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Quesito

Carissimo Don Angelo,
sono nuovamente a scriverle per avere dei chiarimenti riguardanti verità di fede. Questa volta riguardo ad uno dei novissimi, ossia all’inferno.
Oggi stavo ascoltando Don Amorth a radio Maria, sacerdote che ho avuto la grazia di conoscere e che stimo moltissimo, e rispondendo ad un radio ascoltatore, lui ha detto che l’inferno non è stato creato da Dio, ma dai demoni, in quanto Dio ha creato tutte cose buone, per cui non poteva creare l’inferno.
Ora gli interrogativi che mi sono venuti sono due;
1) il primo riguarda proprio quello che ha detto padre Amorth, e cioè rifacendomi al vangelo di Mt 25,41 è detto……Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 
Ora si evince chiaramente che l’inferno è stato appunto preparato per i demoni e non per gli uomini, se questi rispondono alla grazia del Signore. Ma se è stato preparato significa che Qualcuno lo ha preparato…. e quindi che non se lo sono preparato i demoni stessi. 
2) come secondo punto le chiedo, essendo Dio onnipotente ed onnipresente, quindi presente dappertutto, come può esistere un luogo dove non c’è Dio come l’inferno, se appunto Dio è onnipresente?
La ringrazio anticipatamente per quanto vorrà rispondermi, e salutandola cordialmente le chiedo preghiere per me e la mia famiglia.
Massimo


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. l’espressione “l’inferno è stato preparato” va intesa nel medesimo modo i  cui si dice che uno si è preparato a soffrire determinati mali con il proprio comportamento.
Un proverbio popolare dice che “chi è causa del suo mal, pianga se stesso”.

2. Quanto ha detto padre Amorth dunque è esatto.
È anche la sentenza di Origene che viene poi riportata da San Tommaso quando commentano il passo evangelico riguardante il giudizio universale.
Ecco quanto dice Origene: “Bisogna poi considerare che ai santi fu detto  «Benedetti del Padre mio»,
ma ora ai dannati non viene detto: andate maledetti del Padre mio:
infatti l’amministratore delle benedizioni è il Padre,
ma della maledizione è attore chiunque nei riguardi di se stesso, se opera cose degne di maledizione” (Commento a Matteo, 25,41).

3. E San Tommaso: “Ma essi stessi (i dannati) hanno acquisito la morte (spirituale) per se stessi con le proprie mani, secondo quanto è detto in Is 31,7 ‘In quel giorno ognuno rigetterà i suoi idoli d’argento e i suoi idoli d’oro, lavoro delle vostre mani peccatrici’” (Commento in Matteo,25,41).

4. Per la seconda domanda: sì, Dio è presente anche all’inferno, ma non con la sua gloria.
S. Tommaso dice che Dio è presente in tutte le cose in tre maniere:
per la sua potenza, perché tutte, spirituali e materiali, gli sono sottomesse;
per la sua presenza o infinita conoscenza per cui tutto gli è costantemente presente, compresi i segreti dei cuori;
– e infine per la sua essenza, e cioè per la sua virtù creatrice e conservatrice, per mezzo della quale egli conserva ogni realtà nell’esistenza (Somma teologica, I, 8, 3).
Dio è così unito ad ogni realtà che, se cessasse la sua azione conservatrice, ogni creatura subito tornerebbe nel nulla da cui è stata tratta.
Solo in questo modo Dio è presente anche nei demoni e nei dannati.

5. I teologi danno un unico nome a questa triplice presenza e la chiamano presenza di immensità per distinguerla da un’altra, nuova e di ordine soprannaturale, che si realizza nell’anima dei giusti e alla quale viene dato il nome di inabitazione.
La presenza di inabitazione è quella per la quale Dio si rende personalmente presente con una partecipazione della sua natura divina.
Nella vita presente questa partecipazione avviene mediante la grazia. In Paradiso invece si realizza mediante la gloria o visione beatifica.

Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo