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Quesito
Gentile Padre Angelo,
Le scrivo nuovamente perché, dopo essermi iscritto alla "Milizia Angelica" e alla "Confraternita del Santo Rosario" mi sono sorti degli interrogativi. In precedenza dedicavo le mie intenzioni di preghiera (in particolare ogni singola decina del Rosario) ai miei cari defunti e alle anime abbondonate del Purgatorio, ma ora non più, dedicando le prime 2 alla "Milizia Angelica" e le ultime 3 alla "Confraternita del Santo Rosario"; quando posso, recito il Rosario completo e, così, risolvo i problemi ma non sempre riesco e, allora, dedico ai morti le altre mie preghiere (in particolare la Coroncina alla Divina misericordia e le Orazioni di Santa Brigida) ma non so se faccio bene perché, forse, non sono "finalizzate" proprio a loro e poi dentro di me resta il fatto di non aver richiesto per loro l’intercessione di Maria; peraltro non so neppure se faccio bene a dedicare esclusivamente le preghiere ai cari defunti tralasciando del tutto i vivi e me stesso che, però, non saprei dove ricordare. E’ pur vero che la Madonna non baderà, pedissequamente, alle mie intenzioni ma volevo accertarmene.
In secondo luogo, ho fatto mio il consiglio di pregare il Rosario meditando attentamente sul Mistero, ringraziando e chiedendo l’intercessione ma, purtroppo, ho notato che ciò mi distoglie dal pregare la Madonna perché, mentre in precedenza mi "concentravo" esclusivamente sull’"Ave Maria", ora è come se avessi troppe cose su cui "concentrarmi", Maria, il Mistero, la mia intenzione.
In attesa che mi insegni come pregare, dal momento che spesso in Chiesa si tralascia (l’osservazione non vuole avere affatto una finalità polemica ma, anzi, costruttiva) La ringrazio. Colgo l’occasione per augurarLe un "Felice Natale del Signore"
Un cordiale saluto
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. mi compiaccio anzitutto per il duplice grande guadagno che hai fatto associando alla Milizia Angelica di San Tommaso e alla confraternita del SS. Rosario.
Con la Milizia Angelica ricevi l’aiuto di San Tommaso nel custodire la purezza dei tuoi affetti e con questa virtù ti apri a ricevere da Dio tutti i doni più belli perché “insieme ad essa mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile” (Sap 7,11).
Con la Confraternita del SS. Rosario diventi partecipe nella tue preghiere e nella tua vita dei meriti delle preghiere della grande famiglia di San Domenico, soprattutto di quella porzione meravigliosa che attualmente si trova in Cielo.
2. Per ricevere i benefici dell’appartenenza alle due associazioni sono richieste alcune pratiche.
Per la Milizia si deve portare il cingolo o la medaglia e recitare 15 Ave Maria al giorno, computabili anche tra quelle dette col Santo Rosario.
Per la Confraternita del SS. Rosario si richiede la recita di un Rosario intero (e cioè i 15 misteri o decine) nell’arco di una settimana.
Non si richiede che queste preghiere siano esclusive per quelle due intenzioni.
3. Nulla vieta che possano essere associate altre intenzioni.
Del resto, come il sacrificio di Cristo sulla croce è simultaneamente sacrificio perfetto di adorazione, di lode e di ringraziamento, di espiazione dei peccati e di implorazione di grazie, così tutte le nostre preghiere unite alla preghiera di Cristo da cui traggono efficacia come tralci dalla vite possono essere offerte simultaneamente per molte cause.
È sufficiente che tu, arrivando a determinati misteri, abbia una menzione per quelle specifiche intenzioni.
Le intenzioni puoi ravvivarle anche in un battibaleno mentre prendi in mano la corona del Rosario e inizi a pregare.
In quel momento e anche durante la recita puoi aggiungervi tutte le intenzioni che vuoi.
Ci conforta il pensiero che “Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa” (1 Gv 3,20).
4. Per la recita del Rosario sono contento che hai appreso il metodo per recitarlo bene:
ricostruzione del mistero,
ringraziare per l’evento compiuto da Gesù,
domandare grazie in virtù dei meriti che Gesù ci ha procurato con quell’evento.
5. Mi dici però che così non hai più tempo per pensare alla Madonna.
Ti suggerisco di fare in questo modo, che è il più giusto: ricostruisci l’evento menzionato dal mistero facendotelo raccontare dalla Madonna.
In quel momento puoi dialogare con Lei e chiederle come l’ha appreso, che cosa ha provato nel suo cuore, come lo ha vissuto. È un’esperienza meravigliosa.
Vedrai: ti sentirai subito trasportare in alto.
Talvolta capita di recitare il Rosario per strada o guidando la macchina. Le distrazioni sono abbondanti: meglio così che niente. Ma in queste circostanze è difficile elevarsi.
Tuttavia quando si recita il Rosario tranquillamente è facile compiere quest’operazione e chiedere alla Madonna di raccontarci la dinamica dell’evento.
6. Ugualmente ringrazia con il cuore di Maria e domanda grazie in virtù dei meriti di Gesù con i sentimenti di Maria.
In questa maniera – senza che tu te ne accorga – almeno nella tua preghiera comincia a trionfare il Cuore Immacolato di Maria.
Anche per questi motivi il Rosario diventerà la tua preghiera preferita, come lo è stato per San Giovanni Paolo II.
Ti ringrazio di avermi fatto attirare l’attenzione su questi due punti.
Molti visitatori ti ringrazieranno per il quesito.
Auguro anche a te un nuovo Anno ricco di grazia e di consolazioni da parte di Dio.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo