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Quesito

Buongiorno Padre,
le volevo fare una domanda molto breve, e credo molto semplice, ma con mia sorpresa non ho trovato risposta da nessuna parte.
Conosco la differenza tra benedizione imperativa, invocativa e benedizione di desiderio, dunque può star tranquillo e risparmiare il tempo della spiegazione.
Io son solito tracciare una crocetta col pollice un po’ dovunque: cibo, piatto, bicchiere d’acqua, Sacra Bibbia, santini, lapidi, etc…
Ovviamente solo ed esclusivamente invocando e mai imponendo. 
Mi chiedevo: sempre solo utilizzando la forma invocativa, può un laico tracciare una Croce “grande” in aria, simile a quella del sacerdote?
Ho sentito alcuni dire no, altri dire solo che non si usa, ma tra illecito ed inusuale c’è un mare di differenza.
La ringrazio per il chiarimento.
Io continuo a pregare per Lei e per tutti i sacerdoti.
Prego che la Beata e Sempre Vergine Maria le faccia sentire sempre il suo Materno Amore e la sostenga ad andare avanti.
Paolo


Risposta del sacerdote

Caro Paolo,
1. di per sé la benedizione con il segno della croce tracciato nell’aria è riservato ai chierici (diaconi, sacerdoti e vescovi).

2. La benedizione fatta con il segno di croce sta ad indicare che ogni benedizione giunge a noi per i meriti redentori di Gesù Cristo.

3. Tale benedizione significa che il potere di benedire in tal modo può essere esercitato soltanto dal ministro di Dio, incaricato personalmente di far discendere sugli uomini la benevolenza divina.

4. Le benedizioni che danno i laici non sono fatte con il segno della croce come fa il sacerdote.

5. Il Benedizionale prevede che oltre a coloro che sono in sacris (diacono, sacerdote, vescovo) vi possano essere altri ministri.
Quando sono costoro a dare la benedizione “possono impartire alcune benedizioni con il rito e il formulario per essi previsto, come indicato nel rituale di ogni benedizione. Se però è presente un sacerdote o un diacono, si deve lasciare a lui il compito di presiedere” (Benedizionale, n. 18).
Pertanto non c’è una regola generale, ma per ogni tipo di benedizione bisogna andare a vedere ciò che è previsto nel Benedizionale.

6. Ad esempio per la benedizione dei figli da parte dei genitori non è previsto un segno di croce tracciato nell’aria come fanno i sacerdoti, ma un segno di croce sulla fronte.
Ecco che cosa dice il testo: “Poi i genitori, secondo l’opportunità, tracciano sulla fronte dei loro figli il segno di croce e chi presiede pronunzia la preghiera di benedizione”.

7. Un altro esempio è quello della benedizione ad una partoriente.
Può essere impartita da un sacerdote oppure da un diacono.
È previsto che possa essere data anche da un laico.
Ma ecco che cosa dice il Benedizionale a proposito dei due tipi di benedizione.
Se è un sacerdote o un diacono: “Quindi benedice tutti i presenti dicendo: Esu voi tutti qui presenti, scenda la benedizione di Dio onnipotente, 
Padre e Figlio e Spirito Santo.
R. Amen.
Mentre imparte la benedizione, viene indicato che si deve fare con il segno della croce come fa il sacerdote al termine della Messa.
“Se il ministro è un laico, invoca la benedizione di Dio tutti i presenti e facendosi il segno di croce dice: 
Dio, che nel parto di Maria Vergine e Madre, ha dato al genere umano l’annunzio e il dono della salvezza eterna, ci benedica e ci protegga sempre.
R. Amen”.
Come si vede, qui non è previsto che venga tracciato il segno della croce ma che tutti traccino su se stessi il segno della croce.

8. Tracciare una crocetta su determinati oggetti o persone può essere fatto anche dai laici. Questo è previsto in modo particolare nel rito del battesimo quando i genitori, il padrino e la madrina tracciano una croce sulla fronte del battezzando. Lo tracciano dopo che l’ha fatto il ministro nel rito introduttorio.
Tuttavia quella crocetta non è propriamente una benedizione, ma un segno di accoglienza nella comunità cristiana.

9. Non è escluso che si possa invocare la benedizione del Signore su determinati oggetti in forma privata come fai tu.
Sottolineo: in forma privata, non in forma liturgica e cioè a nome della Chiesa.

Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo