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Quesito
Caro Padre Angelo,
il mio nome è S., mi hanno consigliato di visitare il suo sito e di contattarla per chiederle un consiglio, spero non le dispiaccia. Non è semplice, in un certo senso non so come spiegarmi, forse sarebbe meglio essere diretta senza troppi giri di parole, perciò inizio.
Sono fidanzata con un ragazzo meraviglioso, è un vero angelo, ma soprattutto ci tengo a dire che è un vero dono di Dio. Siamo felicemente fidanzati da due anni, le cose vanno benissimo, ci amiamo molto e progettiamo la nostra vita insieme.
Abbiamo deciso di non avere rapporti sessuali fino a quando non ci sposeremo, ma nonostante questa decisione non riusciamo a non compensare con altri atti, per essere più esplicita (non facciamo l’amore ma non possiamo fare a meno di toccarci).
Chiedo scusa per i termini ma ci tenevo a spiegarmi bene.
Sappiamo perfettamente di sbagliare, ma è qualcosa più forte di noi. Ripeto, so che è una cosa sbagliata, ma è una cosa che facciamo con amore, non so se mi spiego, pecchiamo, ma con amore.
Abbiamo provato tantissime volte a non farlo, ma non ci riusciamo.
Io credo che non riusciremo mai a evitare tutto ciò, ma ho davvero paura di sporcare il nostro amore.
La prego Padre, ci dia un consiglio, noi non vogliamo peccare, ma allo stesso tempo non riusciamo a farne a meno.
Grazie per la sua attenzione, e le chiedo nuovamente scusa se ho usato dei termini poco adeguati……
Un abbraccio….
S.
Risposta del sacerdote
Cara S.,
1. se questo toccarvi si configura come una masturbazione vicendevole bisogna riconoscere che si tratta di un peccato.
Se si tratta di questo, allora è giusto il sentimento che provi quando scrivi: ma ho davvero paura di sporcare il nostro amore.
Un autore contemporaneo ha scritto che la masturbazione è egoismo allo stato puro.
Penso che proprio in questo stia il disagio che avvertite.
2. Per uscire da questa situazione che offende il Signore e vi fa star male è necessario che vi aiutiate a vicenda in modo esplicito. E cioè dovete fare tra voi dei patti chiari e dirvi l’un l’altro che dovete correggervi appena la tentazione si sta affacciando.
È necessario inoltre chiedere al Signore e alla Beata Vergine Maria la grazia di conservare il vostro amore nella purezza.
Se questa grazia vi sta a cuore e la chiedete con insistenza, senza sentirvi mai sicuri, sono certo che il Signore vi aiuterà. E vi aiuterà senza che voi ve ne accorgiate, perché magari succede qualcosa che vi impedisce di andare avanti.
3. Chiedere l’aiuto al Signore significa anche accostarsi con frequenza e periodicità al sacramento della Confessione, che da la forza di prevenire le cadute.
Chiedere l’aiuto alla Beata Vergine significa concretamente pregare insieme con il Santo Rosario, che don Bosco ha definito la bancarotta del diavolo.
Provate e vedrete!
Vi accompagno con la mia preghiera e col ricordo nella S. Messa che celebrerò questa sera.
Vi benedico.
Padre Angelo