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Quesito
Caro Padre Angelo,
nella Bibbia si dice diverse volte che noi risorgeremo, e diventeremo eredi della Resurrezione di Cristo, erediteremo per i meriti di Gesù un corpo glorioso se passeremo attraverso le sue stesse sofferenze…
Ma questo non è in contraddizione con il battesimo e con l’atto di contrizione perfetto? Mi è capitato di sentire dire che con un atto di contrizione perfetto, infatti non solo si eliminano tutte le colpe ma anche tutte le pene di tutti peccati commessi, così come anche con il battesimo! Quindi se la persona che si trova in queste situazioni, che si è appena battezzata o ha appena compiuto l’atto di contrizione perfetto, e non ha mai sofferto in vita sua, va direttamente in paradiso… ma allora non è sempre vero ciò che dice la Bibbia!! Mi aiuti a capire per favore, sono molto confuso.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
il testo esatto di San Paolo è il seguente: “E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria” (Rm 8,17).
1. È vero che il Battesimo e l’assoluzione sacramentale ci purificano dalle nostre colpe.
Ma è anche vero che essere cristiani significa avere gli stessi sentimenti di nostro Signore, il quale ci chiama ad essere partecipi della sua redenzione.
E diventiamo partecipi della sua redenzione quando siamo disposti a dire con San Paolo: “Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24).
Quello che manca ai patimenti di Cristo è la nostra personale partecipazione.
2. Chi ama veramente il Signore, non si accontenta di ammirarne le sofferenze e di ringraziarlo. Desidera esserne partecipe, perché sa che i suoi peccati ne sono stati la causa.
3. È vero che il Battesimo rimette ogni colpa. Ma è anche vero che il Battesimo ci immerge nella passione e nella risurrezione del Signore e ce la fa partecipare in maniera sempre più piena.
4. Questo è richiesto come disposizione d’animo. Se poi uno muore senza aver sofferto, il non avervi partecipato non dipende dalla sua volontà.
Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo