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Quesito
Caro Padre Angelo,
ho scoperto qualche giorno fa questa preziosissima rubrica e non immagina quanti consigli abbia trovato! La ringrazio infinitamente per il prezioso aiuto che sta dando a me e a chi segue ogni giorno leggendo le varie sezioni!
Mi chiamo S., sono impiegata, vivo nella provincia di … coi miei genitori e sono fidanzata da 5 anni.
Dopo tanti anni passati lontana dagli insegnamenti di Gesù e della Chiesa, non pregavo più e non andavo neppure più a Messa per disinteresse e pigrizia, praticamente mi ero proprio lasciata perdere nel dopo Cresima. Pochi mesi fa, pochi giorni prima del mio compleanno, ho ricevuto il regalo più bello della mia vita e cioè ho ascoltato il Signore che mi ha dato l’immensa gioia di ritrovare il suo abbraccio e la sua amicizia, come un richiamo!
E da allora la mia vita è cambiata molto, prima ho iniziato a leggere la Bibbia, poi mi sono confessata e sono andata a Messa e ho ripreso ad andarci tutte le Domeniche e quando posso anche ogni tanto nei giorni feriali, la Parola mi regala una grande Luce e una gioia infinita ogni giorno! Partecipo a un corso di introduzione alla Teologia che avrà la durata di 3 anni, ho seguito un corso più breve per Ministri della Lettura, una volta al mese partecipo con grande entusiasmo anche alla Scuola di Preghiera per giovani e pian piano ho iniziato a capire quante cose meravigliose mi sono persa in questi anni, quanto lontana sono stata dal Signore e la gioia di ritrovare la sua amicizia è stata incommensurabile!!
All’inizio di questo cammino non accettavo però l’insegnamento della astinenza sessuale prematrimoniale, non capivo la castità e la vedevo come una cosa oppressiva e antica, e questo mi causava molte angustie e mi sentivo pesante dentro.
Invece ultimamente, grazie alle parole di alcuni sacerdoti nella confessione e alla sua rubrica, ne ho capito l’importanza e ho compreso il dovere verso la purezza di corpo e spirito per essere vicini a Gesù e a Maria che ce l’hanno insegnata proprio con la loro stessa vita! E non sa quanto mi sento leggera e felice ora! Certo non è un cammino in discesa, ma voglio impegnarmi al massimo!
I problemi però sorgono col mio ragazzo che ha una Fede “tutta sua” (crede in Dio Padre, ma non in Gesù e nella Madonna, non crede nella Chiesa e nella Confessione, dice che la Bibbia è stata scritta dagli uomini per cui magari non contiene gli insegnamenti veri di Dio ecc ecc) e dice che la castità è una stupidaggine di stampo medievale e da quando gli ho parlato della necessità di regolarizzare i nostri rapporti in modo che non coinvolgano più la genitalità, inizialmente ha accettato la cosa mentre ultimamente fa mille tentativi per avere rapporti completi, si sente rifiutato e si chiude in se stesso visto che io li rifiuto (anche se spiego sempre con dolcezza le motivazioni profonde che stanno dietro la castità) e mi dice che prima ero diversa e che gli piacevo di più, va in crisi e ogni volta parla di lasciarci perchè dovrebbe aspettare ancora almeno 2 o 3 anni prima del matrimonio e non può resistere così tanto, è seccato e indispettito e ogni occasione è buona per dirmi che esagero con la Chiesa, le Messe, che sono una mezza suora ecc.
Io a questo punto non voglio assolutamente rinunciare alla Fede e alla Chiesa, non voglio perdere nè la castità nè la serenità con il mio ragazzo e per questo le chiedo consiglio su come comportarmi, purtroppo ogni spiegazione che gli do sembra cadere nel vuoto.
In secondo luogo, da quando ho ripreso a frequentare la Chiesa con la partecipazione alla Messa, ai corsi e incontri di cui Le ho parlato prima, mi sento spesso ripetere da amici e famigliari che esagero (es: ma che fai, vai a Messa tutti i giorni adesso?? ti farai suora?) , a Natale con amici e parenti a tavola ho voluto esprimere un ringraziamento al Signore con una preghiera e mi sono sentita deridere da più persone (non del mio nucleo famigliare stretto, in famiglia siamo credenti), idem quando mi ha chiamato una mia amica suora per farmi gli auguri, e così via. Io di certo non perdo la Fede e non smetto di perseverare a causa di questi piccoli intoppi. Ok, mi hanno vista fare un cambiamento nel giro di pochi mesi e non lo comprendono probabilmente, ma come mi devo comportare? Nelle occasioni che ho elencato e altre successe, non ho risposto nulla oppure ho portato motivazioni valide che avevo letto nel Catechismo o sulla Bibbia, ma essere derisi sulla propria Fede fa male, più che ricevere un pugno! Personalmente sento che Gesù mi insegna a essere veramente me stessa e non il mondo esterno coi suoi valori caduchi e vorrei farlo capire con dolcezza a chi mi sta intorno, ma sembra che non comprendano.
Mi scuso se mi sono dilungata oltremodo, spero di non averle rubato troppo tempo!
Ringrazio ancora lei per questa preziosa rubrica e la ricordo nella preghiera insieme a tutti gli altri sacerdoti e soprattutto quelli che in questo periodo mi hanno aiutata moltissimo coi loro insegnamenti!
Un caro saluto e un Augurio per un sereno e gioioso Anno 2010!
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. sono contento che il Signore ti abbia riconquistata.
Quanto ti è capitato è paragonabile a una Pentecoste.
Anche gli Apostoli in quel giorno si sono trovati trasformati.
Prima erano paurosi e stavano chiusi in casa per timore dei giudei.
Dopo la Pentecoste sono usciti allo scoperto e a chi diceva loro di stare zitti, rispondevano che non potevano tacere.
2. Per quanto riguarda la purezza mi piace ricordarti quanto affermava Giovanni Paolo II: chi vive secondo la carne sente la legge di Dio come un peso, mentre chi vive secondo lo Spirito la sente come un’esigenza del cuore.
La purezza, la castità per te sono diventate, grazie a Dio, un’esigenza del cuore. Infatti senti che la purezza è una condizione imprescindibile per custodire l’unione col Signore e per sperimentare tutto quello che Gesù ti comunica mediante i sacramenti e la sua Parola.
Senza la castità tu non potresti sentire la grande Luce e la gioia infinita che Gesù ti dona ogni giorno.
3. Per grazia di Dio tu sei tra quelli che, per dirla con l’Autore della lettera agli ebrei, “sono stati illuminati, hanno gustato il dono celeste, sono diventati partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo futuro” (Eb 6,4).
Sono certo di leggerti interiormente se ti dico che tu ti senti come invasa di luce, ma di una luce superiore, soprannaturale, divina.
Così come sono certo che tu stai gustando il dono celeste che consiste nella presenza personale di Dio con il quale hai comunione da cuore a cuore.
La stessa cosa dicasi del fatto che senti di essere un solo spirito col Signore, che senti l’esigenza della sua Parola che per te è luce, nutrimento e guida, e gusti tutti i giorni le meraviglie del mondo futuro.
4. L’impurità impedisce tutte queste cose perché spegne il gusto delle cose di Dio.
Chi ha cominciato a gustare le cose di Dio, sente da se stesso che impurità ed esperienza del Signore non possono stare insieme.
Il dramma del tuo ragazzo, come di tanti altri, è proprio questo: che finora non ha gustato le cose del Signore. E per questo pensa che la purezza sia semplicemente come una privazione fine a se stessa.
Ma non è così. La purezza è solo una premessa e poi una custodia della comunione continua col Signore e con le realtà sante.
Ripeto, il dramma del tuo ragazzo consiste nel fatto che non ha ancora assaggiato quello che tu stai assaporando e cioè che Gesù ti regala ogni giorno una grande Luce e una gioia infinita!
Per questo non capisce. E non può capire fino a quando anche a lui non capiterà una Pentecoste analoga alla tua.
5. Ormai hai cominciato a vivere da cristiana.
Non anteporre nulla all’amore del Signore, all’unione con Lui.
Ricordati che anche l’amore umano deve avere Dio come punto di partenza e come punto di arrivo.
Gesù nell’Apocalisse (Ap 22,13) ha detto di sé stesso di essere l’alfa e l’omega, il principio e la fine: anche della nostra sessualità, della nostra vita affettiva.
Se la vita affettiva non ci parla di Lui, non conduce a Lui e non ci tiene uniti a Lui è mal vissuta. E non di rado – come l’esperienza attesta – conduce anche allo spegnimento stesso dell’amore.
6. Se il tuo ragazzo ti amasse in maniera vera, ti rispetterebbe nei tuoi sentimenti e per quello che stai vivendo in questo momento. Sarebbe contento di quello che provi dentro di te.
Al contrario, manifestando la sua incontenibilità genitale dice chiaramente che cerca solo la propria soddisfazione, non il tuo bene.
Lui pensa alla castità come ad un feticcio. Non capisce che l’impurità è la profanazione, la violazione di qualcosa di grande, di puro, di divino che tu custodisci dentro di te, che vuoi accrescere ulteriormente e a tua volta donare.
7. Forse è giunto il momento di dire al tuo ragazzo che il Signore – attraverso di te – lo sta chiamando a scoprire un nuovo cielo e una nuova terra, ben diverso da quello nel quale sta vivendo.
Non è necessario che io ti dica di pregare per lui, di fare la S. Comunione per lui e anche di compiere dei sacrifici per la sua conversione, perché sono certo che si tratta di pratiche che vai già facendo.
Guadagnare a Cristo il tuo ragazzo è la nuova impresa di santità alla quale il Signore ti chiama.
Proprio attraverso questo itinerario tu vieni condotta a mete sempre più alte.
8. Il livello di vita cristiana che stai conducendo deve costituire per te un punto di non ritorno.
Su questo devi essere ferma.
Anzi, tieni davanti a te l’obiettivo dell’Eucaristia quotidiana.
Pier Giorgio Frassati se l’era fissato addirittura come voto fin dai primi anni dell’adolescenza.
Il Signore non desidera altro che di essere il tuo Pane quotidiano.
Sa che ne hai bisogno.
9. In riferimento invece alla testimonianza pubblica da rendere a Cristo devi sempre valutare la situazione, perché la tua testimonianza – fatta in buona fede – non sia controproducente.
Se ti accorgi che parlare di Gesù Cristo porta alcune persone a concludere: “povera ragazza, ormai è persa del tutto”, conviene stare zitti.
Sant’Agostino diceva che nei confronti di certe persone giova di più parlare a Dio di loro (e cioè pregare) che parlare a loro di Dio, perché non sono disposti, non capirebbero e irriderebbero.
In altre parole Gesù direbbe di non dare le margherite ai porci perché non le calpestino (Mt 7,6).
Ti assicuro la mia preghiera perché il Signore ti conservi e ti faccia crescere sempre più in Lui.
Ti benedico e ti saluto cordialmente.
Padre Angelo