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Quesito
Caro Padre Angelo,
nella mia parrocchia, nei mesi estivi la messa pre-festiva si celebra alle 21.00. Lo scorso sabato ho finito di cenare un po’ in ritardo, il supplente del mio parroco ha fatto una omelia un po’ sbrigativa e quindi ho fatto la comunione che ancora non era passata un’ora. Le chiedo:
1)- ho commesso sacrilegio?
2)- il digiuno eucaristico di un’ora deve intendersi dall’inizio della messa o dal momento in cui si assume la Particola?
Saluto e prometto preghiere,
Nicola
Risposta del sacerdote
Caro Nicola,
1. l’ora prescritta per il digiuno eucaristico va intesa dal momento in cui si fa la Santa Comunione. Del resto talvolta in casi straordinari si dà la Santa Comunione anche fuori della Messa.
L’ora poi è di sessanta minuti. Si può pensare che il legislatore ecclesiastico non sia così fiscale che se manca un minuto o due impedisca di fare la Comunione. Il senso della legge è quello di disporsi anche corporalmente e non solo spiritualmente all’incontro più importante e santificante della nostra vita.
Non hai fatto dunque nessun sacrilegio.
2. La tua domanda però mi dà l’occasione di ricordare quanto sia importante la preparazione all’eucaristia.
Di Pier Giorgio Frassati si legge che dieci minuti prima della Messa si trovava già in ginocchio vicino all’altare (voleva anche servire la Messa) e sembrava trasformato.
Ai suoi tempi c’era il digiuno dalla mezzanotte.
Per noi, senza il digiuno dalla mezzanotte, non è male trovarsi in Chiesa per tempo e preparasi alla celebrazione nella preghiera, nel raccoglimento e nella meditazione.
Mi piace ricordare che Paolo VI, nella Marialis cultus, dice che “la meditazione dei misteri del rosario, rendendo familiari alla mente e al cuore dei fedeli i misteri del Cristo, può costituire un’ottima preparazione alla celebrazione di essi nell’azione liturgica e divenirne poi eco prolungata” (n. 48).
Prova a fare così. Vedrai che la partecipazione alla Messa diventerà migliore.
Ti ringrazio, ti seguo sempre con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo