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Quesito
Caro Padre Angelo,
ho tre quesiti su argomenti diversi da porle.
Il primo riguarda gli uomini che nella loro vita non hanno potuto conoscere la Religione Cattolica (es. antichi egizi o tribù africane), come mai il Signore non concede loro la possibilità di gioire in eterno in paradiso, nonostante siano comunque figli Suoi, amati al nostro pari? Per essere salvati sono necessarie la Fede e le opere e quindi, anche se essi si comportano bene, manca comunque la componente fondamentale della Fede.
Secondariamente, ho letto che alcuni passi delle Sacre Scritture non devono essere intesi letteralmente, altri sì, altri ancora sono stati scritti in modo da essere compresi anche da gente non colta, altri sono mediati dalla cultura presente nelle varie epoche in cui sono stati scritti ecc. Inoltre, spesso, Gesù stesso è andato contro certe usanze della religione ebraica, smentendo o interpretando in modo diverso il Vecchio Testamento. Qual è dunque, il vero messaggio intrinseco nelle Sacre Scritture? Poichè mi risulta difficile comprenderlo, dato che è somma di tutti questi fattori.
Per quanto riguarda il terzo quesito, ho letto anche altre domande pubblicate sul suo sito, ma non mi è chiara una cosa: Dio è saggio vendicatore come si evince dal Vecchio Testamento o buono e misericordioso come si evince dal Nuovo?
Per tutte le risposte gradirei una risposta piuttosto secca e concisa, poiché diversamente, avrei le idee ancora più confuse.
Perdoni il disturbo e che Dio la benedica.
Saluti
Gianluca
Risposta del sacerdote
Caro Gianluca,
1. la risposta al primo quesito è chiara.
La lettera agli Ebrei dice: “Senza la fede però è impossibile essergli graditi; chi infatti s’accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano” (Ebr 11,6).
Come vedi, per i non cristiani (e tra questi metto anche le persone vissute nell’antico testamento) si richiede una fede esplicita solo su due cose: sull’esistenza di Dio e sul fatto che Dio è rimuneratore per quelli che lo cercano, vale a dire per quelli che vivono in maniera retta.
Per questo la Chiesa non ha mai detto che chi non è cristiano fa all’inferno.
2. La seconda domanda che mi proponi è troppo generica.
Ogni libro della sacra Scrittura va letto secondo il suo genere letterario, pena falsarlo.
Ti posso dire però che i vangeli puoi leggerli tranquillamente: sono storici e sapienziali insieme. Ogni parola del vangelo è parola di vita eterna.
3. Il Dio vendicatore dell’Antico Testamento non va inteso come possiamo pensarlo noi: hai fatto il male, dunque ti castigo. Sarebbe un’immagine molto infantile di Dio.
L’antico Testamento va compreso bene: Dio chiede di sterminare gli idoli e talvolta anche le popolazioni idolatre come un segno che nella nostra vita il male deve essere eliminato fin nelle sue radici.
Ma Dio era misericordioso e buono anche nell’Antico Testamento
Sono stato concio, come tu desideri. Forse troppo.
In ogni caso ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo