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Quesito

Caro Padre Angelo,
mi chiedo: dove è la giustizia di Dio se alcune persone soffrono in vita molto più di altre, se poi dopo la morte hanno una  felicità eterna uguale a quella di altre persone che hanno sofferto di meno?
Ed ancora: è possibile che Dio che è misericordia possa decidere di dare una sofferenza eterna nell’inferno? Mi sembra così dura da accogliere questa cosa… ed anche brutto per noi uomini sapere che in questo momento vi sono anime che soffrono senza avere possibilità di uscirne. È una cosa che mi sconvolge.
padre angelo,mi scusi per la banalità delle mie domande degne forse di una bambina ignorante (e non lo sono le assicuro) ma ho bisogno che lei mi faccia capire.
La ringrazio anticipatamente DI CUORE


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. sì non vi sarebbe giustizia se il grado di felicità fosse uguale. Ma non è uguale il grado di gloria per gli eletto, come si evince dal 1 Cor 15.
Inoltre, va detto, che non è la sofferenza in se stessa che costituisce il motivo del merito, ma l’amore che essa sprigiona.
Uno può soffrire, anche moltissimo, ma può soffrire male, come è successo per il ladrone alla sinistra di Gesù sul Calvario.

2. È giusta anche la tua considerazione sulla misericordia di Dio. Come si concilia col mandare una persona a soffrire eternamente?
Ma le cose non stanno così. Dio l’inferno non lo vuole. L’inferno è lo stato di vita in cui una persona sceglie di non amare né Dio né il prossimo.
Dio non costringe nessuno ad amare. Non c’è attività più libera che quella dell’amore.
Dio fa di tutto per mandare messaggi, impulsi… per richiamare una persona dallo stato di perdizione in cui si immette. Ma se uno non vuole amare, Dio tollera la sua scelta.

3. Scrivi infine: “è anche brutto per noi uomini sapere che in questo momento vi sono anime che soffrono senza avere possibilità di uscirne. È una cosa che mi sconvolge”.
Sì è proprio così. E questo sconvolgimento, per non essere sterile dovrebbe tradursi in fatti, in iniziative.
Tanti se sono stati sconvolti come te e anche più di te. E per impedire a molti di andare all’inferno hanno addirittura sacrificato tutta quanta la loro vita.
Giovanni Paolo II ha detto che oggi molti vivono incuranti del loro destino eterno.
Perché non puoi essere anche tu di quelli che si danno da fare per sbarrare la porta dell’inferno e popolare il Paradiso?

Ti saluto, ti accompagno con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo