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Quesito
Buonasera Padre Angelo,
ho già avuto l’occasione di avere da lei una risposta ad alcuni miei dubbi e la ringrazio ancora di cuore per la risposta. Se possibile vorrei approfittare ancora della sua disponibilità riguardo a due questioni che da un po’ di tempo continuano ad affacciarsi alla mia mente, forse perché si avvicina la festa di San Giuseppe e del papà che per me è doppiamente sentita perché il mio papà si chiamava Giuseppe ed il Santo di cui portava il nome mi è molto caro.
La prima riguarda la dedica dell’anno in corso che Papa Francesco ha fatto a San Giuseppe, santo che da sempre è nel mio cuore e che mi ha ascoltato ed aiutato in tante situazioni della mia vita.
Cosa significa dedicare un anno ad un Santo e perché si fa? E in che modo i fedeli possono vivere pienamente questo anno particolare? Da quando il Santo Padre ha dato l’annuncio non ho percepito nessuna attenzione o cura in più né durante le Sante Messe, né nella comunicazione in generale, ma tra pochi giorni sarà San Giuseppe e mi chiedo se magari è proprio da questa occasione che potrebbe iniziare un rapporto ancora più stretto col Santo.
Vorrei se possibile qualche suggerimento su come fare per vivere la festa e l’anno nel modo migliore.
L’altra domanda riguarda Dio Padre, ho letto con interesse alcune sue risposte in cui spiegava che Dio, secondo i padri, sarebbe il motore immobile. Nel Vangelo invece Gesù si riferisce a Dio sempre come Padre. Come si concilia l’idea del Padre che è premuroso, attento, pronto all’aiuto e alla guida del figlio, quindi una figura calda e amorevole e sicuramente in “movimento”, col concetto di motore immobile che invece sembra un concetto quasi freddo e distante?
Mi scuso per le tante domande e la ringrazio veramente di cuore del servizio grande che ci fa mettendo a disposizione il suo tempo, il suo sapere e la sua pazienza per aiutarci a comprendere e vivere meglio la fede. Per me è stata una scoperta preziosa e mi ha veramente aiutato tanto. Prego spesso per lei ed i suoi fratelli perché possiate continuare a lungo e perché il Signore vi accompagni. Le chiedo se possibile una preghiera per il mio papà, che si chiamava Giuseppe ed era un uomo buono.
Grazie Anna
Risposta del sacerdote
Cara Anna,
1. il motivo dell’anno dedicato a San Giuseppe è il centocinquantesimo anniversario dalla proclamazione di San Giuseppe a Patrono della Chiesa Cattolica fatta dal beato Papa Pio IX l’8 dicembre 1870.
2. Tre sono gli obiettivi di questa lettera apostolica e sono precisati al termine della bella lettera Patris corde di Papa Francesco:
primo, accrescere l’amore verso questo grande Santo;
secondo, essere spinti a implorare la sua intercessione;
terzo, imitare le sue virtù e il suo slancio.
3. Il Papa ricorda che “la specifica missione dei Santi è non solo quella di concedere miracoli e grazie, ma di intercedere per noi davanti a Dio, come fecero Abramo e Mosè, come fa Gesù, «unico mediatore», che presso Dio Padre è il nostro «avvocato», «sempre vivo per intercedere in [nostro] favore».
I Santi aiutano tutti i fedeli a perseguire la santità e la perfezione del proprio stato. La loro vita è una prova concreta che è possibile vivere il Vangelo.
Gesù ha detto: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29), ed essi a loro volta sono esempi di vita da imitare.
San Paolo ha esplicitamente esortato: «Diventate miei imitatori!» (1 Cor 4,16). San Giuseppe lo dice attraverso il suo eloquente silenzio. (…).
Non resta che implorare da San Giuseppe la grazia delle grazie: la nostra conversione”.
4. La Lettera Apostolica Patris corde, che forse è la più bella tra i documenti pontifici dedicati a San Giuseppe, mette in rilievo soprattutto la sua paternità.
Lo presenta come il padre amato, il padre nella tenerezza, il padre nell’obbedienza, il padre nell’accoglienza, il padre nel coraggio creativo, il padre lavoratore, il padre nell’ombra.
Sono sette spunti di meditazione che fanno bene all’anima e che sono fonte di ispirazione per ritiri spirituali, per meditazioni, per predicazioni e di accompagnamento nelle celebrazioni in onore di San Giuseppe.
5. Puoi esprimere la tua devozione a San Giuseppe recitando le sue litanie, oppure la preghiera Leone XIII A Te, o beato Giuseppe, oppure anche il Memorare di San Bernardo alla Madonna trascritto per San Giuseppe.
Quest’ultima preghiera la puoi trovare anche cliccando sul motore di ricerca del nostro sito.
Dal momento che è breve, puoi recitarla anche nove volte di seguito per nove giorni consecutivi, facendo così come faceva Madre Teresa di Calcutta quando voleva una grazia dalla Madonna: recitava nove volte di seguito per nove giorni il Memorare alla Madonna. Finita la novena di impetrazione, iniziava subito con una novena di ringraziamento, tanto era certa di essere esaudita.
6. Circa la seconda domanda: è vero che diverse volte ho riportato l’affermazione che Dio è motore immobile.
Tuttavia questa affermazione che sotto il profilo filosofico e metafisico è perfetta, non è dei santi padri, ma è di un filosofo pagano vissuto più di 300 anni prima di Gesù Cristo. È di Aristotele.
Certo, non da l’idea del padre premuroso, attento, pronto all’aiuto, così come viene presentato nella Sacra Scrittura.
Ma indubbiamente è notevole che è un filosofo pagano sia giunto a parlare della perfezione dell’unico Dio come di uno che agisce non per acquisire qualche cosa, perché diversamente passerebbe dalla potenza all’atto come tutte le creature, ma solo per donare, senza aggiungere nulla alla sua perfezione infinita.
Ti ringrazio per le preghiere per me e per i miei confratelli. Ti assicuro le mie, in particolare per tuo papà.
Ti benedico e ti auguro tante grazie per la prossima festa di San Giuseppe.
Padre Angelo