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Quesito
Buongiorno Padre
Sono un ragazzo di 26 anni.
Sono Cattolico poco praticante, ho frequentato la parrocchia e il GREST per parecchi anni, poi per vari motivi le strade si sono divise ma ormai da diverso tempo sento in profondità dentro di me che Dio mi chiama.
Sono felice della mia vita, grazie a Dio ho tutto quello che potrei desiderare, una famiglia fantastica che mi ha insegnato l’educazione, una brava ragazza cattolica che mi ama e che io amo (che spero di sposare a breve) un lavoro e dei buoni amici eppure ciclicamente dopo qualche tempo cominciano ad affiorare i pensieri profondi, non solo sul senso della vita ma anche proprio sulla figura di Gesù a cui penso spesso.
Quando penso a Lui in me si scatenano varie emozioni:
-Incredibile ammirazione per il coraggio e la forza con cui ha sopportato la Passione e la Crocifissione.
-Gioia pura nel pensare a quanto bene ha donato al mondo e a chi gli stava intorno nella sua vita terrena.
-Ma soprattutto si scatena in me il desiderio di fare del bene al prossimo.
Sono propenso a fare del bene e mi sento gratificato quando lo faccio, anche le cose più semplici come aiutare un amico in difficoltà.
Il problema è che vorrei fare di più ma qualcosa mi blocca…la pigrizia.
La pigrizia di andare a confessarmi (non lo faccio da anni nonostante ne senta il bisogno), la pigrizia di andare a messa (nonostante sia felice di essere li quando ci vado), la pigrizia di pregare ecc ecc.
Il desiderio c’è e credo arrivi da Dio.
Continua a chiamarmi nonostante io risponda saltuariamente evidentemente ha fiducia in me. Giusto?
Se può darmi qualche consiglio le sarei grato.
Le auguro ogni bene
Cordiali saluti
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. sì, questo desiderio viene da Dio che sta bussando al tuo cuore.
Ti sta dicendo quello che si legge nel libro dell’Apocalisse: “Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20).
2. La sua voce la stai ascoltando da tempo.
Aprigli la porta perché venga da te.
Il primo passo per aprire la porta è la confessione sacramentale che ti riporta in grazia di Dio.
Qui il Signore ti attende a braccia aperte per purificarti e per poterlo accogliere nel tuo cuore.
3. Il secondo passo è quello della Santa Comunione.
Qui nella Comunione il Signore ti porta per cena quello che ha preparato per te.
A Santa Faustina Kowalska ha detto: “Desidero unirMi con le anime umane; la Mia delizia è unirMi con le anime. Sappi, figlia Mia, che quando nella santa Comunione vengo in un cuore umano, ho le mani piene di grazie di ogni genere e desidero donarle all’anima, ma le anime non Mi prestano nemmeno attenzione. Mi lasciano solo e si occupano d’altro. Oh, quanto è triste per Me che le anime non conoscano l’Amore! Si comportano con Me come con qualche cosa inerte” (Diario 1385).
4. Per riceverlo bene e fargli buona accoglienza preparati come faceva Santa Faustina: “Prima di ogni Santa Comunione prego fervorosamente la Madonna, perché mi aiuti a preparare la mia anima a ricevere il Figlio Suo e sento chiaramente la Sua protezione su di me. La prego molto, affinché si degni di accendere in me quel fuoco di amor divino, che ardeva nel Suo Cuore verginale al momento della Incarnazione del Verbo di Dio” (Diario1114).
5. Preparati dunque alla Comunione chiamando la Madonna perché venga ad accendere in te il fuoco del divino amore che c’era in lei al momento dell’incarnazione.
Se la chiami, viene sicuramente.
6. Una volta ricevuto Gesù nel tuo cuore ascolta bene le parole che in quel momento ti dirà.
Ti ripeterà le parole che hai sentito nelle letture della Messa alla quale parteciperai.
Te le dirà in maniera molto personale, da toccarti il cuore.
7. Poi posa spiritualmente la tua testa sul suo cuore come ha fatto San Giovanni nell’ultima cena.
Stai con lui in silenzioso amore: in quel momento il Signore si dona a te e con la sua presenza invaderà la tua anima.
Poi tu donati a Lui.
Non aver fretta di uscire di Chiesa.
Sappi riconoscere quello che il Signore ti dona in quel momento.
8. Continua a tenere il tuo sguardo fisso su di Lui che ti sta accanto in maniera più intima e più dolce di quanto non lo possono essere fra di loro due amici seduti vicino a tavola.
In quel momento Gesù viene a fare nel tuo cuore quello che ha fatto nella sua vita terrena per quelli che gli stavano attorno.
Ti sentirai toccato e sentirai il desiderio di non staccarti più da Lui.
9. Non aspettare domenica per vivere tutto questo.
Ti suggerisco di farlo per dopodomani, nella festa della Madonna di Lourdes.
Potrai fare tutto con molta calma. Il Signore ha da trattare con te e tu hai da trattare con lui
Ti accompagno con la mia preghiera perché tu viva quei due passi come i più preziosi di questa settimana.
Ti benedico e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo