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Quesito
Caro Padre Angelo,
sono un ragazzo di 22 anni e studio.
Da un po’ di tempo sto sperimentando dei cambiamenti della mia vita che generano in me confusione, frustrazione, sensi di colpa e ansie continue che mi distraggono da parecchie cose, una per tutte lo studio e vivo male.
Seguendo il suo sito, sono arrivato a farmi una bella analisi di coscienza e ho capito il motivo di questo mio impoverimento spirituale progressivo.
La masturbazione, la ricerca continua di materiale pornografico in rete anche a sfondo omosessuale, hanno spento in me quel fuoco, quella fanciullesca voglia di Dio che in sé ingloba la tranquillità tipica di chi vive in Dio.
Quindi, ho deciso di comportarmi in un modo: poiché essere cristiani vuol dire seguire Dio e, per quanto paradossale possa sembrare ho sempre desiderato una vita casta come "fioretto" agli occhi di Dio, ho deciso di invertire rotta! Tutti quei momenti che io generalmente dedico a quel mondo, li eliminerò e anziché comportarmi contro il volere di Dio, reciterò il Santo Rosario. In questo modo non commetterò più quei brutti atti mortali e contro natura! Potrò accostarmi alla confessione con più facilità e quindi comunicarmi con Gesù sempre!!! Inoltre, indosso la coroncina del Santo Rosario ogni giorno da quando avevo 9 anni! Non so il perché ma ho sempre avuto un grande affetto verso il Santo Rosario.
Sono sicuro che Dio ripristinerà in me lo stato di grazia e castità.
Inoltre, caro padre, voglio soffermarmi anche su un aspetto. La mia "bisessualità" dal mio punto di vista non è come spesso si dice un orientamento sessuale, perché un orientamento è tale quando si riferisce a un qualcosa di ordinato! Invece, almeno nel mio caso, la mia bisessualità la vedo come un riferimento alla confusione, alla perversione, allo spirito di menzogna! Non si può essere felici se si è contro di Dio. Chi non è con Dio e secondo le sue regole è chiaramente contro di lui come lo sono io in questo momento.
Infatti, io ho sempre avuto intenzioni eterosessuali se non fosse che durante l’adolescenza qualcosa nella mia testa mi ha indotto a pensare che non ci fossero regole scritte e che ogni chiasmo sessuale fosse possibile così come è possibile combinare due numeri qualsiasi insieme senza necessità che siano entrambi primi o dispari e via dicendo! Quindi, in sostanza, è proprio questa confusione mentale che ha generato altra confusione fino al sopraggiungere di inclinazioni, ovviamente, disordinate.
Non sono nato bisessuale, ma lo sono diventato per essermi allontanato dallo stato di grazia e secondo me è così anche per molte persone. Non vorrei mai una vita accanto ad un altro uomo, né mi ci vedo ad essere amato da un altro uomo.
Maria mi insegnerà la castità e Dio mi renderà di nuovo un bambino di 6 anni che non ha occhi se non solo per Lui.
Poiché sono grandi grazie quelle che chiedo sono disposto a fare grandi sacrifici, soprattutto quelli nella carne come il digiuno, per spegnere le passioni che ci tormentano!
Secondo Lei, caro Padre Angelo, è il giusto modo di affrontare la situazione o sto solo ingigantendo il problema? Mi illumini!
La ringrazio per questo sito bellissimo che seguo sempre!!
Le prometto una preghiera durante la Santa Messa!
Le mando un abbraccio fraterno!
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. in questa tua mail – che è particolarmente bella – fai un’analisi di quanto è successo nella tua vita e hai potuto concludere con lucidità che le impurità (masturbazione e pornografia a sfondo omosessuale) ti hanno tolto “quella fanciullesca voglia di Dio che in sé ingloba la tranquillità tipica di chi vive in Dio”.
Anche alla vita sessuale si possono applicare le parole del Signore: “In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 18,3)
I bambini sono puliti, innocenti, senza il prurito delle passioni libidinose. E per questo hanno un feeling particolare con Dio e con le cose sante.
Hai capito dunque che la strada per ritrovare il gusto di Dio e delle cose sante è la purezza di vita.
2. La strada giusta per superare le tentazioni e vivere nella serenità della mente è proprio quella che il Signore ti ha suggerito: “Tutti quei momenti che io generalmente dedico a quel mondo, li eliminerò e anziché comportarmi contro il volere di Dio, reciterò il Santo Rosario”.
Ho detto a ragion veduta che è stato il Signore a suggerirti questa strada perché Lui stesso l’ha dichiarato per mezzo del profeta Isaia: metterò un freno al male attraverso la preghiera.
La traduzione letterale dal latino “laude mea infrenabo te, ne intereas” (Is 48,9) è questa: “con la mia lode metterò un freno a te perché non perisca”.
Mi auguro che questo proposito l’abbia già messo in pratica.
3. Sono contento anche che dall’età di nove anni porti sempre la corona del Santo Rosario attorno al collo.
Sono certo che quella corona sarà stata benedetta.
E, come ho avuto occasione di ricordare diverse volte, la corona benedetta del Santo Rosario trasferisce a chi la porta, e soprattutto a chi lo recita, tre grazie:
– una crescente attrazione verso Dio,
– l’essere difesi sempre e dovunque dai nemici visibili e invisibili,
– il merito di essere presentati davanti a Dio al termine dei nostri giorni dalla Beata Vergine stessa.
4. La Madonna, attraverso quel suo segno benedetto che ti accompagna ormai da diversi anni, ha mantenuto in te queste sue promesse.
È evidente infatti la tua attrazione verso Dio, il desiderio di avere il cuore di un fanciullo per amare il Signore con limpidezza.
È lei che ti ha impedito, nonostante le deviazioni della masturbazione e della pornografia, di andare oltre e di scatenare la deviazione omosessuale, perché in te c’è il desiderio di formare una famiglia, di essere amato da una donna e non da un uomo.
Anche questa è una salvezza.
Ognuno di noi è generatore della propria fisionomia spirituale.
Certe pratiche hanno tentato di deformare il tuo volto, ma ne sei stato salvato,
5. Per grazia di Dio è arrivato il momento in cui hai deciso di fermarti e di cambiare indirizzo con l’aiuto del Santo Rosario.
Ti accorgerai quanto sarà potente ed efficace questa preghiera, fatta di tre elementi:
– dalla rievocazione interna degli eventi compiuti da Gesù,
– del compiacerti della preziosità di quegli eventi compiuti per te, per cui nel tuo interno dici continuamente a Gesù grazie e grazie,
– e soprattutto nel domandare grazie – comprese quella della purezza e del ritrovare il cuore puro di un fanciullo di sei anni – con i meriti stessi di nostro Signore e della Madonna che prega con te e prega in te.
Il Rosario ha ottenuto tante vittorie nella storia dell’umanità e nella storia dei singoli.
Se vi sarai fedele, le porterà anche a te.
Non dobbiamo dimenticare che la Madonna del Rosario è stata definita da San Pio V, il grande papa domenicano del XVI secolo, la “Regina delle vittorie”. Sono tutte sue le vittorie.
Quando prendi tra le tue mani il Rosario, in quel momento impugni l’arma vincente.
6. Sono concorde con te quando scrivi: “La mia "bisessualità" dal mio punto di vista non è come spesso si dice un orientamento sessuale, perché un orientamento è tale quando si riferisce a un qualcosa di ordinato!”.
L’ordine della natura, quello segnato da Dio, è indelebile perché è nel DNA prima ancora che nelle facoltà sessuali.
È ineliminabile, insopprimibile. Vi rimane sempre.
Questo è l’ordine: il tendere della natura verso i suoi obiettivi intrinseci.
Quando la natura non tende verso i suoi obiettivi intrinseci ci troviamo di fronte ad un disordine.
7. In te ad un certo punto è sopravvenuto un disordine, che non ha potuto tuttavia eliminare le tue inclinazioni naturali.
Mi dici che è sopravvenuto nell’età dell’adolescenza quando erroneamente hai pensato “che non ci fossero regole scritte”, come se Dio ci avesse abbandonato a qualsiasi impurità e hai pure pensato “che ogni chiasmo sessuale fosse possibile così come è possibile combinare due numeri qualsiasi insieme senza necessità che siano entrambi primi o dispari e via dicendo!”.
Disprezzando la legge di Dio, perché infine si è trattato di questo, ti sei ritrovato come dici nella parte iniziale della tua mail con “un impoverimento spirituale”, accompagnato da “confusione, frustrazione, sensi di colpa e ansie continue”, che ti “distraggono da parecchie cose, una per tutte lo studio” e vivi male.
8. Dal momento è che questo disordine è sopraggiunto perché l’hai voluto – sebbene non in maniera esplicita, ma con gli atti impuri che deliberatamente hai compiuto – così per questa medesima strada, quella della tua volontà, deve essere espulso.
Così e solo così il disordine viene rimediato, curato, sanato.
Allora dovrai vigilare sulla tua mente, perché non vi entri nulla d’impuro.
Tutto comincia sempre da quello che si pensa, da quello che si fantastica e si desidera.
Il grande Cassiano, le cui Collationes erano oggetto quotidiano di meditazione da parte di san Domenico e di San Tommaso, dice che bisogna “badare alla testa del serpente (Gn 3,16) cioè al primo apparire dei pensieri pericolosi con i quali egli cerca di strisciare dentro la nostra anima. Perché se noi accogliamo la testa, cioè il primo stimolo del pensiero, finiremo per accogliere il resto del corpo del serpente, cioè consentiremo” (Filocalia, I, p. 130).
9. Oltre alla disciplina della mente per cui non lascerai né entrare né sedimentare qualsiasi pensiero disordinato, fai bene a proporti di “fare grandi sacrifici, soprattutto quelli nella carne come il digiuno, per spegnere le passioni che ci tormentano!”.
Io tuttavia non ti suggerisco di fare grandi digiuni, che potrebbero essere nocivi alla tua salute.
Ti propongo invece le vittorie su te stesso: sulle curiosità vane nell’udire, nel vedere, sulle golosità nel mangiare fuori tempo o in maniera eccessiva, sul desiderio di parlare o di dire sempre l’ultima parola, sul corrispondere prontamente alle divine ispirazioni, nel compiere atti di bontà, di generosità, di dedizione, di umiltà, di pietà (preghiera), di carità.
Il digiuno potrebbe chiuderti in un autocompiacimento. Quanto invece ti ho proposto è tutto il contrario: la vittoria sul tuo autocompiacimento e cominciare ad imparare ad amare, a donarsi.
Proponiti di non concludere mai la giornata senza aver compiuto diverse pratiche di virtù come quelle che ti ho suggerito.
10. Anche solo da un punto di vista umano la posta in gioco è grande: la tua felicità o la tua permanente infelicità.
Vale la pena fare qualsiasi sacrificio.
Ma quando questi sacrifici li fai per amore del Signore o della Madonna, ti risultano subito dolci, leggeri, piacevoli e ti vedrai in breve ricambiato di enormi benefici dal Cielo.
Così, senza accorgertene, entrerà nella tua vita il tuo Redentore, colui che viene a rimediare i disordini che hai provocato e alimentato.
E farai entrare anche la sua dolce Madre, Maria, la Madre del Redentore. Anche Lei viene a fare la stessa cosa con la sua mano materna: viene a rimediare e a correggere i nostri errori.
11. Vai dunque avanti così, con l’aiuto dei sacramenti: con la confessione periodica e frequente e con la Santa Comunione.
Mi auguro che ben presto ti possa ritrovare puro come un bambino di sei anni, come desideri!
Quando san Tommaso ha fatto la sua ultima confessione, il confessore ha testimoniato che aveva l’anima pura come quella di un bambino di cinque anni.
Ti accompagno volentieri con la mia preghiera, ricambio l’abbraccio fraterno e ti benedico.
Padre Angelo