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Quesito

Buongiorno padre Angelo,
mi chiamo Emanuele e questa è la seconda volta che le scrivo; innanzitutto ci terrei a dimostrarle il mio apprezzamento per le sue risposte, che evidentemente sono ispirate dall’Alto.
Con questo arrivo alle mie due domande che le vorrei porre: due giorni fa parlando con un mio amico mi ha esposto una sua teoria secondo il quale la Madonna sarebbe stata una donna normale, però io, nonostante la mia grossa fede mi sento di non avergli dato una risposta efficace, e così al fine di farlo riflettere sul serio, mi chiedo se mi può aiutare lei portandomi alcune argomentazioni forti sul argomento (con il fine di dimostragli il contrario).
La seconda domanda è più leggera e riguarda l’importanza che la Chiesa cattolica da alle immaginette religiose, “i santini”, e cosa dice a riguardo, e come un fedele dovrebbe comportarsi con essi.
La ringrazio anticipatamente per le sue risposte e la ricorderò al Signore affinché la aiuti, le stia vicino nella sua “missione” del sacerdozio.
Emanuele


Risposta del sacerdote

Caro Emanuele,
1. per la prima domanda basterebbe ricordare che l’Angelo, quando saluta Maria, dice: “Rallegrati, piena di grazia”, vale a dire piena di santità.
Chiedi al tuoi amico se lui sia pieno di santità, se la gente che incontra durante la giornata sia piena di santità.

2. Inoltre il Signore, quando dà un incarico, dà sempre anche la forza necessaria per compierlo in maniera degna (1 Cor 10,13).
Pertanto in considerazione del fatto che la Madonna era incaricata di diventare Madre di Dio che si fa carne, fu colmata di una santità eccezionale, proprio come ha detto l’Angelo: “piena di grazia”.

3. La Madonna non è una donna qualunque, ma è quella donna di cui Dio ha parlato all’alba della creazione quando disse al demonio: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gn 3,15).

4. A lei, non al tuo amico, ha dato l’incarico di farci da Madre quando dalla croce ha detto: “Donna, ecco tuo figlio” (Gv 19,26).

5. Le immagini sono uno stimolo e un richiamo a ravvivare la comunione con i santi, a supplicarne l’intercessione, a imitare i loro esempi.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che “significano Cristo che in loro è glorificato” e “manifestano «il nugolo di testimoni» (Eb 12,1) che continuano a partecipare alla salvezza del mondo e ai quali noi siamo uniti” (CCC 1161).
San Giovanni Damasceno dice che “la bellezza e il colore delle immagini sono uno stimolo per la mia preghiera. È una festa per i miei occhi, così come lo spettacolo della campagna sprona il mio cuore a rendere gloria a Dio” (De sacris imaginibus orationes, 1, 27).

Ti ringrazio per l’apprezzamento e per il ricordo al Signore che volentieri contraccambio.
Ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo