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Padre Angelo
grazie per tutto quello che fa….fra pochi giorni entro anche io nella grande famiglia dei domenicani entrando nei terziari come laico.
Volevo farle una domanda….. i laici domenicani sono dei laici consacrati oppure dei semplici laici che vivono il carisma di san Domenico?
Grazie e che Dio la benedica sempre.
Carissimo,
1. quelli che oggi sono chiamati i laici di San Domenico sono quelli che per secoli sono stati chiamati terziari domenicani.
Ebbene, questi laici vivono nel mondo e nello stato secolare secondo il carisma di San Domenico.
2. I laici di San Domenico non hanno un compito diverso da quello dei comuni laici cristiani.
Il loro compito è quello di vivere nelle realtà di questo mondo (lavoro, matrimonio, famiglia, società…) secondo Dio.
3. È il Concilio Vaticano II che parla in questo modo quando dice che “per loro vocazione è proprio dei laici cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio” (Lumen gentium 31).
Il peculiare dei laici è proprio quello di vivere “nel secolo, cioè implicati in tutti i diversi doveri e lavori del mondo e nelle ordinarie condizioni della vita familiare e sociale, di cui la loro esistenza è come intessuta” (Ib.).
Il loro compito è quello di diffondere il Regno di Dio (e cioè la santificazione propria e altrui) stando nel mondo, dal suo interno.
4. Questo a differenza “dei membri dell’ordine sacro, i quali sebbene talora possano essere impegnati nelle cose del secolo anche esercitando una professione secolare, tuttavia per la loro speciale vocazione sono destinati principalmente e propriamente al sacro ministero” (Ib.).
5. E a differenza anche dei religiosi i quali diffondono il Regno di Dio scegliendo lo stesso stato di vita assunto dal Verbo con la sua incarnazione, e cioè in uno stato (voti) di povertà, castità e obbedienza.
6. Accanto ai sacerdoti e ai religiosi che sono consacrati in modo speciale a Dio vi sono dei laici che oltre alla comune consacrazione battesimale ne attuano un’altra, distinta da quella dei sacerdoti e dei religiosi.
Ed è la consacrazione di coloro che appartengono agli istituti secolari.
Anch’essi fanno i voti di povertà, castità e obbedienza e con questo rinunciano ai “beni del secolo” che sono il patrimonio, il matrimonio e la libera disposizione di sé.
Ma a differenza dei religiosi che rinunciano ai “beni del secolo” e anche ai “negozi del secolo” e cioè alle attività propriamente secolari come ad esempio l’attività politica, sindacale, forense, e a tutte le altre attività che svolgono i laici nel mondo (attività medica, di commercialisti, di farmacisti,… in una parola a tutte le attività di ordine temporale) i laici consacrati rinunciano solo ai “beni del secolo”, ma non ai “negozi del secolo”.
Per cui svolgono esteriormente tutte le attività che svolgono i comuni laici, vivono nelle loro abitazioni, ma lo fanno da consacrati, e cioè con i voti di povertà, di castità e di obbedienza.
E questo per meglio introdurre nelle realtà di questo mondo lo spirito evangelico, lo spirito delle beatitudini.
7. Tutto questo per specificare bene il tuo “stato” di terziario domenicano.
Entrando nel terz’Ordine non acquisisci una nuova consacrazione poiché non rinunci né ai beni del secolo né ai negozi del secolo.
Non è escluso, se tu non sei ancora sposato, che tu possa diventare anche laico consacrato di san Domenico.
O altro ancora!
Augurandoti ogni bene, compiacendomi di essere tuo confratello nel comune Padre San Domenico, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo