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Quesito

Caro Padre Angelo,
volevo chiederle una domanda sulla Trinità, di cui ho un dubbio a causa di un verso del vangelo che non riesco a capire da solo.
Noi Cristiani crediamo che Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo, ma che tutti e tre sono un solo Dio di una stessa sostanza.
Non capisco dunque perché i vangeli finiscono col dire che Gesù dopo che ascese al Cielo andò alla destra del Padre.
Se il Padre e il Figlio (e lo Spirito Santo) sono UNO, come può Gesù andare alla destra del Padre se Lui stesso è Dio?

E poi volevo approfittarne anche per un’altra domanda di Cristologia:
La Chiesa accetta come dogma il duofisismo e di conseguenza condanna il monofisismo, ora io non vorrei far parte di quest’ultimo però ho sempre pensato che dopo la crocifissione di Gesù (in cui morì solo la natura umana di Gesù e non quella divina che non può morire), Egli sia risorto solo con la natura divina e quella umana è scomparsa per sempre, in quando con l’ascesa al cielo, diventava pienamente Dio.
Allora sono un eretico monofisita degno di scomunica hehe, oppure pensavo bene?
Me lo dica perché io credo nella Verità dei primi concili e non vorrei averli interpretati male.
Pace in Cristo,
Luigi.


Risposta del sacerdote

Caro Luigi,
1. Gesù sale in cielo con la sua natura umana.
Con la sua natura divina è sempre stato unito al Padre e allo Spirito Santo formando con loro l’unica sostanza divina.
A questo proposito è molto illuminante Gv 3,13 nella versione della Volgata: “Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo che è in cielo”.
Nella traduzione della Cei quest’ultima parte del versetto 13 non c’è più.

2. Nella seconda domanda parli di duofisismo e più precisamente del fatto che in Cristo vi sono due nature: quella umana, assunta da Maria e quella divina, per la quale è eternamente Uno col Padre e con lo Spirito Santo.
Ebbene, Gesù è risorto con la natura umana, non  con quella divina: come fa Dio a risorgere? Bisognerebbe che nella sua natura divina potesse morire. Ma questa è un’assurdità, essendo Egli l’Esistenza per essenza.

3. Cristo è morto nella sua natura umana.
Con la morte di Gesù, il suo corpo si è separato dall’anima.
Nel momento della risurrezione il corpo di Gesù è risorto dai morti e in corpo e anima Gesù è stato reso glorioso. È l’evento della risurrezione.

4. Se Gesù non fosse risorto con  la sua natura umana, a che cosa ci sarebbe giovata la sua risurrezione?
E invece, risorgendo come nuovo Adamo, in Lui per primo e come nel Capostipite si è realizzato quello che attende di essere realizzato in noi.

5. San Paolo su questo punto è molto chiaro e dice: “Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede” (1 Cor 15,14).
E poi va avanti dicendo:  “Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini” (1 Cor 15,15-19).

6. In conclusione non hai pensato bene.
E poiché sono certo che sei pronto a conformati subito al dogma cattolico, non sei da considerare eretico!!

Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo