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Quesito
Carissimo padre Angelo,
grazie per le sue preziose ed efficaci risposte che, senza dubbio, mi stanno aiutando molto (soprattutto quanto riguarda la superazione degli scrupoli).
Approfitto per un’ulteriore consulta.
Una coppia di fidanzati (lei di religione ebrea, lui cattolico), mi chiedono quanto segue.
Si sposano civilmente (prescindendo dal rito ebraico e cattolico). Chiedono se é possibile, subito dopo la cerimonia civile, la benedizione (davanti a tutti) del sacerdote cattolico. Lo stesso chiederanno alla parte ebrea (in definitiva: benedizione del rabbino e del sacerdote cattolico). Loro (sono due giovani seri ed onesti) sanno perfettamente che la benedizione cattolica non é il sacramento che sancirà il loro matrimonio, e che nemmeno lo fará la parte ebraica (il loro matrimonio sarà solo civile).
Davanti a questa richiesta, ho pensato:
é pur vero che Dio benedice tutti (del resto, quando svolgo il mio apostolato nel carcere, benedico tutti, buoni e cattivi), però, in questo caso, mi sembra che si possono generare dei malintesi importanti, quali: che la chiesa approva il matrimonio civile…o che si stia mischiando matrimonio civile e cattolico, o cose del genere.
Sappiamo che i gesti che esprimono la nostra fede, più in la dell’efficacia, debbono essere anche "gesti didattici".
Pensavo che, sarebbe opportuno, forse, dar loro una benedizione privata, prima o dopo il matrimonio (cioè: non nello stesso giorno del matrimonio).
Cosa ne pensa?
Ancora una volta: grazie per il suo prezioso servizio alla verità. É per me piacevole (ed arricchente), quando dispongo di un po’ di tempo, leggere le sue risposte, che toccano tutti i vari settori della fede e della vita. Risposte molto utili per la mia attività pastorale.
Con piacere la ricorderò nella messa e nelle mie preghiere.
Que Dios le bendiga y la Virgen le ampare:
fratel Ignazio.
Risposta del sacerdote
Caro fratel Ignazio,
c’è un documento della Chiesa che vieta di dare benedizioni pubbliche a coloro che si sono sposati solo civilmente. Il motivo è chiaro: potrebbe dare l’impressione di una approvazione di quanto si è fatto.
Nel suo caso, lo sposo cattolico avrebbe dovuto tenerci alle nozze celebrate con rito cattolico chiedendo la dispensa per un impedimento dirimente, qual è la disparità di culto.
La soluzione da Lei proposta è la più logica: dare la benedizione in forma privata, esortando la parte cattolica a regolarizzare la propria posizione davanti alla Chiesa.
Contraccambio volentieri il ricordo nella S. Messa.
Grazie perché segue il nostro sito da lontano (Argentina).
Che il Signore benedica anche Lei, caro fratel Ignazio e che la Beata Vergine la protegga.
Padre Angelo