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Quesito

Caro Padre Angelo,
Infine, penso che i miei quesiti possano essere racchiusi nel seguente:
cos’è che dona la facoltà di amministrare l’Eucarestia?
Chiudo, ringraziandola anticipatamente per la sua disponibilità.
Giorgia S.


Risposta del sacerdote

Cara Giorgia,

1. La terminologia “amministrare l’Eucarestia” fa pensare alla distribuzione della Santa Comunione. Mentre tu, se non sbaglio, intendi la celebrazione della Santa Messa.
Ebbene ciò che dà la capacità di celebrare l’Eucaristia è la potestà di ordine ricevuta con la consacrazione presbiterale fatta attraverso le mani del vescovo.

2. Nell’ultima cena Gesù transustanziò il pane e il vino nel suo corpo e nel suo sangue. L’ha fatto perché lo poteva fare, perché era Dio.
Nessun uomo può compiere una simile cosa.
Non solo non può transustanziare il pane e il vino nel proprio corpo e nel proprio sangue. Tanto meno può transustanziare il pane e il vino nel corpo e nel sangue del Signore.
Per fare questo occorre un potere divino.
Ebbene questo potere divino viene conferito nella consacrazione presbiterale (ordinazione sacerdotale) attuata dal Vescovo, il quale a sua volta l’ha ricevuto da altri – attraverso una catena ininterrotta di persona – fino ad arrivare a Gesù Cristo.
Questo potere in gergo teologico viene chiamato “carattere”.
Esso è un sigillo che trasforma l’uomo che lo riceve e lo fa diventare immagine viva di Gesù buon pastore.

Ti saluto, ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo