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Quesito
Caro Padre Angelo,
le spedisco un altro quesito…
Riguarda la Confessione. Io, di solito, preferisco come lei farla settimanalmente. Anche se ho solo peccati veniali: questo perché do molta importanza al Sacramento.
Ieri però è andata in un altro modo: siccome la confessione precedente alla mia stava durando un’eternità e non volevo perdermi una parte di Messa, non l’ho fatta, avendo la certezza di aver commesso solo peccati veniali. E appunto volevo chiedere: ma se uno si perde gran parte della Messa a confessarsi e poi fa la comunione, soddisfa il precetto della Messa domenicale? Se analogamente succede di arrivare in ritardo a Messa, quale è il limite per cui la partecipazione sia ancora valida? Io sapevo al massimo assistere alla consacrazione delle Specie, ma vorrei una sua conferma (che implicherebbe, quindi, che chi si confessa durante la consacrazione dovrebbe prendere nuovamente la Messa). Inoltre secondo lei è meglio dar la precedenza alla Confessione, o alla Messa come ho fatto ieri?
Infine, io sono stato sempre scrupoloso verso la Comunione. Era da una settimana che non mi confessavo e, dopo un minuzioso esame di coscienza, ero sicuro di aver fatto solo peccati veniali. Ma purtroppo, dopo la Comunione sono assillato dal pensiero di averla fatta indegnamente… non ho provato la gioia che provo di solito dalla Comunione dopo la Confessione, ma non so se è per via degli scrupoli che mi sono venuti dopo… ho anche pregato il Signore di darmi la certezza di quello che ho fatto, ma sono ancora incerto…
Questi sono i peccati che ho commesso:
-A volte sono stato un pò pigro nei miei doveri.
-Altre mi sono lasciato andare all’abbattimento (seppure passeggero) senza confidare subito nel Signore, che poi comunque mi ha risollevato nella preghiera.
-Mi sono lamentato della sofferenza in alcuni casi senza accettarla con pazienza.
-A volte mi sono montato momentaneamente la testa per le mie capacità, senza renderne grazie a Dio
-Mi è capitato di giudicare a volte, purtroppo un atteggiamento che ho ereditato dall’"uomo vecchio" e che a volte mi riesce trattenere e altre no…
-Ho avuto delle piccole distrazioni durante la preghiera e le altre attività, che comunque ho rimediato subito, riconcentrandomi immediatamente.
Ecco, secondo lei qua c’è qualcosa che mi potrebbe aver reso indegno di partecipare al Sacramento? A me pare proprio di no, ma non è la prima volta che mi succede di prendere la Comunione senza Confessione e poi pentirmene perché mi sento indegno, e rifarla il giorno dopo: vorrei davvero accertare se si tratta solo di scrupoli perché questo mi toglie la pace interiore; inoltre ho passato un periodo in cui preferivo saltare la Comunione se non potevo confessarmi prima, ma anche questo mi dispiace molto perché ho bisogno di questo nutrimento per rimanere veramente con Dio durante l’arco della settimana…
Grazie per l’attenzione e buona serata, che Dio la accompagni sempre
Lorenzo
Risposta del sacerdote
Caro Lorenzo,
1. la tua prassi della confessione settimanale è lodevole.
Tuttavia, proprio perché ti confessi spesso, ti direi di non confessarti durante la Messa. Questo lasciamolo fare a quelli che sono così fragili e lontani che, se perdono quell’occasione, non si confesserebbero mai.
Il tempo della Messa deve essere totalmente dedicato alla celebrazione dell’Eucaristia.
Per ogni sacramento va riservato il suo tempo.
2. Mi chiedi anche: se uno perde gran parte della Messa a confessarsi e poi fa la comunione, soddisfa il precetto della Messa domenicale?
Secondo me no. Potrà dire: sono stato in Chiesa, ma non può dire: ho partecipato alla Messa.
3. Chiedi anche da quale punto in poi, se uno arriva in ritardo, non osserva il precetto di partecipare alla Messa.
Il Concilio Vaticano II ha ricordato giustamente che la Messa consta di due mense: la mensa della parola e la mensa del sacrificio.
Allora se uno non partecipa alla liturgia della Parola, non si è nutrito, non ha ascoltato quello che il Signore voleva dirgli. E ti pare poco?
Può capitare che per un inconveniente uno possa arrivare il ritardo. Allora per una volta gli direi: si prenda il foglietto dove ci sono le letture, se le legga, vi faccia la meditazione e si nutra della Parola di Dio. Oppure se subito dopo c’è l’opportunità di un’altra Messa, può rimediare, se non ha tempo di partecipare all’intera celebrazione, partecipando alla liturgia della Parola.
4. Prima del Concilio si diceva che non si partecipava validamente alla Messa se uno arrivava più in là dell’offertorio. Con questo si voleva sottolineare che la Messa è essenzialmente la perpetuazione del sacrificio di Cristo sui nostri altari.
Ma adesso, soprattutto dal momento che la liturgia della parola viene fatta in italiano, non ha più senso porsi questa domanda. È la realtà delle cose che porta a dire questo.
5. Mi dici che hai fatto un minuzioso esame di coscienza.
Caro Lorenzo, per la confessione settimanale, soprattutto di peccati veniali, non è necessario un minuzioso esame. È sufficiente far memoria di ciò che si vuole sottoporre alla misericordia del Signore e della Chiesa.
Come sai, i peccati veniali non sono materia necessaria per la confessione, perché non privano della grazia di Dio.
Se poi uno vorrebbe enumerarli tutti, non finirebbe mai.
È sufficiente che se ne dica qualcuno, soprattutto quelli sui quali verte il proposito di emendarsi.
6. Mi dici che dopo la Comunione non hai provato la gioia che provi sempre.
Questo può essere dipeso dall’agitazione che ti ha procurato la lunghissima confessione di colui che ti precedeva.
Oppure dal fatto che non hai assaporato la Parola di Dio. Il momento della Comunione è un momento privilegiato per far memoria di quello che ci ha detto il Signore e continuare il dialogo con lui.
Oppure può essere dipeso da una certa inclinazione allo scrupolo, per cui se non fai prima la confessione, ti pare che la Santa Comunione non sia ben fatta.
Oppure da tutte e tre questi motivi insieme.
7. Caro Lorenzo, se hai solo peccati veniali e non è stato possibile fare la lodevole confessione settimanale, procura di vivere bene l’atto penitenziale all’inizio della Messa e di recitare con devozione le parole che la Chiesa fa proferire proprio prima della Comunione: “Signore non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma dì soltanto una parola e io sarò salvato”. E poi farai la tua Santa Comunione.
Secondo me non è bene astenersi dalla Comunione solo se si hanno dei peccati veniali, a meno che ad esempio uno poco prima di entrare in Chiesa abbia subito una solenne arrabbiatura e si trovi ancora frastornato. È troppo preziosa la grazia che il Signore ci vuole donare in quel momento e, come tu stesso avverti, è troppo necessaria per sostenere nell’arco della settimana.
8. Mi hai elencato i peccati che hai accusato.
Mi pare che l’accusa sia ben fatta e manifesti una certa delicatezza di coscienza. Continua così, va bene.
Ti ringrazio per la fiducia che hai riposto in me, aprendo la tua anima come se la aprissi al tuo confessore.
Ti chiederei di ricordarmi al Signore nella tua prossima Comunione.
Io prometto di farlo stasera, nella celebrazione della Messa.
Intanto ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo