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Quesito

Buona sera
Mi chiamo Marco e leggo spesso il sito con le risposte.
Ho scritto questa poesia, frutto dell’intensa lettura delle risposte che lei ci da sull’eternità.
Le chiedo un parere.
Per me è bella perché è come una catechesi, contenuta in una preghiera
che contiene anche tanta speranza e fiducia.
grazie ancora.

1 Sono venuto in alta montagna in solitaria a pensare
2 lontano dai rumori per non farmi disturbare.

3 Riuscire a capire un concetto sarebbe gran conquista
4 tante volte se ne parla ma siamo fuori pista

5 Che cos’è il tempo? a chi riuscirà
6 di fornire una parola sensata su questa realtà?

7 Anche il grande Agostino ci s’è messo d’impegno
8 ed ha usato veramente il suo notevole ingegno

9 e scherzosamente ci viene a dire che 
10 se nessuno me lo domanda il tempo so cos’è

11 ma appena Tizio viene a chiederlo proprio a me 
12 ahi ahi allora la mia sapienza dov’è?

13 Ecco arriva dal greco Aristotele una bella definizione per voi
14 “Il tempo è la misura del movimento secondo il prima e il poi”

15 Se sei nel tempo ci dev’esser di sicuro 
16 il passato il presente e il futuro.

17 Ma delle tre altro che il presente noi vediamo 
18 le altre due le ricordiamo o le attendiamo.

19 Posso affermare con Agostino senza aspettarmi contraria risposta
20 che queste realtà del tempo le misura esclusivamente l’anima nostra

21 senza un’anima che di misurare si prendesse il tormento
22 il tempo sarebbe unicamente movimento.

23 Mi spremo le meningi per ulteriore valutazione
24 fino a concludere che il tempo è la nostra dimensione

25 e codesta situazione sorniona e disinvolta
26 ci fa avere l’essere un poco alla volta.

27 Cado allora nel dilemma del tempo che ammutolisce
28 ti mette un’avventura davanti ma poi sparisce

29 e rimangono ricordi allegri tristi e sbiaditi
30 tanto che a pensarci se ne rimane sbalorditi.

31 Dove son finite le gesta giovanili, di cui sento tanto l’assenza?
32 le ha inghiottite il tempo che vuole negli eventi la sequenza.

33 Ed ecco che ora appare il suo tremendo alleato la nostalgia
34 lei ti punge su quei momenti belli che son volati via.

35 Qual dolore per noi esseri umani ripensare 
36 alle sensazioni che non puoi più recuperare.

37 E così schiavi siamo di questa legge universale
38 dove c’è sempre un prima e un dopo per regolare.

39 In questa bolgia di eventi e mutazioni
40 cerco con forza di conservare le belle emozioni

41 le amicizie le avventure la baldoria
42 che fin da bambino han segnato la mia storia.

43 Ma come un fanciullo a cui si strappa di mano il gelato
44 il tiranno del tempo di quelle mi ha privato.

45 Resto qui seduto e guardo in basso
46 cercando la soluzione per non cedere il passo

47 ma mi persuado che a lui nulla gli resiste e resto contrariato
48 perché da quando mi son messo a pensare già mezzo giorno è andato.

49 il problema sta proprio in questa dimensione
50 dove l’essere lo abbiamo in successione.

51 Che disdetta dunque per noi poveri mortali
52 avere un’anima grande ma sottoposta a tanti mali.

53 Che vantaggio ho di fronte al cavallo o al bisonte?
54 se a suo tempo come loro dovrò curvar la fronte

55 se la ridono anche l’aquila e il cammello in faccia alla morte
56 difatti avessi anche cento anni di vigore alla fine uguale a loro sarebbe la mia sorte.

57 E cercando disperato soluzione a queste peste nere
58 perché voglio il bello dell’esistenza trattenere

59 ecco che affiora alla mente un pensiero temerario
60 che vedrebbe sconfitto il tempo in rapporto al suo contrario.

61 Il dominio del nostro dittatore certo finirà
62 quando entreremo nell’eternità

63 e come il grandissimo Tommaso L’Aquinate scrisse in un suo commento
64 “là Dio solleva l’uomo al di sopra di ogni mutamento”.

65 Là non c’è prima e non c’è dopo; il tempo è cassato
66 poiché il presente non scorre mai nel passato

69 e l’azione nostra non sarà temporanea
68 perché là l’agire accade in simultanea.

69 Prima di Tommaso un altro ci era andato assai vicino
70 un grande pensatore il cui nome è Boezio Severino

71 egli ci voleva ricordare che tale posizione è assai esaltante
72 nonostante consista in un unico istante.

73 Imprigionato con iniqua sentenza scrisse nell’impeto di un pensiero così ammirabile
74 “l’eternità è il possesso intero perfetto e simultaneo di una vita interminabile”.

75 Di là vien meno l’esigenza di scegliere questo o quello
76 perché a niente si rinuncia di ciò che è bello

77 e non c’è bisogno più di passar dalla potenza all’atto
78 perché ormai nella pienezza il salto è fatto.

79 Qualche stolto potrebbe pensare che di là
80 sarà sacrificata in qualche modo la nostra libertà

81 costoro sarebbero stolti nel non credere
82 che alla legge eterna dobbiamo cedere

83 e non sarà un danno bensì un guadagno esatto
84 quanto conquisteremo la totalità con un solo atto.

85 E così a ben pensare la libertà non si perderà
86 ma è invece vero che lì, la libertà si compirà

87 e con la grazia e i tuoi atti meritori ti sarai determinato
88 nello stato che non potrà più esser cambiato.

89 Bene ha detto Tommaso che la visione eterna non ha successione alcuna
90 in modo che in essa sia esclusa ogni lacuna

91 e come con un colpo di canestro prender tutti i frutti della terra al volo
92 là “tutte le cose che in essa si vedono, si vedono insieme con uno sguardo intuitivo solo”

93 qua gli uomini si affannano ma la loro opera è momentanea 
94 mentre là senza sforzo qualsiasi cosa sarà in contemporanea.

95 Dotti e ignoranti si sono impegnati non poco
96 per provar a capire quale sia il suo gioco

97 ma lei l’eternità al di sopra si erge risoluta
98 avvolta in una nebbia fitta e assoluta

99 e con quali parole un uomo potrebbe spiegare
100 ciò che nemmeno riesce a immaginare?

101 Resto seduto a contemplare 
102 la sorpresa che il cielo vuole preparare

103 di come l’Eterno in continuazione
104 ci chiami ad ammirare la divina operazione.

105 Tante volte ci ho rimuginato e l’intimo mio freme
106 nel pensare alla dimora che ha l’esistenza tutta quanta insieme

107 come sarà possibile l’unico momento
108 dove non è ammesso diminuzione o accrescimento?

109 Quando una tartaruga avrà girato cento milioni di volte l’equatore 
110 l’istante senza passato né futuro la guarderà senza il minimo torpore.

111 Credo di non mancare a nessuno di rispetto
112 dicendo che nulla qui può resistere al suo cospetto

113 anzi con cuor leggero come un aquilone
114 affermo che è ridicolo perfino fare un paragone

115 se valutassi poco i beni della terra parrebbe considerazione fasulla
116 ma in confronto a lei li stimerei un nulla

117 in effetti con che bene l’uomo potrebbe barattare
118 il premio che lì vi potrà trovare.

119 Ammetto che un po’ di timore potrebbe colpire
120 pensando che là non esiste il divenire

121 è la solita paura che colpisce l’uomo davanti all’ignoto, alle caligini
122 del resto nel cercare di capirla verrebbero le vertigini.

123 Quanto a me pregusto già del bene
124 dove non si subiscono più le amare pene

125 ringrazio Aristotele, Agostino, Tommaso, Severino che ce ne hanno parlato
126 e a far dei passi sulla strada giusta ci han aiutato

127 e se qualcuno ponesse su di essa altre domande 
128 in compagnia di costoro posso dichiarare che non c’è niente di più grande.

129 È da tanto che provo un gran fermento 
130 pensando a “Colui nel quale non c’è variazione né ombra di cambiamento”.

131 Finalmente è sera e il sole tramonta sui miei pensieri
132 che fra poche ore saranno inevitabilmente storia di ieri

133 Ha vinto ancora, non posso farci niente
134 anche se pure lui prima o poi subirà lo stesso inconveniente

135 mi distendo sull’erba e la brezza riesce a rinfrescare
136 il cervello che ribolle dal tanto rimuginare

137 guardo in alto ammiro il firmamento
138 con le mani vorrei ancora fermare sto momento.

139 Eternità aspetterò la tua venuta per adesso
140 poiché quello sarà il godimento di Dio stesso.


Risposta del sacerdote

Caro Marco, 
ho gustato con un crescendo sorprendente la lettura di questa tua poesia.
Ogni affermazione mi rimandava a qualche cosa di ciò che ho scritto su questo argomento.
Nella sua semplicità è una sintesi perfetta.
Io non sarei riuscito ad esprimerla così.
Evidentemente in te c’è la vena poetica, ma anche una straordinaria capacità di sintesi.
Non hai lasciato perdere nessun elemento della discussione.
Sono contento di saperti in compagnia di Aristotele, di Agostino, di Severino Boezio e di Tommaso.
Sei stato fortunato ad aver trovato questi tesori nel tuo cammino. Il Signore te li hai messi davanti.
Sono contento di pubblicarla. 
Probabilmente qualche studente trarrà del materiale che gli può giovare per le sue ricerche o per le sue interrogazioni.
Il Signore ti benedica largamente.
Ti ricordo nella preghiera e ti auguro ogni bene. 
Padre Angelo