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Quesito

Gentile padre,
Leggendo una sua risposta riguardante il matrimonio in cui sostiene che chi non è sposato in chiesa non può partecipare alla comunione eucaristica le sottopongo il mio caso, cercando di essere  chiara. Sono stata battezzata, comunicata e cresimata come molti, poi in età giovanile mi sono allontanata dalla chiesa ritenendola non rispondente alla povertà, rettitudine e amore di Cristo. Conservando una fede certa e forte che: Dio ci avesse creati e che Gesù, Suo figlio, si fosse fatto uomo per noi. Non sapevo decidere della mia vita ma la vita si è presentata a me.
Ho conosciuto mio marito sentendo immediatamente che lui era la mia metà mancante.
… Ho convissuto per circa 2 anni poi abbiamo deciso di sposarci civilmente, non tanto per una nostra esigenza ma, per non  provocare disagio alle nostre bambine che da lì a poco avrebbero dovuto frequentare l’asilo, non volendole fare sentire diverse dagli altri bimbi.
Questo non perchè non credessimo al matrimonio ma, al contrario, credevamo che l’unione tra due persone dovesse essere rinnovata giorno per giorno, scegliendo giorno per giorno di rimanerci al fianco, non dando l’altro per scontato; il matrimonio secondo noi poteva uccidere il sentimento forte tra noi proprio perchè si rischiava di dare per scontata la presenza dell’altro. Noi ci eravamo trovati e "sapevamo" di voler costruire una vita insieme al di là di firme o carte che lo comprovassero.
Non tradire questo amore non è stato un obbligo ma una scelta consapevole da parte di entrambi.
Nel mio matrimonio è stato sempre presente Dio. Abbiamo avuto una vita piena di difficoltà ma piena di amore, tre figli e tanti sacrifici. Abbiamo festeggiato i 25 anni di matrimonio. Il nostro scopo era l’unione familiare, ho deciso di essere mamma a tutto tondo, a tempo pieno, seguendo i miei figli e rinunciando a tutto ciò a cui una donna generalmente tiene. (…).
In tutto questo è sempre stata presente la preghiera continua a Dio di farmi trovare il modo a Lui gradito di onorarlo e adorarlo.
Sono sempre stata una persona serena con tanta pazienza (questo me lo hanno fatto notare gli altri, io ero così, non pensavo a come ero) ma a volte non è facile far capire a chi ci è vicino cosa è importante e cosa non lo è. Gli insegnamenti ai miei figli erano sempre volti al rispetto degli altri e di se stessi, con verità. Per verità intendo comportarci noi genitori, per primi come insegnavamo. (…)
Non dico con questo di essere stata perfetta, peccati ne ho commessi tantissimi, perchè anche se leggevo la parola di Dio non la capivo nella sua profondità e mi sono lasciata spaventare e di conseguenza ho peccato. Ora smetto di raccontare di me, ma le chiedo di credermi se le dico che  guardando indietro ho visto chiaramente la presenza di Dio nella mia vita.
Dopo una ricerca profonda della verità in cui non trovavo soluzione e risposta; da poco ho avuto disvelata la verità dell’amore, Gesù figlio di Dio, della stessa sostanza del Padre che è AMORE. L’Amore che tutto copre tutto crede, l’immenso amore di Dio ci ha creati. L’amore che ci fa morire piuttosto che fare il male degli altri, l’amore che ci fa perdonare, l’amore che ci aiuta ad accettare malattia o dolore, l’amore che ci fa aiutare chi è caduto e non riesce a rialzarsi da solo.
La Santissima Madre di Gesù mi ha fatto conoscere questo amore, ed era tanto grande che piangevo di felicità, mi sentivo sospinta da questo amore così grande, un amore che non avevo mai sentito per l’umanità tutta intera, si era presentato in me forte e presente come una cascata. Impossibile da ignorare. Molti non lo capiscono ma la risposta è Dio. Che è Amore, Amore purissimo, affidarsi all’Amore lasciarsi andare in Lui, confidarsi a Lui. Gioia immensa per chi lo trova, anche se lo abbiamo vicinissimo a volte non lo riconosciamo; è questa la causa prima del nostro dolore. Il bisogno di tornare alla S. Messa, alla Chiesa è stato un bisogno urgente di tornare alla fonte di vita con l’eucarestia, con la confessione. Ho fatto la comunione per 6 mesi, e stamattina dopo aver parlato con un frate francescano che mi ha chiesto del mio matrimonio, mi è venuto il dubbio. Ho cercato su internet informazioni sul matrimonio e l’eucarestia, ho trovato questo sito e ho scoperto di essere in peccato grave poiché sono stata in comunione con Gesù non essendo sposata in chiesa. Se lei mi dicesse che sono in peccato io le crederei ma non capirei in che modo ho peccato contro Dio.
Scusandomi per la lungaggine la ringrazio per l’attenzione e le auguro pace e bene in Gesù Cristo  nostro Salvatore
Lucia


Risposta del sacerdote

Carissima Lucia,
1. la nostra vita è sempre nella mani di Dio che ci tratta come un Padre, anche se siamo peccatori.
La tua esperienza di madre e di sposa è molto bella. Posso dire che il Signore ti è sempre stato vicino. Del resto è vicino ad ogni persona perché “in lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo” (At 17,28).

2. Non solo, ma ti è stato vicino anche con molte grazie, che i teologi chiamano attuali, perché avessi la forza di compiere i tuoi doveri.

3. Alla fine della tua lunga mail concludi: “ho scoperto di essere in peccato grave poiché sono stata in comunione con Gesù non essendo sposata in chiesa”.
Sebbene subito dopo tu dica “Se lei mi dicesse che sono in peccato io le crederei ma non capirei in che modo ho peccato contro Dio”.

4. Non tocca a me, soprattutto fuori della confessione, dire ad una persona se è in peccato, perché è sempre necessario distinguere tra il piano oggettivo e il piano soggettivo.
Ma la seconda domanda fa comprendere che è difficile fartelo comprendere, perché forse sei andata troppo lontano, come quando si vuole dire una cosa ad una persona, ma questa ormai non può più sentire perché è andata troppo oltre.

5. Tuttavia provo: tralascio l’istituzione del matrimonio che Dio ha voluto fin dall’alba della creazione.
Perché c’è pure un’intrinseca differenza tra lo stare insieme avendo dei figli – senza vincoli – anche di fronte alla società e lo stare insieme con vincoli.
In tutte le società, indipendentemente dalla loro cultura, il matrimonio ha avuto un suo preciso significato ed è stato regolamentato dalle leggi civili.

6. Ma veniamo al sacramento del matrimonio.
Ebbene, per che cosa Gesù l’ha istituito?
Per chi l’ha istituito?
Lo sai che cosa è un Sacramento?
Allora sposando solo civilmente e facendo a meno del sacramento del Matrimonio puoi dire: “io sono in comunione con Gesù”?
Gesù ha detto: “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14,21), “Se uno mi ama, osserverà la mia parola” (Gv 14,23).
Come vedi, ci si può ingannare dicendo “io sono in comunione con Gesù”.
Essere in comunione con Gesù non è la stessa cosa che essere coerenti con la propria coscienza, perché la coscienza si può annebbiare e anche sbagliare.
Si legge nella Sacra Scrittura: “chi dice: «Lo conosco» (che vuole dire: lo amo, sono in comunione), e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità” (1 Gv 2,4).
Non ti dico queste cose per rimproverarti, perché ti sei rivolta a me con tanta fiducia, ma per farti capire come possono stare le cose.

7. Ma andiamo avanti e lasciami parlare con franchezza.
Se uno dicesse a Gesù: “io non so che farmene del tuo sacramento, sono vissuto bene anche senza il tuo sacramento” è la stessa cosa che rendergli onore ed essere in comunione con  Gesù?
Certo tu non sapevi che cosa significasse sacramento.
Ma intanto hai rifiutato il sacramento che Cristo ci ha donato.
Rifiutare il suo sacramento è un segno di amicizia, di comunione?
Allora vedi che non puoi dire: “ho scoperto di essere in peccato grave poiché sono stata in comunione con Gesù”.

9. Ma andiamo ancora avanti, perché fin qui mi sono fermato a dire che Gesù ha istituto il sacramento.
Perché sposarsi celebrando il sacramento e perché per due battezzati il matrimonio che non è sacramento è nullo?
Ho già risposto altre volte su questo argomento (ad esempio: ? Perchè tra battezzati è valido solo il matrimonio… www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=2260
e
?La differenza tra matrimonio civile e quello...
www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=1324).

10. Ma desidero richiamare qui due soli concetti.
Il primo: i cristiani sono persuasi che Cristo ha istituito il sacramento del matrimonio per innestarci nel suo amore divino e darci la capacità di essere l’uno per l’altro e davanti a tutti un segno di come Lui ama l’uomo e come Cristo ama la Chiesa.
Nel momento in cui si sposano i cristiani sanno che Gesù è presente e costituisce ognuno di loro come segno dell’amore di Dio per l’uomo e di Cristo per la Chiesa.
Come vedi, si tratta di un cammino di santificazione mai concluso perché ci si scopre sempre un po’ lontani dall’amare il coniuge come Dio ama l’uomo e come Gesù ama la Chiesa.

11. Un secondo concetto è il seguente.
San Paolo dice del Matrimonio: “Questo mistero è grande, lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa” (Ef 5,32).
Mistero significa realtà nascosta.
Dunque per i cristiani sotto la celebrazione del matrimonio vi è una realtà nascosta che va scoperta e resa visibile.
La realtà nascosta è Cristo, il primo e perenne sposo della nostra anima.
Gli sposi cristiani svelano questa realtà nascosta, la rendono presente.
La svelano vivendo insieme con Cristo e ascoltando la sua Parola. Il suo Magistero è cercato, amato, ha un posto di preminenza nella vita di famiglia. Le sue parole le ascoltano con avidità perché sono la gioia e la letizia del loro cuore (Ger 15,16)
Inoltre gli sposi cristiani svelano la realtà nascosta offrendo il suo sacrificio (la Messa) per le necessità del mondo, ma anzitutto della famiglia stessa.
E offrendo il suo sacrificio si offrono con Lui a Dio Padre per la vita dei propri cari e del mondo intero. E così attingono la loro santificazione.

12. L’ultima cosa che ti dico perché tu possa fare la tua confessione e la tua Comunione: rivolgiti al tuo parroco perché ti ottenga dal Vescovo una sanatio in radice per il tuo matrimonio, che è canonicamente nullo e per la cui nullità non puoi accedere ai sacramenti della Chiesa.

13. La Chiesa rimane sempre la Sposa di Cristo, anche se talvolta alcuni dei suoi ministri non sono esemplari.
Ma per la cattiva condotta di qualche sacerdote, è cosa saggia privarsi dei tesori di grazia che Cristo mette a nostra disposizione? Sarebbe solo assurdo pensarlo.
Tuttavia anche questo è stato un episodio ormai lontano della tua vita, del quale certamente sei pentita

Assicuro la mia preghiera per te e per la tua famiglia perché viva e progredisca sempre nelle vie di Dio.
Vi benedico.
Padre Angelo