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Quesito
io la ringrazio per l’aiuto che mi da… capisco che può essere spiacevole trovarsi molte mail e capisco l’impegno che ci mette e la pazienza che deve avere per non tralasciare nessuno… è un impegno che richiede davvero dedizione…
Oggi ho riletto diverse domande dal sito giusto per avere una panoramica sempre aggiornata e mi è venuta un altra domanda… spero non le scocci…
Un mio amico (sposato da circa 4 anni) mi ha raccontato quello che fa prima di fare l’amore…
Lui mi ha chiesto un parere sulla cosa e gli ho risposto che visto che dal momento che sono sposati non penso che determinati giochi tra innamorati possano creare problemi se si ha come obiettivo quello comunque di donarsi pienamente al partner e quindi senza escludere la possibilità di procreare…
Personalmente non vedo nulla di male se una persona sposata fa “sesso orale” in un contesto di riproduzione.
Ho conosciuto varie persone che in questo campo hanno sbagliato in vari modi.
Tutti possono commettere degli errori o dei peccati, altrimenti saremmo tutti santi… La portata dell’errore è quello che fa la differenza.. Secondo me se infrangi uno dei dieci comandamenti non vivi più la vita in modo sereno perché magari involontariamente ti comporti in un modo che provoca delle conseguenze che inevitabilmente ti pregiudicano la vita e la serenità.
Grazie per la sua gentilezza prometto che mi limiterò nel numero di mail da mandarle… però è davvero difficile trovare un prete cosi aperto e chiaro nelle risposte…
Grazie
Risposta del sacerdote
Carissimo.
1. non è solo la portata dell’errore che fa la differenza tra i casi, ma anche il grado di pentimento.
La Maddalena era “la peccatrice della città”. Ne ha fatte dunque tante. Ma dopo aver conosciuto Gesù, si è pentita a tal punto dei suoi peccati e ne ha fatto penitenza, che, al dire di Sant’Agostino, per purezza è seconda solo alla Madonna.
2. Mi parli di quello che fa l’amico prima dei rapporti coniugali.
Per evitare equivoci, io non parlerei di sesso orale.
Quando si parla di sesso orale s’intende in genere la consumazione dell’atto in maniera del tutto pervertita.
I preliminari, proprio perché preliminari, rimandano all’atto vero e proprio che dovrebbe essere compiuto secondo il progetto di Dio.
3. Credo poi che gli atti coniugali debbano rimanere in un clima di tale riservatezza che, anche solo raccontare quello che si fa col proprio coniuge come preliminare o altro, sia già una certa profanazione di un atto così alto e pieno d’amore.
Alle orecchie altrui si percepisce solo l’aspetto ludico, ma non si partecipa la donazione, il di più che dovrebbero avere.
Credo che tu non avrai mai sentito i tuoi genitori raccontare certe cose. Il tuo amico l’ha fatto, sebbene per chiedertene un parere.
C’è il rischio che lui stesso, anche se compie poi formalmente gli atti secondo natura, nel suo interno abbia causato un disordine.
4. Giovanni Paolo II, commentando il versetto di Mt 5,28 “Chi guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”, ha detto:
“L’adulterio nel cuore viene commesso non soltanto perché l’uomo guarda in tal modo la donna che non è sua moglie, ma appunto perché guarda così una donna. Anche se guardasse in questo modo la donna che è sua moglie, commetterebbe lo stesso adulterio con lei nel cuore. Della severità e forza della proibizione testimoniano indirettamente le necessarie parole del discorso della montagna, in cui Cristo parla figuratamente dei ‘‘cavare l’occhio’ e del ‘‘tagliare la mano’, allorché queste membra fossero causa di peccato (Mt 5,59-30)” (8.10.1980).
Per carità, non voglio dire che il tuo amico si trovi in questa situazione, ma è sempre necessario tenere puro il nostro modo di amare, perché è continuamente soggetto a tentazioni egoistiche.
Ti ringrazio per la fiducia.
Ti posso dire che non scocci. Al massimo, se non posso risponderti subito, ti rispondo tra un mese o due come qualche volta è successo.
Ti ricordo al Signore e ti benedico ancora.
Padre Angelo