Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro Padre Angelo,
vengo a porle delle domande in merito alla Vera Devozione a Maria secondo il Montfort.
 I due aspetti che le chiedo di chiarirmi sono: è vero se ho ben capito che doniamo a Maria il valore dei nostri meriti (sia soddisfattori e sia puramente meritori)? E se sì, come è possibile, come afferma San Luigi al punto 122 comunicarli agli altri nostri fratelli e sorelle? Come fa la Santissima Vergine a comunicare il valore di una nostra buona azione o di un’opera di soddisfazione a qualcun altro e in che modo ne veniamo ricompensati?
Inoltre, riferendomi in particolare al punto 206, cosa significa che la nostra Mamma una volta che ci siamo consacrati a lei ci comunica i meriti e le virtù di Gesù (soprattutto le chiedo di chiarirmi come si fanno a comunicare i meriti di Gesù e che cosa questo voglia dire perché mi è difficile a comprendere) essendo la Santissima Vergine tesoriera e dispensatrice universale dei meriti e delle virtù di Gesù Cristo che lei dà e comunica a chi vuole e come vuole. Sempre riferendomi a questo aspetto anche al punto 24 si parla di Maria che applica i meriti di Gesù ai suoi membri e comunica le sue virtù. Cosa significa?
La ringrazio di cuore, già in passato ho approfittato del servizio che offre nella fede. Le sue risposte ai quesiti mi hanno aiutato a crescere nella fede e spesso ho trovato proprio le risposte che cercavo.
La raccomando tanto al Cuore Immacolato della Mamma Celeste, che il Signore le renda merito per il suo lavoro nella fede e la benedica, per mezzo di Maria!
Pasquale


Risposta del sacerdote

Caro Pasquale,
1. dal momento che tutti coloro che vivono in grazia costituiscono con Cristo un solo corpo, lo Spirito Santo rende intercomunicanti i meriti fra tutte le membra di Cristo.

2. San Tommaso afferma che “la virtù dello Spirito Santo, mediante l’unione della carità, rende intercomunicanti i beni delle membra di Cristo” (Somma teologica, III, 82, 6, ad 3) e che “come in un corpo naturale l’operazione di un membro si volge a vantaggio di tutto il corpo, così accade nel corpo spirituale che è la Chiesa. E siccome tutti i fedeli formano un solo corpo, il bene dell’uno viene comunicato all’altro. «Noi siamo tutti membra gli uni degli altri» (Rm 12,5)…
È la cosiddetta comunione dei santi” (Expositio in Symbolum).

3. Evidentemente questa comunione con i meriti di tutti, a partire da quelli di Nostro Signore Gesù Cristo, è proporzionata al nostro grado di carità. Vale a dire alla nostra capacità di riceverli.
Ebbene, a questo punto si comprende la preziosità dell’affidarsi o del consacrarsi a Maria secondo le indicazioni del Montfort.  In forza di questa consacrazione le doniamo tutto, compresi i nostri meriti soddisfattori (in espiazione dei peccati), imperatori (che domandano grazie) e anche quelli puramente meritori (legati al compimento di qualsiasi atto di carità).
Ovviamente questa consacrazione è indice di un dono e di una carità più grande.
E, proprio perché consacrazione, la nostra volontà viene stabilita in maniera permanente in quest’atteggiamento di carità e di recezione più grande.

4. Allora per questa accresciuta nostra capacità di amare, siamo in grado di beneficiare più copiosamente del ministero di Maria, tesoriera di tutte le grazie.

5. Pertanto rispondendo alla prima domanda, va detto: sì, a Maria doniamo il valore di tutti i nostri meriti soddisfattori, imperatori e puramente meritori.
Chi rende intercomunicanti i meriti è lo Spirito Santo.
Egli lo fa per l’intercessione di Maria, alla quale dà l’incarico di dispensare i meriti nella misura della carità posseduta.

6. Rispondendo alla seconda domanda: in virtù della nostra carità resa più grande grazie alla consacrazione, la Madonna impreziosisce con i suoi meriti i nostri meriti.
Ed essendo resa dispensatrice di tutte le grazie, anche dei meriti di Gesù Cristo, li dona più copiosamente.

7. Pertanto va ribadito che è lo Spirito Santo che rende intercomunicanti i meriti.
Il ruolo della Madonna consiste nell’applicarli e cioè nel donarli.
Li dona in maniera più abbondante a chi è maggiormente simile a Cristo per mezzo di una carità resa più grande anche dall’atto di consacrazione.

Con l’augurio di essere sempre fedele a questa donazione totale di se stesso a Maria in vista di una maggiore fruizione dei meriti di tutti, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo