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Quesito

Caro padre,
Mi chiamo … sono un ragazzo di ventiquattro anni ed avrei una questione da porle.
Qualche anno fa ho pregato il Signore di trovare l’anima gemella, dopo un qualche di tempo lei è arrivata ed io in segno di gratitudine ho stretto un voto o giuramento in cui ho detto che sarei andato a Messa tutte le Domeniche e nei giorni di festa di precetto, per tutta la vita salvo casi eccezionali (malattia viaggi ecc.).
Vorrei sapere se il voto stretto è valido in quanto, nel secondo comandamento (Ricordati di santificare le feste) è fatto obbligo di partecipare alla Messa e quindi è una cosa a cui devo adempiere anche se non avessi stretto l’ipotetico voto e già da prima di stringerlo; ho letto inoltre che per stringere un voto si deve promettere di fare una cosa migliore e non una cosa che il Signore già ci chiede di fare e che non si può stringere un voto in cui ci si impegna ad evitare un certo peccato. 
E se manco una volta al voto, possono le conseguenze ricadere sulla mia ragazza.
Detto tutto ciò non è che non voglia partecipare alla Messa……è che ho la paura che se non adempio al voto il Signore mi castighi per non aver adempiuto a tale voto
Carissimi saluti.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. di per sé il voto deve avere come oggetto un bene possibile e migliore.

2. Giustamente tu fai notare che nel terzo comandamento (non nel secondo come hai scritto) è già contenuto l’obbligo di santificare le feste.
Tuttavia se una persona su questo punto è altalenante, puoi legarsi al Signore con nuovo vincolo, e quindi anche con voto, per poter essere determinato nei giorni di festa a saziare la propria anima di Dio e ad offrire il sacrificio di Cristo che va a vantaggio di tutti gli uomini, vivi e defunti.
Certo sarebbe strano se un sacerdote facesse il voto di andare a Messa la domenica. Sarebbe un voto inutile.
La stessa cosa va detto anche per i credenti che hanno un certo fervore.
Ma per gli altalenanti potrebbe essere utile.

3. San Tommaso, per giustificare il voto nei confronti di un’opera già dovuta porta il seguente motivo: nel compiere quell’azione con voto uno si impegna anche per il futuro, cercando di superare con buona volontà le difficoltà che sono superabili.
Ecco le sue testuali parole: “Chi compie una cosa, senza averne fatto voto, ha il volere determinato rispetto all’atto singolo che compie, e al momento di compierlo: ma il suo volere non rimane ben determinato per il futuro, come quello di chi ha fatto un voto, obbligando la propria volontà a compiere una data cosa, sia prima di fare quell’atto singolo, sia forse a ripeterlo più volte” (Somma teologica, II-II, 88, 6, ad 3).

4. Quando un’azione già dovuta viene rinforzata con voto, anche la lode che si dà al Signore è più grande perché viene rafforzata con un nuovo atto, come è il voto.
Ma va detto anche che qualora per pigrizia o per altro motivo insufficiente si tralasciasse di santificare la festa, si compirebbe un peccato più grave perché vi si aggiunge la mancanza nei confronti del voto.

5. Nel caso che tu non ottemperassi al voto, il Signore non ti castiga, continua a circondarti con la sua misericordia.
Ma i doni della sua misericordia e della sua grazia non diventano tuoi perché col peccato grave poni un ostacolo e non ti possono raggiungere.
Pertanto sei tu che ti castighi perché ti privi di quella grazia che è scudo e protezione e ti metti sotto l’influsso del tuo avversario che è un vero aguzzino ed è invidioso dei beni che ci vengono dispensati.

6. Pertanto più che domandarti se il Signore ti castigherà o se il rapporto con la tua ragazza ne potrebbe risentire, cogli l’occasione per fare un vero balzo nella tua vita spirituale e di abbracciare la volontà del Signore a piene mani, sicuro che quella volontà tutela tutti i tuoi beni e te ne porta molti altri.
In  altri termini, fa il tuo voto non tanto per non perdere la ragazza, ma per stringerti ulteriormente al Signore, per piacere a Lui.
Se farai così, insieme con l’unione col Signore, che è il bene più grande di tutti, te ne verranno molti altri.
Ti accorgerai che il Signore ti benedirà.

Intanto ti benedico anch’io e ti ricordo nelle mie preghiere.
Padre Angelo