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Quesito

Caro Padre Angelo,
ho conosciuto la sua pagina solo recentemente e devo dire che mi ha chiarito molte cose. Vorrei esporre alcuni dubbi che mi passano per la testa da anni. So che sono domande in ordine sparso, non su un singolo argomento.
1) San Alfonso dei Liguori, dottore della Chiesa dava due consigli per andare in Paradiso. il primo è chiaro: "Chi prega certamente si salva, chi non prega certamente si danna". Il secondo è un pò complesso ma lo riassumerei così: "I dannati, chi più, chi meno, chi in un verso chi nell’altro hanno tutti colpe sessuali. Chi invece è perfetto riguardo alle colpe sessuali all’inferno non ci va".
Non sarà troppo ottimista?
2) Il nuovo catechismo dice che il piacere è un dono e che i coniugi fanno bene a provarlo e a cercarlo, ma il tutto in una giusta moderazione. Ma cosa significa giusta moderazione? Che ci sono frequenze sessuali eccessive? Che è vietato durante le mestruazioni, in gravidanza o menopausa???
3) una frase che ho letto su una rivista anni fa, attribuita a Giovanni Paolo II diceva "I coniugi sterili devono, durante il rapporto, pensare intensamente io posso diventare padre- madre" Altrimenti il loro rapporto non avrebbe giustificazione alcuna……
4) Una credente sposata solo civilmente e con due figli divorzia. Può sposarsi in chiesa con un altro uomo?
5) Può esserci l’amore sincero e profondo tra due gay? Non sono Gay, ma mentre soffrivo per la perdita di un importante congiunto ho trovato conforto nelle poesie di "In memoriam". In esse il poeta Alfred Lord Tenyson, notoriamente gay, esprimeva il suo lutto, durato dieci anni, per la perdita del suo amico…
Grazie
Alessandro


Risposta del sacerdote

Caro Alessandro,
rispondo nei vari punti alle tue domande.
1. La prima affermazione attribuita a Sant’Alfonso è vera. È proprio sua. L’ha si può leggere infinite volte nel suo bel libretto sul Gran mezzo della preghiera.
Così è anche vera la prima parte della seconda affermazione. Sant’Alfonso dice che molti vanno all’inferno a motivo di peccati carnali e quelli che ci vanno per altri motivi alla fine vi aggiungono pure questi.
Tuttavia quest’affermazione non va presa come un dogma di fede. Penso che voglia dire che quasi sempre o molto spesso si accompagnano anche questi peccati.
L’ultima parte della seconda affermazione invece è da te riassunta.
Che dire?
Certamente molti Santi hanno attributo alla purezza la venuta di molti altri beni, secondo l’affermazione della Sacra Scrittura: “Insieme ad essa mi sono venuti parimenti tutti gli altri beni” (Sap 7,11).
Ma un conto è avere la purezza e un altro conto non avere colpe sessuali.
Talvolta uno potrebbe non avere colpe sessuali per motivi indipendenti dalla virtù.
Allora non è l’assenza di colpe sessuali che fa andare in Paradiso, ma la grazia di Dio che opera attraverso le virtù, e in primis attraverso la carità.

2. Sulla seconda domanda va detto che il termine moderare usato dal Catechismo non va inteso nel senso che noi diamo a questa parola.
Della temperanza il Catechismo dice che “è la virtù morale che modera l’attrattiva dei piaceri e rende capaci di equilibrio nell’uso dei beni creati. Essa assicura il dominio della volontà sugli istinti e mantiene i desideri entro i limiti dell’onestà” (CCC 1809).
Ma il verbo moderare (che c’è nel testo latino) significa principalmente guidare, regolare e non calmare, come viene inteso comunemente nel mostro linguaggio.
Per questo il CCC prosegue così: “La persona umana temperante orienta al bene i propri appetiti sensibili, conserva una sana discrezione, e non segue il proprio “istinto” e la propria “forza assecondando i desideri” del proprio “cuore” (Sir 5,2).
Allora tutto diventa chiaro sicché talvolta il piacere va stimolato per orientare a vivere meglio determinati momenti (si pensi ad esempio ad un momento di festa) e qualche altra volta va calmato o anche respinto.

3. Sul terzo punto è necessario riportare le parole del Papa. Ora qui citi a senso da una rivista che probabilmente a sua volta avrà scritto a senso.
Certo, Giovanni Paolo II diceva che nell’uso del matrimonio nei tempi infertili si accetta la potenzialità di quegli atti a far diventare padri e madri. Mentre la contraccezione la rifiuta. Ed è questo che da un punto di vista etico fa differire i due atti.
Nel primo caso ci si conforma al disegno di Dio. Nel secondo lo si rifiuta.

4. Nella quarta domanda chiedi se una credente, e cioè battezzata, sposata solo civilmente e con due figli, possa sposarsi con un altro uomo dopo aver ottenuto il divorzio.
In teoria sì, perché il matrimonio contratto solo sotto forma civile tra due battezzati è nullo.
Tuttavia la Chiesa nella sua pratica pastorale va cauta anche su questo perché vi possono essere problemi di giustizia da risolvere nei confronti del “coniuge” (anche se propriamente parlando non è tale) e anche perché non si prenda il matrimonio alla leggera così che se ne faccia uno “in prova” (in forma civile) e poi, nel caso che andasse male, se ne faccia un altro “in forma canonica”.

5. Infine mi chiedi se vi possa essere amore sincero e profondo tra due persone omosessuali.
Potrei girare la domanda così: se vi possa essere amicizia sincera e profonda tra due persone omosessuali.
Certo, sì.
Ma questo di per sé non a ancora niente a che vedere con i rapporti sessuali che per loro natura (e cioè quando sono compiuti secondo il disegno del Creatore) hanno autentico significato solo tra persone di sesso diverso e solo all’interno del matrimonio.

Ti ringrazio per i quesiti, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo