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Quesito
Caro Padre,
le espongo il mio problema. Mi chiamo R. e ho un ragazzo splendido, buono, gentile, generoso, corretto, di molti talenti, innamorato di me come io lo sono di lui. Purtroppo è ateo. Ho cercato di avvicinarlo a Dio, ma non ci sente.
Io e il mio fidanzato facciamo l’amore. Penso che quando due cuori si promettono l’uno all’altro è come se avessero già detto quel sì – che per condizioni economiche dovute all’età e alla difficoltà di rendersi indipendenti – non si può ancora pronunciare. Non riesco a comprendere perchè diventi un peccato grave, quando per noi non è assolutamente del sesso fatto per divertimento ma un’unione sincera e profonda di corpo e anima. Entrambi siamo certi di essere uno dell’altro, tutti i nostri gesti sono colmi d’amore e mi rifiuto di credere che questo sia ‘‘finto’. Non volto la testa di fronte alla realtà, io osservo profondamente tutto quello che abbiamo e tutto quello che condividiamo e vedo solo e solamente Amore e da nessuna parte inganno.
Le chiedo una sua preghiera.
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. In questo momento sei inebriata dall’esperienza dell’innamoramento e anche del coinvolgimento erotico.
Mi dispiace molto perché se ti fossi mantenuta pura, anche il tuo ragazzo sarebbe rimasto puro e questa è una delle condizioni principali per poter giungere alla verità, conoscere Dio e amarlo: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 6,8).
Hai perso una grande occasione che il Signore ti ha data.
2. Giovanni Paolo II diceva che nella contraccezione ci si comporta da atei: Dio viene escluso e ci si mette al suo posto nel determinare il significato della sessualità e del suo uso.
Col tuo ragazzo ti mostri credente a parole, ma nei fatti non sei alleata della Sapienza divina.
Questa mancata alleanza e fiducia non concerne un ambito periferico della tua esistenza, ma il nucleo intimo della tua persona, quale è quello della sessualità.
Nella tua esperienza sessuale ti stai comportando da atea.
3. “Tutto è stato creato per mezzo di Lui e in vista di Lui” (Col 1,16).
Anche la sessualità.
Ma quando nella sessualità si esclude Dio perché ci si autodetermina a prescindere dalla sua legge, di fatto si vive una sessualità che non parla di Dio, non porta a Dio e non unisce a Dio.
Come vuoi allora che il tuo fidanzato si avvicini a Dio?
Di Dio si parla più con i fatti che con le parole.
Se il peccato separa da Dio, di fatto tu stai aiutando il tuo ragazzo ad allontanasi sempre di più dal Signore.
4. Mi dici che ti rifiuti di pensare che il vostro amore sia ‘finto’.
Non posso non credere alle vostri intenzioni.
Ma non bastano le intenzioni. Ci vogliono i fatti.
Per quanto vi diciate a vicenda che il vostro amore è eterno, per quanto ribadiate la vostra promessa vicendevole, di fatto sapete bene che non siete ancora l’uno dell’altro.
Sapete bene che solo il matrimonio vi cambierà perché effettivamente attuerà un esproprio vicendevole per essere definitivamente l’uno dell’altro.
5. Inoltre la contraccezione! Non è forse un segno evidente della falsificazione dell’atto?
Che cosa si fa quando si fa contraccezione se non cercare qualche strumento o qualche artifizio perché l’atto non abbia le sue conseguenze naturali?
Ti puoi rifiutare di pensare che si tratti di un’alterazione, di una finzione. Ma sono i fatti che parlano e dicono diversamente.
6. “Tutti i nostri gesti sono colmi d’amore”.
Sì, c’è amore, ma non autentico.
Dice Giovanni Paolo II: “introduce una sostanziale limitazione all’interno di questa reciproca donazione ed esprime un obiettivo rifiuto a donare all’altro, rispettivamente, tutto il bene della femminilità e della mascolinità. In una parola: la contraccezione contraddice la verità dell’amore coniugale” (Giovanni Paolo II, 17. 9. 1983).
Vale anche per i fidanzati quanto Karol Wojtyla ha scritto: “Se si esclude dai rapporti coniugali radicalmente e totalmente l’elemento potenziale di paternità e di maternità, si trasforma perciò stesso la relazione reciproca delle persone. L’unione nell’amore slitta verso un godimento comune, o, per meglio dire, verso quello dei due partner” (k. wojtyla, Amore e responsabilità, p. 216).
E anora: “violando le leggi della natura, si viola anche la persona, facendone un oggetto di godimento, anziché farne un oggetto di amore. La disposizione alla procreazione, nei rapporti coniugali, protegge l’amore, è la condizione indispensabile di una vera unione delle persone” (k. wojtyla, Amore e responsabilità, p. 218).
Giovanni Paolo II direbbe che i vostri gesti non sono colmi di amore vero, ma di godimento vicendevole sganciato dalla donazione totale di sé, e pertanto di godimento sensuale che vi allontana da Dio e pregiudica in voi la capacità di crescere nell’amore autentico.
7. Ci tengo a dire che non si tratta semplicemente del rispetto di regole messe da qualcuno per una sorta di moralismo.
Si tratta di preservare l’amore dalle sue contraffazioni.
La passione può sedurre e coinvolgere a tal punto la sensibilità che si annebbia l’intelligenza e non si scorgono più le cose più elementari.
Il peccato è una seduzione, come del resto siamo messi in guardia fin dalle prime pagine della Sacra Scrittura.
E la seduzione è una menzogna.
8. Pensa che cosa sarebbe successo se finora tu fossi stata pura.
Avresti percorso un itinerario infinitamente più bello e più vero.
E avresti aiutato anche lui a percorrerlo. Lo avresti aiutato a vincere se stesso, a dischiudersi da ciò che lo tiene lontano da Dio.
Invece così avete sprecato insieme tanto tempo e tante risorse.
9. Ma non tutto è perduto.
Se vuoi tenerti per sempre questo ragazzo e se vuoi portarlo al Signore e compiere insieme con lui un itinerario di santificazione vicendevole, come vuole il Signore, torna a Dio con i fatti, con il tuo comportamento.
Intraprendi un itinerario di conversione e di purificazione passando attraverso la confessione settimanale, la preghiera, il Santo Rosario quotidiano, la S. Comunione, il vincere te stessa in tante piccole occasioni.
È così che si impara ad amare secondo Dio.
In questo momento hai bisogno di una terapia intensiva per la tua vita spirituale e anche per il rapporto con il tuo ragazzo.
Perché tutto è in pericolo anche se non te ne accorgi.
Ti assicuro la mia preghiera.
La farò volentieri per tutti e due perché il vostro amore diventi sempre più bello, più puro e più santo nella certezza che solo con queste caratteristiche sarà perfettamente duraturo come voi lo desiderate e anche carico della benevolenza di Dio.
Intanto vi saluto e vi benedico.
Padre Angelo