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Quesito

Domanda dalle Filippine per padre Angelo:
Felice Giubileo per gli 800 anni dal Dies Natalis di San Domenico.
Faccio parte della “Confraternita del Santo Rosario” e della “Milizia Angelica”, per questo mi sento parte della “Famiglia Domenicana” sebbene io non appartenga al vero e proprio “Ordine Attivo”. La domanda è quale sia il modo più appropriato per immergersi profondamente nello spirito del Giubileo di San Domenico.
Molte molte grazie!!


Risposta del sacerdote

1. il giubileo per gli 800 anni dalla nascita al cielo del nostro Santo Padre Domenico è finito.
Tuttavia la risposta che ti do non è fuori tempo.

2. Ti consiglio di domandare incessantemente a San Domenico di prenderti come suo figlio e di donarti i due terzi del suo spirito.
Era stato Eliseo ad esprimere questo desiderio al profeta Elia nel momento in cui questi stava per essere rapito in cielo.
I due terzi erano la porzione di eredità che spettava al figlio primogenito.

3. Ebbene, sappiamo che i terziari domenicani, oggi chiamati anche laici domenicani, sono amati come “figli carissimi” dal Santo Padre Domenico.
Dal momento che il nostro Santo Padre si trova in cielo, il suo amore è perfettamente conforme all’amore di Dio per noi: è pertanto un amore che comunica il bene, che comunica grazie.

4. Perché l’invocazione del suo spirito non rimanga un desiderio momentaneo, ti consiglio di recitare ogni giorno la preghiera del beato Giordano di Sassonia al Santo Padre Domenico.
In questa preghiera viene delineata la fisionomia del nostro Santo Padre. E proprio per questo è un ottimo mezzo per rispecchiarsi ogni giorno nelle sue virtù e nei suoi sentimenti.
È così che si diventa suoi “amatissimi figli”, con il cuore sempre aperto a ricevere tutto il bene che dal cielo egli ci vuole comunicare.

5. Poiché questa preghiera è lunga (la puoi trovare nella sua interezza cliccando sul motore di ricerca del nostro sito), ti consiglio di recitare ogni giorno la parte principale, che è quella che descrive la fisionomia spirituale del nostro Santo Padre.

6. Eccola:
“Tu, nel fiore della tua giovinezza, hai votato la tua verginità alla bellezza dello sposo delle vergini.
Hai consacrato la tua anima. rivestita del candore del santo battesimo e arricchita dello Spirito Santo, al castissimo amante delle vergini.
Hai offerto il tuo corpo come ostia viva, santa e gradita a Dio.
Plasmato da un’educazione divina, ti sei consacrato interamente a Dio.
Istruito per tempo nella disciplina regolare, hai disposto nel tuo cuore le strade dell’ascensione verso Dio.
Una volta entrato nel cammino della perfezione, hai abbandonato ogni cosa; e hai seguito nudo il Cristo nudo, preferendo accumulare tesori nel cielo. E con energia ancor maggiore, hai rinunciato a te stesso e, portando virilmente la croce, ti sei applicato a seguire le tracce dell’unica vera guida, il nostro redentore.
Infiammato dello zelo di Dio e di ardore soprannaturale, per la tua carità senza confini e il fervore dello spirito veemente ti sei consacrato tutt’intero col voto della povertà perpetua all’osservanza apostolica e alla predicazione evangelica; e, per questa grande opera, con alta ispirazione della Provvidenza, hai istituito l’Ordine dei Frati Predicatori.
In tutto l’universo hai fatto brillare sulla santa Chiesa la luce gloriosa dei tuoi meriti e dei tuoi esempi. E, liberato dalla prigione della carne, sei salito fino alla corte celeste. Così, nell’ornamento del tuo primo vestito di innocenza, sei arrivato vicino al Signore per essere il nostro avvocato.
Oh, vieni dunque in mio soccorso, te ne supplico, vieni in soccorso di tutti coloro che mi sono cari. Tu che hai desiderato così ardentemente la salvezza del genere umano, vieni in aiuto del clero e del popolo, delle vergini e delle donne devote. Dopo la beata Vergine nostra regina sei tu la mia dolce speranza, la mia consolazione, il mio particolare rifugio. (…).
Sì, sì, mio ottimo maestro, così sia; io ti supplico, illustre guida, padre sostentatore, beato Domenico; sì, te ne prego, assistici in tutti i nostri bisogni; sii per noi veramente Domenico, vigile custode del gregge del Signore. Custodiscici sempre e non cessare di governare tutti quelli che ti sono stati affidati; rendici puri e purificati raccomandaci. E, dopo questo esilio, presentaci di nuovo con gioia al Signore di benedizione, al tuo diletto, all’onnipotente figlio di Dio Gesù Cristo e nostro salvatore, al quale solo appartiene l’onore, la lode, la gloria, in compagnia della gloriosa corte dei cittadini del cielo, nei secoli dei secoli e per l’eternità. Amen”.

Con l’augurio della tua appartenenza come terziario al nostro Santo Ordine ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo