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Quesito
Caro padre,
le scrivo per avere un conforto spirituale e una preghiera nell’affrontare questo difficile cammino.
Sono un cristiano credente, osservo con fede i sacramenti e per quanto riguarda le leggi di Dio non ho problemi ad ubbidire a quanto Dio ci ha chiesto, perché vivo questi precetti non come un obbligo ma come atti ti amore e di fedeltà verso Dio. Non prego il Rosario tutti i giorni ma affido al Signore ogni attimo e ogni decisione della mia Vita.
Il mio problema è fare capire che questo mio comportamento non è dovuto a imposizioni dettate dalla Chiesa ma è uno stile di vita (es. andare a Messa o confessarmi) che adotto senza alcun tipo di obbligo, per me sono quasi una necessità!
Da un po’ di tempo esco con una ragazza che si ritiene Cristiana ma ha una fede tutta “sua”, nel senso che non osserva i sacramenti, non va a Messa, non crede al Papa e prega solo quando “se la sente”. Questo suo modo di vivere il cristianesimo ha generato in me molti turbamenti, perché ho sempre lottato per essere coerente ma soprattutto perché ho sempre desiderato condividere la vita con una persona col quale crescere nella Fede.
Benché non sia praticante è una persona molto aperta che cerca la verità, che non si lascia condizionare e che crede nei valori nella famiglia, nel matrimonio, nel rispetto della vita e delle persone.
Il suo distacco dal mondo cattolico, nonostante condivida molti dei suoi valori, è dovuta al fatto che ha ricevuto fin da bambina una educazione molto rigida, piena di imposizioni su cosa doveva e non doveva fare.
Questo tipo di educazione l’ha formata molto a livello psicologico, tanto che vede tutto quello che non si è liberi di scegliere come una imposizione …
Con Lei ho un dialogo molto aperto e si parla di tutto e con Lei mi trovo molto a mio agio.
Fin da subito sono stato sincero e non ho mai nascosto la mia personalità e il mio Credo.
Quando si è arrivati a parlare di sesso ho espresso a lei il desiderio di compiere questo gesto di amore solo al compimento di un vero atto di donazione reciproca.
Ho letto sul sito molti dei Suoi consigli e nonostante abbia utilizzato le Sue motivazioni trovo molto difficile far accettare questo mio desiderio e a far capire che questo è un atto di amore ancor piu’ profondo, quando tutti lo vedono come un normale proseguimento dell’amore tra due persone! È arduo far comprendere a una persona che ha provato queste esperienze, cosa è la verginità spirituale!
Nonostante l’età (33anni), non ho avuto altre esperienze perchè non ho mai trovato una ragazza con cui avere una affinità di valori e spero che questo fidanzamento possa arrivare un giorno al matrimonio.
Ho sempre desiderato incontrare una ragazza che avesse Fede ma penso che il disegno di Dio sia diverso e che Egli voglia usarmi per far conoscere Dio anche a Lei.
I miei dubbi sono se questo possa realizzarsi nel tempo. Io sono convinto che lei ha un forte desiderio di incontrare Dio, ma ha una ostinato rifiuto di ogni messaggio Cristiano! Più volte mi ha detto che non devo pensare di convertirla perché Lei è convinta che le sue idee sono giuste e non vuole passare tutta la vita fra “casa e chiesa” o con una persona che ha continuo “timor di Dio” (ovviamente non conosce il vero timor di Dio, quando dice questo !)
Io desidero per lei il bene e so che solo incontrando Dio potrà raggiungere la pace e la serenità che dice che trova in me, ma ho paura! Ho paura di passare una vita con lei come fra “il Diavolo e l’acqua Santa”, ognuno diviso sulle sue posizioni, ognuno per la sua strada!
Un sacerdote al quale mi sono confidato mi ha detto di stare molto attento perché l’uomo è più debole spiritualmente della donna e una situazione inversa (la donna che ha fede) sarebbe molto più sostenibile.
Ringrazio anticipatamente per i suoi consigli e per le sue preghiere.
Grazie
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. di primo acchito mi viene da dirti quanto ti ha detto quel sacerdote: fà attenzione.
Quel sacerdote ti ha portato una motivazione basata sull’esperienza.
Io te ne porto una basata sulla natura stessa dell’amicizia.
2. L’amicizia (e il fidanzamento e il matrimonio sono una forma straordinaria di amicizia) suppone una certa affinità di voleri, di vedute, di aspirazioni, di vita.
Gli antichi dicevano: amicitia aut similes invenit aut facit (l’amicizia si fa tra simili oppure rende simili; e così pure il fidanzamento).
E dicevano anche che gli amici hanno un identico volere e un identico disvolere (hanno fra di loro un idem velle e un idem nolle).
3. Penso che anche tu desideri grandemente una perfetta sintonia con la tua ragazza, soprattutto per quanto riguarda la visione di fondo della vita, e cioè la fede.
Certamente è bello che la tua ragazza creda nel matrimonio, nella famiglia, nel rispetto della vita e delle persone.
Ma forse si tratta ancora di ideali molto generici.
Prova a chiedere alla gente se crede nel valore della pace. Vedrai che tutti dicono di sì.
Ma appena parli di aborto, in buona parte sono subito pronti a dire che è giusto legalizzarlo, che è giusto farlo: in altri termini è giusto che la madre faccia guerra al proprio bambino e lo ammazzi impunemente e gratuitamente.
Ugualmente se chiedi alla gente se crede nell’amore, che cosa ti attendi che risponda? Che non ci crede?
Tutti ti diranno di sì. Ma quante ambiguità. Infatti appena parli di contraccezione subito ti dicono che è lecita e giusta. Senza pensare che così il gesto di amore viene intrinsecamente falsificato e che la persona non da il di più che è inscritto nella natura di quell’atto e fa sì che quello sia un dono in cui la persona si coinvolge totalmente, senza mettere dei limiti.
3. Per venire più vicino a te: ho l’impressione che tante prese di posizione della tua ragazza nascano da ignoranza: non sa che cosa siano i sacramenti, a che cosa servano, che cosa significhi andare a Messa, che cosa significhi vivere in grazia, avere l’obiettivo della santità…
In sostanza è il suo rapporto con Gesù Cristo che non c’è.
Senza dire del riferimento al papa, che per noi è “il dolce Cristo in terra”, come diceva Santa Caterina. Il quale Papa è la regola della nostra fede, del nostro rapporto corretto con Gesù Cristo, il Pastore che Cristo che ci ha lasciato perché ci guidi infallibilmente alla santità e alla vita eterna…
4. Accenni anche alle traversie passate dalla tua ragazza e alle varie esperienze (chiamiamole così)… Non pensare che tutto questo non incida nella formazione del carattere. I peccati, gli sbandamenti morali, lasciano il segno nella nostra vita: oltre a distruggere il rapporto con il Signore, oscurano il mondo della coscienza. Poco per volta, senza accorgersene si slitta fino a legittimare il proprio comportamento e farne il criterio di verità.
Questa è la peggiore della crisi.
5. A questo punto, come vedi il mio consiglio è il seguente:
1) da parte tua non devi cedere in nulla alla tua testimonianza cristiana, che mi pare bella, limpida, convinta.
Non cedere soprattutto nella vita affettiva, slittando verso l’impurità, che ha una capacità straordinaria di offuscare la coscienza.
Molti giovani che visitano il nostro sito mi hanno detto che dinanzi al ricatto: o sesso o far saltare la relazione, hanno preferito far saltare la relazione ed essere fedeli a Cristo.
2) Attendere nel dialogo e nella conversazione con la tua ragazza che l’amicizia la renda simile a Cristo, che è il tuo modello e punto di riferimento.
Questo deve avvenire entro un ragionevole margine di tempo. In ogni caso ben prima del matrimonio.
3) Se ad certo momento vedi che è irremovibile e giunge fino a disprezzare ciò che per te costituisce la realtà più cara della tua vita: Gesù nell’Eucaristia, nel sacramento del perdono, il papa, la dottrina evangelica e della Chiesa… allora dovrai fare le tue scelte: se vorrai una sposa che educhi i tuoi figli alla vita eterna, secondo Dio, secondo Gesù Cristo e il suo Vangelo, dovrai cercarne un’altra.
E il Signore te la farà incontrare, se la domanderai con umiltà, perseveranza e purezza di cuore.
Carissimo, come vedi, sono stato molto franco. Ma ne va di mezzo la tua felicità e la riuscita della tua vita.
Adesso scendo a celebrare la Messa. Ricorderò te e soprattutto lei, perché si apra al dialogo e si converta.
Intanto ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo