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Quesito

Caro Padre Angelo,
premesso che il perdono consiste (mi corregga se sbaglio) nel dimenticare i torti subiti senza attendere che ci venga prima chiesto scusa, desidero chiederle: “È necessario (e penso che lo sia), oltre a perdonare, iniziare nuovamente a sentirsi e a vedersi con le persone dalle quali ci si è allontanati?”.
Grazie per i suoi consigli. Viva Gesù e Viva Maria.
Giampiero.


Risposta del sacerdote

Caro Giampiero,
1. perdonare le offese è un dovere per ogni cristiano. La carità di Cristo ci spinge a comportarci così.
Mi chiedi però se perdonare equivalga anche a dimenticare.
Qui penso che sia doverosa una distinzione.
Se per dimenticare significa non rinvangare o rinfacciare i torti subiti, allora va bene.
Se per dimenticare significa non far tesoro delle possibili reazioni sbagliate o dei difetti del nostro prossimo, allora questo non è corretto.
La prudenza ci insegna a far tesoro delle cose passate. Ripeto ancora: non per vendicarcene, perché allora saremmo del tutto fuori strada. Ma per rendere più attenta la nostra condotta.

2. Per la tua seconda domanda “se, dopo aver perdonato, sia necessario ristabilire i rapporti di prima” la risposta è analoga.
Talvolta riprendere subito i rapporti potrebbe essere controproducente e causare mali ancora peggiori.
A volte certi incidenti possono essere provvidenziali e servono a farci capire che è meglio scegliere altri collaboratori.
Tuttavia nel genere comune dei casi, se certe conflittualità nascono a motivo delle comuni fragilità umane (si è stanchi, nervosi, intrattabili, suscettibili..) è bene cercare di ricucire i rapporti al più presto. A proposito di questo san Paolo dice: “Nell’ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo” (Ef 4,26-27).
Sottolineo la necessità che non tramonti il sole sopra la nostra ira. Diversamente è fatale dare occasione al diavolo almeno nei nostri pensieri e nei nostri cuori, che diventano preda del risentimento.
In ogni caso però è doveroso prestare sempre i segni comuni di stima e di amicizia, a cominciare dal saluto e dal ricordo nelle nostre preghiere.

Ti ringrazio, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo