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Quesito
Carissimo Padre Angelo!
La ammiro tanto e ammiro molto la sua precisione nelle risposte alle domande che le poniamo poiché sono molto esaudienti!
Innanzitutto volevo comunicarle e farle partecipe della mia felicità, infatti oggi mi sono riaccostato al sacramento della penitenza. Può sembrarle banale ma io provo una grandissima gioia quando mi rialzo e ritorno alla casa del Padre come il figliol prodigo!
Ora per l’ennesima volta cerco di prendere seriamente il mio cammino di fede… cercherò di accostarmi più frequentemente alla confessione… me lo ha consigliato anche il confessore dicendomi che mi devo confessare minimo una volta ogni 15 giorni! Ma è possibile rimanere in grazia anche se non ci si confessa così frequentemente?
Comunque… siccome sono seriamente intenzionato ad essere duro al peccato, ora che sono in grazia vorrei salvaguardare un pò la mia anima mediante anche qualche suo consiglio….
allora…diciamo che il male è sempre alle costole soprattutto quando si è stati ripuliti dal peccato…per esempio stasera, trovandomi con la mia fidanzata, e mentre ci scambiavamo gesti di affetto (intendo non peccaminosi, come dei semplici baci e abbracci) mi è capitato che involontariamente qualcosa che non avevo preventivato,
ma questo non è avvenuto per mia volontà, ma è avvenuto da solo! Spero che non vi sia peccato grave in tutto ciò. È così? perchè altrimenti con la mia ragazza dovrei stare sempre a distanza! L’intenzione di commettere e di desiderare atti impuri con lei non c’è stata assolutamente quindi penso che non vi sia peccato…vorrei soltanto una sua ulteriore ed eventuale conferma…tutto ciò mi angoscia e non mi da la possibilità di ricevere Gesù Eucarestia con serenità ma con la paura di commettere atto sacrilego!
Grazie per la sua attenzione!! È sempre molto disponibile e gentilissimo!! Grazie!!
Domenico
Risposta del sacerdote
Carissimo Domenico,
ti ringrazio dei complimenti che fanno sempre piacere perché incitano a portare avanti l’umile servizio del nostro sito.
Vengo adesso alle cose che mi hai comunicato.
1. Innanzitutto sono molto contento che ti sia confessato. La confessione è sempre una liberazione.
È liberazione dal peccato che macchia la nostra coscienza e impedisce di stare uniti al Signore da cuore a cuore.
Ed è anche liberazione dalla schiavitù del peccato e del demonio.
Tu accenni, giustamente, alla gioia del figliol prodigo che torna a casa ed è riabbracciato dal Padre.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che “in coloro che ricevono il sacramento della Penitenza con cuore contrito e in una disposizione religiosa, ne conseguono la pace e la serenità della coscienza insieme a una vivissima consolazione dello spirito” (n. 1468).
2. Hai trovato un sacerdote che ti chiede di confessarti frequentemente, e cioè ogni 15 giorni.
Penso che questa sia una delle grazie più belle che ti ha fatto il Signore.
Quel sacerdote sa che per avere una vita cristiana fervente è quasi indispensabile la confessione frequente.
A rigore, è possibile vivere in grazia anche se non ci si confessa così spesso.
Ma per il fervore della vita cristiana c’è una grazia propria che viene data in questo sacramento. È la grazia cosiddetta sacramentale, che aiuta ad avere orrore del peccato e comunica la forza di cambiare e di superare tante difficoltà.
Ogni confessione, se è ben fatta, dà un aumento di grazia.
3. Quanto ti è successo negli scambi di affetto con la tua ragazza non è di per sé peccato, perché c’è stata assoluta involontarietà.
Inoltre va ricordato che è praticamente impossibile che vi siano manifestazioni affettive che non comportino un qualche coinvolgimento erotico.
Ma questo di per sé non è ancora peccaminoso.
Tuttavia un coinvolgimento erotico che arrivasse ad una vera eccitazione sessuale sarebbe segno di un esercizio della genitalità che viene depauperata del suo significato più alto: quello della donazione totale di sé. Senza che uno se ne accorga, l’attenzione viene spostata dal volere il bene dell’altro al volere il bene di se stesso.
È questo il caso di manifestazioni affettive che portano alla polluzione.
Se questa avviene in maniera inopinata, non vi è sul momento alcun problema. Ma se questo fenomeno diventa prevedibile, allora il discorso cambia.
Intendiamoci: voler bene a se stessi non è sbagliato, anzi è un bene. Ma non si può mai usare dell’altro per l’esperienza di un piacere fisico, fine a se stesso.
4. Mi pare che questo sia il senso del n. 96 del documento Orientamenti educativi sull’amore umano della Congregazione per l’educazione cattolica (12.12.1983): “Si vanno sempre più diffondendo tra gli adolescenti e i giovani certe manifestazioni di tipo sessuale che di per sé dispongono al rapporto completo senza però giungere alla sua realizzazione. Queste manifestazioni della genitalità sono un disordine morale, perché avvengono al di fuori di un contesto matrimoniale” (n. 96).
Come vedi, in questo punto il documento non parla di relazioni sessuali prematrimoniali, ma semplicemente di certe manifestazioni di tipo sessuale… senza però giungere alla sua realizzazione.
Questo documento poi prosegue così: “L’educazione sessuale aiuterà gli adolescenti a scoprire i valori profondi dell’amore e a capire il danno che tali manifestazioni recano alla loro maturazione affettiva, in quanto conducono ad un incontro non personale, ma istintivo, spesso indebolito da riserve e calcoli egoistici, dunque sprovvisto del carattere di una vera relazione personale e tanto meno definitiva.
Un’autentica educazione condurrà i giovani verso la maturità e la padronanza di sé, frutti di una scelta cosciente e di uno sforzo personale” (n. 97).
5. Rispondo adesso alla tua ultima domanda.
– Se nelle manifestazioni affettive c’è un lieve coinvolgimento erotico, non cercato di per se stesso, puoi fare la Santa Comunione tranquillamente.
Un lieve coinvolgimento erotico a volte c’è anche solo nel vedere o stare vicino ad una determinata persona.
– Se il coinvolgimento erotico porta inopinatamente ad una polluzione non voluta e inaspettata, puoi ugualmente fare la Santa Comunione. Sebbene vi sia un esercizio disordinato della sessualità, tuttavia si tratta di una conseguenza imprevista e non voluta.
Come si sa, per commettere un peccato grave non è sufficiente che vi sia la materia grave. Ma ci vuole anche la piena avvertenza della mente e il deliberato consenso della volontà.
– Se invece questo coinvolgimento erotico con tutte le sue conseguenze comincia a ripetersi, è necessario fermarsi, purificarsi interiormente con la Confessione e impegnarsi più seriamente in un cammino che renda l’affetto vicendevole sempre più bello e più puro. Diversamente ci si mette in un piano inclinato che non può che portare a conseguenze sempre più pesanti, come lo spegnimento dell’amore.
– Va ricordato che l’obiettivo della castità non consiste semplicemente nel contenersi dai disordini, ma nel rendere l’affetto vicendevole sempre più bello, più libero, più forte, più protetto dalle insidie dell’egoismo e dell’aggressività. La confessione quindicinale che il tuo sacerdote ti ha proposto costituisce un valido aiuto.
Ti auguro un cammino sempre più affascinante con la ragazza che il Signore ti ha fatto incontrare.
Apprezzo molto il tuo desiderio di essere come il Signore ti vuole.
E per questo ti prometto un particolare ricordo nella preghiera.
Intanto ti benedico.
Padre Angelo