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Quesito
caro padre
sicuramente il futuro dell’Italia sarà multietnico (dopo Germania e Spagna siamo il paese con più immigrati). Se ci penso le confesso che da una parte sono entusiasta per un paese dove il giallo, il nero, il bianco girano assieme, pargoletti bianchi con gli occhi a mandorla, dove ognuno arricchisce con i tesori della propria cultura, cucina, tradizioni l’altro, tutti fratelli di uno stesso Padre.
Però dall’altra parte ho un pochino paura dal punto di vista religioso e cioè che magari l’Italia (paese cattolico per eccellenza) perda un pochino la sua identità cristiana, cosa ne pensa? Per caso c’è qualche documento della chiesa su questo problema attuale? Spero di essermi fatto capire.
Come sempre, grazie,
Luca
Risposta del sacerdote
Caro Luca,
mi dici che l’Italia è un paese cattolico per eccellenza.
La sua storia certamente è cristiana. Molti dei suoi abitanti sono tuttora cristiani. La stragrande maggioranza è tuttora battezzata. Ma di fatto è in gran parte scristianizzata nei pensieri e nella prassi.
Nel nostro paese entra un numero sempre più grande di extracomunitari. Ma da chi assorbono: dallo stile di vita cristiana o dallo stile di vita neopagano?
Il Card. Biffi, quand’era arcivescovo di Bologna, aveva suggerito di favorire l’immigrazione di gente che ha la nostra stessa religione, in modo da favorire l’integrazione.
Non so che cosa ci riserverà il futuro. Può darsi che l’islam non regga alla società pagana e che proprio la paganizzazione dei mussulmani sia la premessa perché possano incontrare Cristo.
Ho l’impressione che in Cina sia avvenuto qualcosa del genere. Il comunismo ha spazzato via tutto, e adesso i cinesi, da quanto si sente, cominciano a sentire una forte attrazione verso il cristianesimo. Nella veglia pasquale di quest’anno solo a Pechino sono stati battezzati mille adulti.
Giovanni Paolo II aveva parlato della necessità di una nuova evangelizzazione. Sì, la necessità c’è, ma mi pare che manchino gli evangelizzatori.
Preghiamo perché il Signore li susciti anche tra i nostri visitatori.
Ti ringrazio, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo