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Quesito
Caro Padre Angelo,
le scrivo riguardo la mia situazione di coppia.
Ho avuto un bellissimo fidanzamento, frequentando il gruppo del Rinnovamento dello Spirito Santo e da sempre entrambi ci siamo dedicati alla chiesa. Noi sentivamo in cuore che volevamo sposarci, abbiamo pregato il Signore, abbiamo fatto il corso pre-matrimoniale, ma il lavoro non c’è per entrambi, neo-laureati e nel nostro campo per ora si prevedono solo corsi e formazione.
Abbiamo ricevuto anche la benedizione del fidanzamento dal nostro sacerdote, padre spirituale (che ora è lontano da noi)
Abbiamo sempre considerato la castità come un valore importante, abbiamo sentito sempre che i rapporti completi non sono considerati degni. Siamo cresciuti nell’amore imparando ad unire "mente, cuore e corpo" e per entrambi è stata solamente un’ascesa in campo spirituale, di analisi personale e di coscienza.
Ecco, dicevo, da questa unione dei tre elementi siamo sempre stati attenti a sentire quello che c’era dentro di noi, se ogni gesto che facevamo era giusto o meno, sentendo la nostra coscienza.
Mi chiedo questo, avevamo desiderio di conoscere anche durante il corso qualcosa di più in merito all’affettività e alla vita pre-matrimoniale, ma purtroppo nel corso tenuto non è intervenuto uno specialista, e neanche i sacerdoti ne hanno parlato di questo tema.
Tra 2 mesi ci sposeremo e sono felicissima di coronare il nostro sogno, ma temo nel mio cuore di essere in attesa a causa di un ritardo. Io che avevo tanto desiderio di arrivare incorrotta all’altare! Noi due che preghiamo spesso insieme il Signore. (…)
Penso che il Signore ci possa perdonare.
Molte cose non le sapevamo in merito, ma nel cuore ora sentiamo che è l’amore che trionfa.
Avevamo problemi per sposarci…
Nel cuore sentiamo che il Signore ci ha guidato in tutto questo, non sentiamo il senso di colpa e di trasgressione, ma quanto grande è il peccato che c’è in noi questo mi chiedo Padre e rimetto tutta la mia vita, la nostra vita come famiglia e come desiderio profondo di essere consacrati al Signore.
Amen
Risposta del sacerdote
Carissima,
l’unione della mente, del cuore e del corpo va attuata quando il gesto conserva tutto il suo significato.
Il fidanzamento non è il tempo dell’unione dei corpi, ma della mente e del cuore.
È essenzialmente tempo di verifica e di progresso nella conoscenza e nell’amore reciproco.
La donazione del corpo, che indubbiamente è il gesto più grande, sta a significare la donazione totale e irrevocabile del proprio io.
Ma tra i fidanzati l’unione non è ancora irrevocabile e totale perchè essi sanno di non appartenersi ancora definitivamente l’uno all’altro. Sono liberi e sanno di esserlo, anche se hanno ricevuto la benedizione dal sacerdote.
È solo il sì coniugale che cambia nel profondo dell’essere il proprio io. Da quel momento in qualche modo l’io e il tu cessano per lasciare il posto al noi. Ormai sono l’uno dell’altro, si appartengono.
Va detto ancora che i rapporti sessuali prima del matrimonio sono un errore (che è quanto dire un peccato) anche perché:
– se non si fa contraccezione, si è irresponsabili per la creatura che viene generata al di fuori del quadro istituzionale e sicuro del matrimonio;
– e, se si fa contraccezione, l’amore non è sincero perché mentre si dice di donarsi in totalità, di fatto ci si rifiuta di donarsi in totalità perchè si esclude di donarsi la propria capacità di diventare padre e madre.
Nella tua lettera fai riferimenti anche a testi della Sacra Scrittura che avete letto nelle riunioni del Rinnovamento. Ho tagliato, come vedi, il riferimento ai testi biblici per essere più breve.
Devo dire che non si può dare alla Sacra Scrittura il primo significato che appare alla nostra mente. Bisogna anzitutto esaminare che cosa vuole dire il testo in se stesso.
Inoltre non si possono leggere testi e dare interpretazioni che sono palesemente in contraddizione con la legge divina di non fornicare. La fornicazione è l’unione sessuale tra due persone libere. E i rapporti sessuali prematrimoniali sono in questo genere.
Comunque, adesso siete arrivati al matrimonio.
Giunti a questo traguardo, capite da voi stesi che per mostrarvi l’affetto vicendevole non era necessario andare fuori della legge di Dio.
Il primo autentico rinnovamento nello spirito avviene attenendosi alla Legge di Dio, che non è nemica del vostro amore, ma lo vuole tutelare e portare al massimo incremento senza contraffazioni.
Mi dici che non sentite sensi di colpa per quello che avete fatto. Potrei dire che questo non è buon segno.
Il rinnovamento consiste nello scolpire la legge di Dio nel nostro cuore e attenersi senza riserve ai comandamenti divini.
Vi auguro un buon cammino. Il Signore vi benedica tutti i vostri giorni.
Anch’io vi benedico e vi prometto un ricordo nella preghiera.
Padre Angelo