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Quesito
Caro Padre Angelo,
ho appena letto la Sua risposta a Teo circa il quesito “Quanto le legature e le fatture possano influire su di un’altra persona“. L’altra sera discutevo con amici di argomenti analoghi (soprattutto la possessione diabolica) ma loro non ne volevano sapere: mi dicevano che quasi 150 anni di studi scientifici (psicologici, medici, antropologici, storico-religiosi) hanno ormai dimostrato – per ogni epoca e ogni civiltà – che la magia e la possessione sono realtà unicamente culturali: esistono cioè solo come sistemi di credenze e convinzioni personali o collettive. Sembra incredibile, ma la pensavano proprio cosi’: del resto che farci? sono care persone, ma non hanno la Grazia, non possiedono Dio nel cuore (altrimenti crederebbero nel Diavolo, nelle fatture e nelle legature). Mi ha fatto piacere che Lei abbia citato Ernesto Balducci e Gabriele Amorth come espressione del “pensiero più sicuro in materia”: anch’io li ho citati come autorità, ma i miei amici mi hanno quasi riso in faccia dicendomi che i loro libri valgono al massimo come documento circa le attuali credenze in materia condivise (in parte) oggi dai cattolici, ma che per il resto sono solo infarciture di ingenuità e di ridicolaggini di ogni sorta: particolarmente esilarante hanno trovato l’episodio, riportato da Amorth in “Psichiatri e Esorcisti”, di un indemoniato attraverso cui il Diavolo promise di vomitare un apparecchio radio: “Certo” ho cercato di spiegare loro “la promessa non si è verificata, ma quando mai il Diavolo ha mantenuto le promesse?” Ma non c’è stato niente da fare: sono talmente dei senza dio da non riuscire neppure a riconoscere un dato di fatto cosi’ evidente come l’esistenza del Diavolo..
La saluto e la ringrazio.
Carlo
Risposta del sacerdote
Caro Carlo,
1. questi tuoi amici dicono che da 150 anni ormai queste cose sono state definite non esistenti e frutto solo di determinate culture.
2. Questo riferimento ai 150 anni è interessante e dice tutto.
Nel secolo XIX (150 anni fa circa) si affermava che è vero solo ciò che è verificabile coi sensi: solo ciò che si vede e si tocca.
In realtà si possono vedere e toccare solo le cose materiali. Tutto il mondo spirituale e soprannaturale viene tagliato fuori e viene considerato superstizione.
E. Renan, in forza di questo principio, aveva perso la fede. Aveva affermato categoricamente che il soprannaturale non esiste perché non si vede e non si tocca.
3. Nel frattempo però la filosofia è andata avanti. E ha cominciato a dire che vi sono delle realtà che non si possono toccare o vedere, ma esistono e si percepiscono. Mi riferisco in particolare alla filosofia dei valori.
Questa filosofia dei valori si aggancia in qualche modo a quanto aveva intuito Blaise Pascal il quale, come ricorderai, aveva affermato che accanto ad un esprit de géometrie esiste anche un esprit de finesse. Come a dire: certe cose non si possono dimostrare, ma si intuiscono, si percepiscono per vie diverse da quelle della ragione.
4. Questi tuoi amici sembrano essere totalmente vittime del loro nemico, il quale li ha accecati anche nella persuasione che lui non esiste, che non esiste l’inferno e conseguentemente che nessuna ci va. Così la strada della perdizione davanti a loro è del tutto spalancata. Pensano di vedere, mentre in realtà sono ciechi.
Con loro non valgono molto i ragionamenti. Servono di più le preghiere e le piccole penitenze fatte per la loro conversione.
Assicuro la mia preghiera per te e anche per loro.
Ti benedico e ti saluto.
Padre Angelo