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Quesito
Caro Padre Angelo,
Ho letto la sua risposta relativa a “Se le anime del Purgatorio possano pregare per noi” ed ho imparato che le anime del purgatorio non possono pregare per se stesse e che non possono neppure pregare per noi se non indirettamente. Ora so anche che Dante Alighieri era un grande conoscitore della teologia di S. Tommaso, tanto che la Divina Commedia può essere considerata un vero e proprio trattato teologico. Ma nel XI canto del Purgatorio i suprerbi pronunciano questa meravigliosa preghiera:
«O Padre nostro, che ne’ cieli stai,
non circunscritto, ma per più amore
ch’ai primi effetti di là sù tu hai,
laudato sia ‘‘l tuo nome e ‘‘l tuo valore
5 da ogni creatura, com’è degno
di render grazie al tuo dolce vapore.
Vegna ver’ noi la pace del tuo regno,
ché noi ad essa non potem da noi,
s’ella non vien, con tutto nostro ingegno.
10 Come del suo voler li angeli tuoi
fan sacrificio a te, cantando osanna,
così facciano li uomini de’ suoi.
Dà oggi a noi la cotidiana manna,
sanza la qual per questo aspro diserto
15 a retro va chi più di gir s’affanna.
E come noi lo mal ch’avem sofferto
perdoniamo a ciascuno, e tu perdona
benigno, e non guardar lo nostro merto.
Nostra virtù che di legger s’adona,
20 non spermentar con l’antico avversaro,
ma libera da lui che sì la sprona.
Quest’ultima preghiera, segnor caro,
già non si fa per noi, ché non bisogna,
ma per color che dietro a noi restaro».
C’è un modo per conciliare ciò che la Chiesa insegna con quello che Dante ha scritto?
Grazie infinite,
Nicola
Risposta del sacerdote
Carissimo Nicola,
Sì, è tutto giusto quello che ha scritto Dante, il quale ha interpretato in maniera corretta lo stato d’animo di coloro che si trovano in purgatorio.
Ma propriamente parlando, le anime del Purgatorio non meritano più. Il tempo del merito per loro è passato.
I meriti che si sono acquistati fin che erano di qua ora stanno in atteggiamento di preghiera per tutti davanti al Signore.
Grazie per averci riportato questo passo della Divina Commedia.
Ti saluto, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo