)”.
Come si vede il santo Papa non parla di peccato collettivo, ma di peccato personale: “la colpa originale da lui commessa” ha avuto ricadute per tutto il genere umano: “ha fatto cadere la natura umana, comune a tutti gli uomini, in uno stato in cui essa porta le conseguenze di quella colpa”.
3. L’altro grande pronunciamento è quello del Catechismo della Chiesa Cattolica al quale tu fai riferimento.
Per due volte viene detto che si tratta di un peccato personale di Adamo: “Sappiamo però dalla Rivelazione che Adamo aveva ricevuto la santità e la giustizia originali non soltanto per sé, ma per tutta la natura umana: cedendo al tentatore, Adamo ed Eva commettono un peccato personale, ma questo peccato intacca la natura umana, che essi trasmettono in una condizione decaduta (DS 1511-1512).
Si tratta di un peccato che sarà trasmesso per propagazione a tutta l’umanità, cioè con la trasmissione di una natura umana privata della santità e della giustizia originali.
Per questo il peccato originale è chiamato “peccato” in modo analogico: è un peccato “contratto” e non “commesso”, uno stato e non un atto“ (CCC 404).
Come si vede, dicendo che è uno stato e non un atto si esclude la responsabilità personale di tutti gli uomini.
Non è un peccato commesso da tutti, ma contratto da tutti.
Il che è ben diverso.
4. Ugualmente nel numero 405 viene detto: “Il peccato originale, sebbene proprio a ciascuno, in nessun discendente di Adamo ha un carattere di colpa personale.
Consiste nella privazione della santità̀ e della giustizia originali, ma la natura umana non è interamente corrotta: è ferita nelle sue proprie forze naturali, sottoposta all’ignoranza, alla sofferenza e al potere della morte, e inclinata al peccato (questa inclinazione al male è chiamata “concupiscenza”)” (CCC 405).
5. Pertanto nel peccato di Adamo tutti hanno peccato nel senso che tutti ne sono stati coinvolti nelle sue conseguenze.
E non già che tutti l’abbiano commesso.
Questo è quanto afferma il magistero della Chiesa.
Con l’augurio di perseverare sempre nella precisione della dottrina della fede, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo