Questo articolo è disponibile anche in: Italiano Inglese
Quesito
mi chiamo F. e ho 16 anni. Dopo essermi allontanato un pò dal Signore, ho ripreso il cammino di fede con una mentalità diversa. Ho rinunciato a molti peccati ma la masturbazione mi tormenta, sto vivendo un periodo molto triste perché vorrei liberarmene ma non ci riesco.
Dopo aver commesso peccato sento l’estremo bisogno di confessarmi e riconciliarmi con Dio ma dopo un pò di giorni che mi astengo cedo sempre alla tentazione.
Sto provando ad allontanarmi dai social, di pregare di più, di occupare le giornate… Ma niente.
È straziante confessare sempre lo stesso peccato, e sto iniziando a pensare che non possa più uscirne.
Arrivando al nocciolo della questione: come posso definitivamente liberarmi di questo peso? La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato e che Dio la benedica.
Risposta del sacerdote
Carissimo F.,
1. si può e si deve uscire dall’autoerotismo.
Diversamente questo fenomeno diventa una piaga che accompagna una persona per tanto tempo.
A volte addirittura per tutta la vita.
2. Se ci fossero altri a risponderti al mio posto forse ti direbbero che alla tua età questo non è un peccato.
Ma tu lo senti come tale e dopo aver ceduto alla tentazione senti l’estremo bisogno di confessarti. Sono le parole che hai usato.
Tanti tuoi coetanei ti direbbero: è vero.
3. Che cosa dovrei dirti? Che ti sbagli?
Penso invece che sia giusto quanto ha detto il Signore e cioè che “ognuno parla dall’abbondanza del proprio cuore” (Mt 12,34).
Chi ti direbbe di non badarci, purtroppo parla dall’abbondanza del proprio cuore.
Inconsapevolmente svela agli altri quello che fa, la propria vita.
7. Fidati invece del Maestro, di Gesù, che proprio nella liturgia di ieri (seconda domenica di quaresima) abbiamo contemplato trasfigurato.
San Tommaso commentando questo evento dice: “Perché uno possa continuare diritto per la sua strada è necessario che in qualche modo ne conosca il fine in anticipo: sull’esempio dell’arciere il quale non può lanciar bene la freccia se non guarda prima l’oggetto da colpire.
Di qui le parole dell’apostolo Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai, e come possiamo sapere la via?".
Ciò è particolarmente necessario quando la via è difficile e ardua, il cammino faticoso, il fine invece attraente.
Ora, Cristo, per mezzo della sua passione, arrivò alla gloria non solo dell’anima, che già possedeva fin dal principio del suo concepimento, ma anche del corpo, secondo l’affermazione dell’Evangelista: "Era necessario che il Cristo patisse tutto questo, e così entrasse nella sua gloria" (Lc 24,26).
A questa gloria egli conduce anche coloro che seguono le orme della sua passione, come si esprimono gli Atti degli Apostoli: "Attraverso molte tribolazioni ci è necessario entrare nel regno dei cieli" (At 14,21).
Era quindi opportuno che mostrasse ai suoi discepoli la gloria del suo splendore mediante la trasfigurazione, alla quale configurerà i suoi, secondo le parole di San Paolo: "Trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso" (Fil 3,21).
Ecco perché San Beda afferma: "Cristo ha pietosamente provveduto a che i discepoli, dopo aver gustato per breve tempo la contemplazione della gioia eterna, fossero più forti nel sopportare le avversità" (Commento a Mc 8,39)” (Somma teologica, III, 45, 1).
8. Sono contento di aver ricordato l’obiettivo della nostra vita che si attinge conformandosi sempre più a Cristo, trasfigurando la nostra vita attraverso un processo di purificazione e rinnovamento interiore.
Perché se non si tiene presente l’obiettivo, non ha neanche senso parlare di bene o di male. Proprio come ha detto san Tommaso quando ha richiamato l’esempio dell’arciere, il quale non può lanciar bene la freccia se non guarda prima l’oggetto da colpire.
Se non ha l’obiettivo da centrare, può farla volare dove vuole purché non vada a danneggiare gli altri.
9. Detto questo, rispondo alla tua domanda dicendo che è possibile uscire dalla masturbazione solo se lo vuoi e con gli aiuti che ti vengono da Gesù Cristo.
Di questo ho parlato molte volte. Basta che tu clicchi sul motore di ricerca del nostro sito e troverai molte indicazioni.
10. Adesso invece desidero riportare una bellissima pagina di padre Andrea Gasparino, che ha portato tantissimi giovani a Cristo.
È frutto della sua esperienza spirituale e della sua carità pastorale.
Vi trovi la forza delle sue parole, la purezza della sua anima, il suo grande amore per Cristo e per le anime dei giovani.
Sapeva bene a quali altezze di vita era chiamato a portarli.
Ecco che cosa insegnava per diventare puri di cuore.
11. “Chi non è educato al pulito, non comprende la sessualità.
Occorrono: linguaggio pulito, occhi puliti, pensieri puliti, azioni pulite.
Vediamo insieme.
Linguaggio pulito. Ragazzo, devi imparare ad aver orrore del discorso impuro, e a guardarti dalle bocche sporche. Ti lasciano sempre qualcosa dentro che ti insudicia. Se frequenti con tanta libertà gente pidocchiosa, si capisce che presto o tardi prendi i pidocchi anche tu.
Oggi il turpiloquio è salito di grado: vedi gente che sembra educata e colta, e quando apre bocca è una cloaca di parolacce.
Chi è facile al discorso sporco, alla barzelletta lurida, stai certo che è impigliato in disordini sessuali preoccupanti.
Non è capace di pensieri grandi chi è sempre impantanato in discorsi depravati.
Occhi puliti. Se agli occhi concedi tutto ciò che chiedono, tu non arrivi alla vera, profonda educazione sessuale.
Oggi la battaglia è spietata. Non c’è più misura nella pornografia. La pubblicità commerciale è spesso un apparato pornografico. Se hanno da spiattellarti un cartoccio di patatine, c’è bisogno di una figura pornografica se no le patatine non arrivano a destinazione.
Come difenderci dalla pornografia? Non ho mai saputo rispondere. La cosa più semplice è rifiutare con radicalità gli spettacoli di cinema e tv che guazzano nel porno.
Si può, e come!
Quando invece comandi ai tuoi occhi, l’educazione sessuale prende consistenza, perché facilmente arrivi a essere padrone anche dei tuoi pensieri.
Pensieri puliti. Il mondo dei pensieri sembra impossibile da controllare. È come imprigionare il vento.
Eppure devi avere il coraggio di ammettere a te stesso che tu diventi quello che pensi.
Se non comandi ai tuoi pensieri, tu non comandi a nulla dentro di te.
I pensieri preparano i desideri, i desideri maturano le azioni, e tu diventi quello che pensi.
Se pensi sensuale diventi un sensuale.
Se diventi un sensuale, il tuo cuore si inquina e prepara le debolezze.
I pensieri sono il tuo respiro: se respiri aria malsana, certo i tuoi polmoni si riempiono di microbi micidiali.
Azioni pulite. Qui siamo approdati a un campo delicato. Parliamo un poco della masturbazione.
È egoismo che ripiega e chiude su se stessi.
È la piaga tremenda di tanti adolescenti, e anche di tanti adulti.
È una catena pesante che certi giovani non riescono più a spezzare. E si scoraggiano.
La masturbazione è una droga.
Ricordati di una cosa: non puoi andare al matrimonio con questo vizio addosso, anzi, non puoi fidanzarti con questa schiavitù: condizionerebbe dal primo momento il tuo rapporto.
Chi ha il vizio della masturbazione ha dentro di sé una carica pesante di debolezza, che spezza ogni ideale.
Chi ha questo vizio non è capace di grandi ideali.
Ma da questo vizio si può uscire, se si lotta.
Dalla masturbazione si esce con la forza di Cristo, e con una lotta disciplinata.
Bisogna affrettarsi subito a precisare che il vizio della masturbazione si ferma e si sradica quando tu lo vuoi.
Se hai il vizio di fumare dicono che sia tremendo smettere; del vizio della masturbazione è più facile venirne a capo.
Cristo te lo comanda: vuole che tu bandisca ogni disordine: «Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo! Se la tua mano ti è causa di peccato, tagliala!».
Questo linguaggio drastico di Cristo devi applicarlo a ogni disordine sessuale.
Cristo ti chiama a una vita armoniosa.
Dunque, se tu lotti e Cristo è con te, è impossibile che non vinca tu.
Che cosa fare? Eccoti una buona ricetta, ben provata da una lunga esperienza.
• Schiettezza sanguinante: occorre schiettezza assoluta con se stessi, e con un sacerdote. Scegli un sacerdote con cui aprirti, stendi un rapporto scritto (cioè: reale; non intendeva certo dire di scriverlo su carta, n.d.r.) sulla gravità del tuo vizio, poi và da lui con regolarità.
La tua schiettezza e la forza del sacramento del perdono faranno miracoli.
• Sii onesto a non alimentare in te il fuoco della sensualità: proteggiti da spettacoli, pensieri, fantasie, discorsi, letture sensuali.
Se concedi ai tuoi occhi tutto ciò che essi chiedono, se indugi sulle fantasie impure, si capisce che poi sei debole, che la volontà è sempre più fragile. Se un malato si espone alle correnti d’aria, si capisce che si prende i malanni.
• Non perdere tempo a piagnucolare, ripara, fallo subito. A ogni festa di Maria SS.ma chiedi il miracolo della guarigione.
L’intercessione di Maria, e la tua voglia di lottare, presto o tardi faranno il miracolo.
• Ripara con prontezza ogni caduta, buttandoti in qualche atto generoso di carità.
La masturbazione è egoismo allo stato puro, la medicina infallibile è la carità.
Si vince con la carità.
Ricorda: Dio ci vuole liberi e maturi, la masturbazione rende schiavi e infantili”.
12. Penso che al termine di questa lunga mail ti sentirai rinfrancato, con lo sguardo fisso sull’obiettivo, con nostro Signore davanti che ti incoraggia e ti sorride, con la presenza e con il soccorso di Maria che ti riempie di fiducia.
Ti auguro un felice cammino di trasfigurazione, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo