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Quesito
Caro Padre Angelo,
la ringrazio del servizio che offre a tutte le anime attraverso questo strumento così spesso tanto mal utilizzato qual è internet. Sono un cattolico praticante e con la mia fidanzata abbiamo intrapreso un percorso di santità di coppia molto serrato ma non per questo meno appagante e bello. Anzi, più ci addentriamo in esso più sentiamo il nostro amore assumere toni così alti e puri da sentire che esso realmente proviene da Dio e dalla sua precisa volontà per entrambi, l’uno per l’altra. Per questo motivo sentiamo la necessità spirituale di suggellare questo amore davanti a tutta la Chiesa nel sacramento del matrimonio. Questo mi apre nella preghiera e nella meditazione al desiderio di ben comprendere su come santificare la mia futura sposa anche nella nostra unione fisica. Io sono un ragazzo convertito di 24 anni e nella mia vita passata ho toccato il fondo sotto vari punti di vista della vita morale retta e confesso di avere non poche perplessità e ansie circa l’affrontare un simile momento sacro come quello del diventare una sola carne e un solo corpo. Le sue risposte a tanti interrogativi verso altri utenti hanno confermato tanti mie interiori intuizioni ma sono rimasto con un dubbio. Quando si parla di sesso orale si intende come atto portato fino al godimento pieno, ovvero l’orgasmo, oppure anche la semplice stimolazione che non porta a quest’ultimo? E, in base a questo, è lecito in un rapporto sessuale tra due coniugi eccitarsi in tal modo senza però portarlo ad una soddisfazione piena? Perché non riesco a capire se è peccato solo nella sua forma più embrionale oppure solo nella sua forma soddisfatta e quindi egoista. Diciamo che osservando e guardando la mia fidanzata e pensandola con tanto amore mia, anche nel corpo in futuro, la sua femminilità mi attrae in ogni sua parte, anche nella sua intimità e non sento un disgusto interiore pensando di procurarle piacere attraverso questa stimolazione. Infine, sempre riguardo a questa questione, mi chiedo: se la donna raggiunge l’orgasmo prima del rapporto completo in seguito alla suddetta stimolazione è un disordine all’interno del rapporto santo e gradito a Dio? Per l’uomo credo che lo sia visto che si snatura il rapporto e si disperde il seme, mezzo di fecondazione e quindi l’atto non è più propriamente aperto alla vita, ma per la donna? Non si disperde nulla e in più è in grado di avere più orgasmi successivi…Mi illumini lei padre….La ringrazio anticipatamente per il suo aiuto, sperando di essere stato sufficientemente chiaro ed esauriente. Le chiedo una preghiera e un ricordo nella Santa Messa per noi e per la nostra umile ma intensa intenzione di poterci unire al più presto in matrimonio e formare così una santa famiglia al servizio di Dio e della Chiesa tutta. Le faccio tanti sentiti auguri di sempre maggior santità e le assicuro una preghiera anche da parte nostra.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. anzitutto ti manifesto il mio vivo compiacimento per quello che il Signore ha fatto e sta facendo in te.
In poche parole: ti ha strappato dagli abissi e ti sta facendo intravedere vette meravigliose, quali quelle della santità e della santificazione del vostro amore, anche fisico.
Sono contento che tu abbia capito questo: la santità va cercata anche passando attraverso questa strada.
2. Vengo adesso alle tue numerose domande.
L’espressione sesso orale dà da intendere che si tratta di un atto sessuale consumato in luogo diverso da questo indicato dalla natura.
Si tratta palesemente di una perversione del disegno di Dio.
3. Altro discorso è quello dei preliminari, che possono iniziare anche altrove e che in alcuni casi possono essere utili per poter congiungersi come Dio vuole e per le finalità volute da Dio.
4. L’obiettivo degli atti coniugali non può ridursi a quello dell’eccitazione vicendevole.
L’eccitazione è un veicolo che aiuta i coniugi a portarsi altrove, vale a dire nella donazione totale di sé.
Se questo obiettivo non viene raggiunto, si usa del corpo dell’altro come di uno strumento di piacere personale. In pratica lo si degrada. Lo si usa come oggetto e non come soggetto al quale farsi dono.
5. Mi chiedi se sia lecito in un rapporto sessuale tra coniugi eccitarsi senza giungere alla soddisfazione piena.
In passato i moralisti chiamavano questa tecnica: copula riservata o dimidiata (dimezzata).
Alcuni sostenevano la sua liceità. Ma il Sant’Uffizio, in un documento del 10 giugno 1952 ha affermato: “La Santa Sede rileva con dolorosa inquietudine che in questi ultimi tempi numerosi scrittori trattando della vita coniugale, si lasciano andare, qua e là, apertamente e senza nessun pudore, a delle descrizioni minuziose di dettagli concernenti tale vita. Inoltre, un certo numero descrive, loda, e raccomanda ciò che si chiama l’amplesso riservato.
Per non venir meno al suo dovere in una materia che tocca così da vicino la santità del matrimonio e la salute delle anime, la Suprema Congregazione del Santo Uffizio, per mandato espresso di Sua Santità Pio XII, avverte gravemente gli scrittori suddetti di cessare questo loro modo di fare. Essa esorta inoltre insistentemente i pastori a vigilare con cura in questo campo e d’applicare i rimedi opportuni.
Quanto ai sacerdoti, che hanno cura d’anime o dirigono le coscienze, se interrogati o chiamati a parlare sopra l’argomento devono guardarsi bene dall’affermare che non vi è nulla da obiettare contro l’amplesso riservato da parte della legge cristiana”.
Dal tenore delle parole usate il sant’Uffizio non condanna apertamente tale pratica, ma ha delle riserve da fare.
Il motivo è evidente. Il pericolo di polluzione è prossimo e c’è anche il pericolo di deformare il senso della genitalità e del suo esercizio.
6. Scrivi ancora: “se la donna raggiunge l’orgasmo prima del rapporto completo in seguito alla suddetta stimolazione è un disordine all’interno del rapporto santo e gradito a Dio? Per l’uomo credo che lo sia visto che si snatura il rapporto e si disperde il seme, mezzo di fecondazione e quindi l’atto non è più propriamente aperto alla vita, ma per la donna? Non si disperde nulla e in più è in grado di avere più orgasmi successivi…Mi illumini lei padre….”
Il mio parere è il seguente: se la donna raggiunge inopinatamente l’orgasmo prima del rapporto coniugale si può dire che c’è un disordine, ma non un peccato.
Ma se si sa che questo certamente avverrà, anzi che questo modo di agire è diventato ormai la prassi, non credo che si possa dire di voler usare della genitalità secondo Dio e in ordine e a Dio.
7. Volentieri ti assicuro una preghiera e un ricordo nella Santa Messa perché possiate formare al più presto una famiglia santa, al servizio di Dio e della sua Chiesa.
Ricambio i graditissimi auguri di sempre maggior santità e ti ringrazio per il prezioso ricordo di me nelle vostre preghiere.
Benedico te e la tua fidanzata.
Padre Angelo