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Quesito

Gentilissimo padre Angelo,
Le scrivo per dare la mia piccola, semplice testimonianza e per avere dei consigli.
Più volte le ho scritto per svariati motivi e probabilmente anche le sue preghiere e le sue messe hanno contribuito a migliorarmi spiritualmente, in maniera parsimoniosa.
Ho … anni e sono fidanzato da dodici anni con una ragazza di … anni. Per undici anni circa, abbiamo vissuto la nostra storia nell’impurità, via via sempre in crescere a causa della mia passione nel vedere pornografia! Inoltre ero schiavo del vizio della masturbazione sin dalla più tenera infanzia! Sono stato un tipo anche un po’ rissoso, dove a volte la violenza fisica sugli altri era un modo per punire le loro "mancanze" nei miei confronti. Ci tengo però a precisare che non sono stato un delinquente e sono sempre stato credente.
La mia conversione è iniziata da un po’ di tempo;  in rare occasioni, sentivo dentro di me il bisogno di confessarmi e di cambiare vita ma pur confessandomi e resistere per un po’ al peccato, la passione carnale mi avvolgeva di nuovo!
Ad oggi, posso dire che per grazia di Dio, col Santo aiuto di Maria Santissima, ne sono venuto fuori! Il Rosario quotidiano e la coroncina alla Divina Misericordia, associati alla frequenza dei Sacramenti hanno operato il miracolo in me! Probabilmente avrà influito un pellegrinaggio fatto a Medjugorie. Anche le esperienze mistiche dei Santi in merito al purgatorio e all’inferno hanno influito. Sono cambiato radicalmente, da svariati mesi  vivo in castità (a parte una caduta questa estate). Non ho più quel vizio che mi portavo dietro dall’infanzia! Non sto qui a raccontarle le enormi difficoltà e battaglie che ho dovuto inevitabilmente affrontare, specie all’inizio, con confessioni settimanali a causa di ricadute continue e tutta la tremenda azione ordinaria che il demònio continuamente esercita in me, con inpensabili tentazioni, ossessioni, scrupoli devastanti in confessione ecc. La cosa che più mi tormenta è la battaglia con la mia fidanzata poichè lei non è d’accordo sulla mia scelta di vivere cristianamente. Per non parlare di alcuni miei famigliari che sostengono che con me non si può più parlare. Ma io ho semplicemente quelle che sono le idee della chiesa. Lei era già depressa per problemi suoi, poi ha incominciato a vedere in me mille difetti (quando ancora vivevamo in una sorta di "routine peccaminosa") successivamente con la mia scelta non condivisa da lei, ha dei momenti forti di depressione dove mi "sputa" addosso di tutto: ..che lei ha bisogno di un uomo e in me non lo vede, che la sessualità repressa sta aggravando la sua situazione e sta male perchè non ne può parlare con nessuno, è costretta a masturbarsi per colpa mia e che non ne può più di sentir parlare sempre di chiesa da me, che lei ha la sua fede e che le mie idee per il futuro la spaventano (il fatto di non voler usare anticoncezionali illeciti in futuro). Addirittura dice che mi son permesso di rifiutarla in alcune occasioni, di spingerla proprio..e ci credo bene!! Non sto qui ora a raccontarle le varie situazioni poichè ritengo di dover esprimermi in sobrietà. Insomma caro padre Angelo, sto raccogliendo ciò che ho seminato negli anni! Io sto pregando molto e ogni tanto faccio qualche piccolo sacrificio per la mia fidanzata e in riparazione dei miei peccati. Vorrei sposarmi con lei convertita e formare una santa famiglia ma purtroppo non so cosa fare, non so se è volontà di Dio questa. Servono le basi e ad oggi non ci sono, non riesco a condividere minimamente la mia vita spirituale con lei, nemmeno la messa domenicale. A volte penso che forse il Signore mi chiama ed io ho molta paura ma il mio confessore, per quello che  ho capito, dice che mi è stata affidata una persona, da amare aiutare ecc. Ho capito che non siamo noi a convertire la gente per quante storie di santi possiamo mostrare e quante prediche fare..è il Signore che converte. E Maria è la dispensatrice di tutte le grazie! Tra l’altro mi trovo "tempestato", circondato da atei ma soprattutto da "cattolici fai da te", che sia questa la missione che il Signore vuole da me? Quanto sarebbe  più facile se anche la mia fidanzata remasse nella mia stessa direzione.
Che consigli sente di darmi? Sarebbe giusto continuare questa storia o sarebbe meglio per entrambi troncare? Lei è parte di me così come io per lei. Certo che se lei  è così, forse è colpa mia perchè prima ero molto diverso da ora! Adesso con tutto questo non voglio dire che io sono giusto e la mia fidanzata è quella sbagliata, il Signore solo conosce il cuore di ognuno di noi! Può darsi che con le stesse grazie che ho ricevuto io, qualcun altro sarebbe diventato già santo! Ho  timore di ritornare a peccare in purezza, ma non per debolezza, quella sarebbe più comprensibile, paura di ritornare a peccare con malizia!
Non so se a causa di alcune cose da me specificate, sia meglio non pubblicare la mail..
Grazie di cuore, preghi se può per noi!
Un abbraccio.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. ti ringrazio della testimonianza che mi hai inviato.
Oggi celebriamo la festa della conversione di san Paolo.
Domenica scorsa io ho detto alla gente di offrire tutta la settimana (preghiere, esatto compimento del nostro dovere, quello che ci capita di soffrire) perché il Signore conforti la Chiesa oggi col dono di nuove e strepitose conversioni, come lo è stata quella di san Paolo.
La conversione di San Paolo è stata preceduta dal sacrificio di Santo Stefano: "Quelli che lapidavano Stefano deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane chiamato Saulo" (At 7,58).
Le nuove e strepitose conversione obbediscono alla medesima logica evangelica, a quella del chicco di grano che, se non cade a terra e non muore, non può portare frutto.
MI dici che sei attaccato per questa tua conversione da vari fronti: famiglia e fidanzata.
Potrei dire che il Signore ti dà quotidianamente molte occasioni per poter fare qualcosa per la conversione della fidanzata.
Di fronte alle critiche, soprattutto quando sono palesemente ingiuste e contrarie allo spirito evangelico, dobbiamo reagire come Gesù, “agnello mansueto condotto al macello, muto di fronte ai suoi tosatori” (Is 53,7).

2. Le tue parole al momento non sono capite né in famiglie né dalla tua ragazza. E questo è motivo di ulteriori incomprensioni.
Che fare?
Ti raccomando di impugnare costantemente alcune armi, che santa Teresina definisce invincibili e che toccano i cuori ben più delle parole: “Ah, preghiera e sacrificio formano tutta la mia forza, sono le armi invincibili che Gesù mi ha date, toccano le anime ben più che i discorsi, ne ho fatto esperienza spesso” (Storia di un’anima 315).
Come puoi vedere, queste armi invincibili sono le medesime indicate dal Signore quando ha detto che “questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno” (Mt 17,21).
Pertanto vanno benissimo il Santo Rosario e la coroncina della divina Misericordia recitati quotidianamente.
Se puoi, vai anche a Messa nei giorni feriali e offri la Santa Comunione per la conversione della tua ragazza. San Tommaso (di cui martedì prossimo celebreremo la festa) ha osservato che il sacramento dell’Eucaristia è l’unico sacramento che non giova solo a chi lo riceve, ma anche ad altri. Gesù infatti ha detto: “Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv 6,51).
Dunque questo pane che il Signore ti dà non giova solo a te, ma anche per coloro per i quali lo ricevi: “per la vita del mondo”.

3. Adesso vedi quanto cammino ci sia da fare nella vita della tua ragazza, che in qualche modo è lo specchio di quello che eri tu prima della conversione.
È molto brutto sentirsi dire dalla persona che si ama: “sono costretta a masturbarmi per colpa tua”.
Già è brutta un’esperienza così degradante (la masturbazione). Adesso devi sentire anche che ti vien detto: “per colpa tua”.
Qui puoi toccare con mano a quale vuoto e a quale egoismo tu per tanti anni hai condotto la tua ragazza.
Padre Gasparino diceva che la masturbazione è “egoismo allo stato puro”.
È una forma di egoismo che fa diventare ancor più egoisti.
Buona parte in tutto questo nella vita della tua ragazza l’hai avuta anche tu.
Per questo condivido quanto ti dice il tuo padre spirituale: ti è stata affidata una persona, da amare, aiutare ecc. E io direi anche: da ricostruire.
In questo momento potrebbe essere addirittura una tentazione quella di dire: “il Signore mi chiama”.
Hai dei disastri da riparare, hai una persona da ricostruire e questo richiede pazienza, tempo, sacrifici e preghiera.

5. Solo quando avrai esaurito ogni tentativo e avrai capito che non ci può essere tra te e lei alcuna intesa, allora potrai pensare in maniera nuova al tuo futuro.
Intanto dopo 12 anni di esperienze che non sono state vissute secondo Dio ti trovi a riconoscere quanto avesse ragione il salmista nel dire: “Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori” (Sal 127,1).

6. Un’ultima cosa.
Il peccato è allontanamento da Dio.
Perseverando nel peccato ti sei allontanato sempre di più dal Signore.
L’opera di colui che san Paolo chiama “il mistero dell’iniquità” è incessante.
Il diavolo fa di tutto per allontanare sempre di più da Dio.
Ma in questo mondo opera anche colui che è chiamato “mistero di pietà”. E questi è Gesù benedetto, che ha patito al posto nostro, ha espiato al posto nostro ed è risorto. E proprio per questo è capace di rendersi presente a noi dappertutto a dispetto del diavolo, per quanto kilometriche possano essere le nostre lontananze e le nostre cattiverie.
Anche a proposito di questo è bello riferirsi al salmo 139: “Se salgo in cielo, là tu sei; se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra.
Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano e la luce intorno a me sia notte», nemmeno le tenebre per te sono tenebre e la notte è luminosa come il giorno; per te le tenebre sono come luce” (Sal 139,8-12).
Anche tu sei andato in qualche modo al di là del mare. Il diavolo pensava di averti allontanato definitivamente da Dio. Ma anche lì, nell’abisso e nella lontananza causata dal peccato, Gesù Cristo ti ha afferrato.
E quelle tenebre, che secondo il tuo avversario ti avrebbero impedito per sempre di trovare Dio, sono state squarciate dalla luce di Cristo che ti ha avvolto con la sua luminosità e con la sua grazia ti ha risanato.
Adesso eccoti, come un nuovo Agostino, ad anelare a Lui, ad aver fame e sete di Lui, a sentire che solo Lui con la sua grazia e la sua presenza sazia il tuo cuore.

Prego volentieri per voi due, per te e soprattutto per lei, e ambedue vi benedico.
Padre Angelo