Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro Padre Angelo,
vorrei un aiuto per capire esattamente cosa s’intende per collaborazione diretta, indiretta, materiale, involontaria e sostentamento al male minore.
Forse su alcune ci sono già arrivato con la coscienza e il ragionamento, ma vorrei andare sul sicuro.
Grazie.
Francesco


Risposta del sacerdote

Caro Francesco,
1. per cooperazione al male s’intende il concorso prestato all’azione cattiva commessa da un altro.
Per ora il discorso sul sostegno al male minore non c’entra.
Pertanto parliamo solo di cooperazione al male.

2. In ragione di chi compie l’azione la cooperazione può essere diretta o indiretta.
È diretta, ad esempio, quella dell’infermiere che presta al medico gli strumenti per compiere un aborto.
È indiretta quella di un infermiere che passa a portare il cibo a tutti i ricoverati dell’ospedale.

3. In ragione della responsabilità o imputabilità alla cooperazione di un’azione cattiva la cooperazione al male può essere formale o materiale.
È formale quando l’azione è cattiva in se stessa e si acconsente al male.
È materiale quando si ripudia il male in sé e si compie un’azione accidentale che è in rapporto più o meno prossimo col peccato altrui. Si potrebbe dire che è una cooperazione al male solo involontaria perché la somministrazione del cibo è di per sé un’azione buona e lo si somministra indipendentemente dal fatto che uno abbia intenzione di abortire.

4. La cooperazione formale può essere: esplicita, se si ha intenzione precisa di cooperare; oppure implicita, se si compie un’azione che di sua natura è ordinata a servire i peccati di altri.
Quando la cooperazione materiale ha con l’atto peccaminoso una relazione così stretta che solo con essa l’azione diviene possibile, è da equipararsi alla cooperazione formale implicita.
La cooperazione formale al peccato altrui non è mai lecita, quella materiale a volte può essere lecita.

5. La cooperazione al male può essere positiva (peccato di commissione) o negativa (peccato di omissione).
Coopera positivamente il mandante, il consigliere, il consenziente, l’adulatore, il ricettatore e il partecipante.
Coopera negativamente chi tace, chi non impedisce, chi non denuncia.

Ti ringrazio del quesito, ti assicuro una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo