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Quesito
Caro Padre Angelo,
Ho letto l’apologia di San Giustino Martire.
Nel capitolo in cui racconta dell’Eucarestia ho notato che non fa cenno al Gloria e al Credo e che l’Eucarestia veniva amministrata (se ho capito bene) con pani azzimi e calici più grandi di quelli usati attualmente.
Vorrei chiedere a quando risale l’inizio dell’uso delle ostie come le conosciamo oggi?
Quando e perché si è deciso di introdurre il Gloria e il Credo?
A quando risale l’inizio del Messale Romano come lo conosciamo oggi e prima cosa si usava?
Vorrei sapere se un cattolico può partecipare ad una Messa secondo il rito Ortodosso o Copto.
Grazie
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. Nei primi secoli la forma e la grandezza delle ostie non erano prescritte, ma venivano lasciate alla discrezione del clero o del popolo che le offriva.
Nel sec. XI le ostie erano ancora di dimensioni abbastanza grandi da poterle dividere per la Comunione dei fedeli.
In seguito le ostie sono diventate sottili, piccole e distinte per ogni comunicante.
2. Il Gloria è un inno sacro, di origine greca, di cui si trovano tracce fin dal II secolo.
Per lungo tempo non fu permesso di cantare il Gloria in excelsis che al papa nella messa di mezzanotte a Natale.
Papa Simmaco, verso il 500, estese ai vescovi, ma ad essi soli, questo privilegio per le domeniche e per le feste dei martiri.
I sacerdoti lo potevano recitare solo a Pasqua.
Solo verso l’anno 1084 la facoltà fu concessa a tutti i sacerdoti.
3. Il Credo fu introdotto per la prima volta ad Antiochia dal vescovo Pietro Fullone nel 471.
La recita fu estesa a tutto l’Impero d’oriente con un decreto di Giustiniano nel 568.
Di qui l’uso passò in Spagna, successivamente con Carlo Magno in Francia.
Nella liturgia di Roma si introdusse a partire dal 1014.
4. Il Messale si è formato gradualmente al posto dei diversi libri antichi: il Sacramentario, il Lezionario, l’Antifonario o Graduale.
La storia del Messale comporta un periodo di formazione che va dal secolo VIII al secolo XII.
Ma fu san Pio V che nel 1570 fece rivedere il Messale Romano e lo rese obbligatorio per tutte le chiese che non avessero tradizioni diverse di almeno due secoli.
5. Sì, un cattolico può partecipare all’eucaristia nelle chiese ortodosse e copte se non ha la possibilità di partecipare all’eucaristia celebrata secondo il rito cattolico.
Ti saluto, ti prometto una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo