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Quesito
Caro Padre Angelo,
Sono una ragazza di 25 anni e abito ormai da 3 anni a …. Qui ho conosciuto il mio ragazzo che è di origine indiana e di cui sono molto innamorata. Anche se non abbiamo la stessa fede, lui crede in Dio. Durante questi 3 anni mi sono avvicinata anche molto alla mia fede. Specialmente in questo ultimo periodo.
Ho avuto rapporti di intimità con il mio ragazzo e mi rendo conto di quanto male questo sia.
Mi sono poi pentita e abbiamo avuto un lungo periodo di castità. La castità è motivo di discussione tra di noi. Chiede esattamente dove Gesù abbia detto di non avere rapporti prematrimoniali.
L’altro punto di discussione, è se Dio ama meno quelli che peccano ed hanno rapporti sessuali e se, mantenendo la castità, uno pensa di essere migliore di quelli che invece non la mantengono.
Mi sono confessata ma sono poi ho ricommesso lo stesso peccato. Dio vede questo come ipocrisia? Smetterà di perdonarmi? A volte ho paura di confessarmi perché ho paura di essere ipocrita e ricadere e ricommettere lo stesso errore e mi vergogno di non essere forte contro il peccato.
La ringrazio anticipatamente per il suo aiuto e tempo.
Cordiali saluti.
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. il Signore parla non solo attraverso il vangelo, ma anche attraverso tutta la divina rivelazione (sacra Scrittura).
Dal momento che tu non sei sposata con questo ragazzo, la tua relazione si configura all’interno della fornicazione.
Per fornicazione s’intende il rapporto sessuale tra persone libere.
2. Dice S. Paolo: “Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla fornicazione…” (1 Ts 4,3).
Nella lettera ai Galati, inoltre, menzionando i peccati che escludono dal regno di Dio, mette al primo posto la fornicazione (Gal 5,19).
E ancora: “nessun fornicatore… avrà parte al regno di Cristo e di Dio” (Ef 5,5).
3. Ma non è necessario scomodare la divina rivelazione per capire che i rapporti prematrimoniali sono sbagliati.
Le motivazioni sono innanzitutto antropologiche e morali, comprensibili da chiunque sia dotato di buona volontà.
Grosso modo sono le seguenti:
1) La donazione fisica totale è una menzogna se non è segno e frutto della donazione personale totale.
Ora il rapporto prematrimoniale non esprime una donazione totale perché i fidanzati sono consapevoli di non appartenersi ancora totalmente e definitivamente. Sono consapevoli di essere liberi e di potersi lasciare senza alcun onere. E questo perché la donazione non è stata ancora effettuata.
2) Inoltre sono una menzogna perché vengono fatti mediante contraccezione, in forza della quale i due non vogliono donarsi totalmente perchè di fatto escludono di donarsi la capacità di diventare padre e madre, proprio mentre la vanno suscitando.
3) I rapporti prematrimoniali sono carichi di una forte irresponsabilità perché gli atti sessuali sono potenzialmente procreativi. E per quanto si faccia contraccezione, rimane sempre una certa fallacia. L’eventuale concepito viene generato al di fuori di un quadro di sicurezza giuridico, al quale ha diritto.
4) Con i rapporti prematrimoniali i fidanzati si abituano a consegnarsi a chi loro non appartiene. E questo è un cattivo fondamento per la fedeltà e la stabilità del futuro matrimonio. La fedeltà coniugale (e anche prematrimoniale) non si improvvisa, ma si prepara. I rapporti prematrimoniali costituiscono una premessa per l’infedeltà successiva e lo sfascio del vincolo.
5) Inoltre viene pregiudicato il discernimento necessario per il matrimonio. La forte carica passionale, accesa dall’esercizio della genitalità, impedisce l’oggettività del discernimento che deve verificare la consistenza del legame.
L’intesa sessuale non deve sostituirsi a tutte le altre intese, che le sono premesse. E queste intese si realizzano quando i due, per l’amore che si vogliono, sono disposti a rinunciare ai propri capricci, alle proprie passionalità. Allora, e solo allora, comincia a fiorire l’amore vero, quell’amore che sarà capace di resistere a tutte le difficoltà nel fidanzamento e nel matrimonio.
4. Carissima, riprendi il cammino di castità. Sono certo che, quando vivevi castamente, sentivi che il tuo amore era più bello. E sentivi anche che il suo amore per te era più pulito.
E sono certo anche che ti sei accorta che non è necessario avere rapporti sessuali per manifestarsi il proprio affetto. Anzi, ti sei accorta che i rapporti sessuali nel vostro contesto sono una contraffazione del vero amore.
Aiuta il tuo ragazzo ad amare in maniera vera. Aiutalo a comandarsi, diversamente avrai da soffrire.
5. Mi chiedi se Dio ama meno quelli che peccano ed hanno rapporti sessuali.
Carissima, Dio ama tutti di infinito amore. Ma quando uno commette peccato, si priva dell’amore del Signore. È un pò come se uno chiudesse le imposte al sole. Il sole non può più entrare nella casa, non porta via l’umidità, non risana e i muri cominciano ad ammuffirsi.
Il braccio della misericordia di Dio non si accorcia mai. Ma dipende da noi, dal nostro essere in grazia o in peccato, l’approfittarne o meno, essere più ricchi o più poveri, essere più benedetti o meno benedetti o anche del tutto privi della benedizione del Signore.
6. Mi chiedi anche se, mantenendo la castità, uno pensa di essere migliore di quelli che invece non la mantengono.
Noi non possiamo dare giudizi su chi sia migliore. Gli elementi da valutare sono molti e Dio solo conosce fino in fondo i segreti del cuore.
Tuttavia, per quanto riguarda l’amore reciproco e la solidità della futura vita matrimoniale, la castità conferisce indubbiamente un autodominio e una forza particolare.
L’amore casto è un amore più protetto dal capriccio. È un amore più vero e più benedetto dal Signore.
L’amore non casto, se non si ravvede, prepara la distruzione del rapporto.
7. Come vedi, ti ho portato tante motivazioni senza scomodare il Vangelo.
Adesso ti dico di non aver timore di confessarti. Il Signore ti aspetta sempre.
Ti dico anche di aiutare il tuo ragazzo a scoprire Gesù. È troppo importante per te, per il tuo futuro matrimonio e per i figli che avrai, avere in comunione la fede cristiana.
Prega molto per lui e per lui fai anche la Santa Comunione.
Ti assicuro anch’io la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo