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Quesito
Caro Padre Angelo
Gesù ha detto: “Via da me, maledetti, nel fuoco eterno perché, io ho avuto fame e voi non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato nella vostra casa; ero nudo e non mi avete dato i vestiti; ero malato e in prigione e voi non siete venuti a trovarmi.
In verità, vi dico: tutto quel che non avete fatto a uno di questi piccoli, non l’avete fatto a me” (Mt 25, 41-43.45).
Io che non ho dato da mangiare o da bere se non a quelli della mia famiglia, vado all’inferno? Non ho ospitato nella mia casa nessun “forestiero” vado all’inferno?
Non ho visitato carcerati, vado all’inferno?
Basta non fare anche a una sola persona per andare all’inferno?
Un saluto cordiale.
Liala
Risposta del sacerdote
Cara Liala,
1. queste parole del Signore vanno intese nel senso che uno deve avere la disposizione dell’animo di soccorrere il prossimo in difficoltà.
Non si deve intendere che ognuno debba fare tutte e singole queste opere, anche perché non sempre sono praticabili dai singoli.
È buona cosa ospitare i forestieri.
Un tempo si ospitavano i pellegrini e si concedeva loro di passare la notte nel fienile o sotto la tettoia, non già di metterli a dormire nella camera dei figli.
Ugualmente è buona cosa visitare i carcerari, ma le autorità stesse in via generale non permettono di visitarli. Lo concedono solo a qualcuno e a determinate condizioni.
2. Inoltre l’esercizio della carità verso il prossimo su cui saremo interrogati comincia da quei di casa. Questi sono il primo nostro prossimo.
La S. Scrittura afferma: “Se uno non pensa ai suoi, massime a quei di casa, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele” (1 Tm 5,8).
S. Tommaso commenta: “Dunque si deve avere una carità maggiore verso i congiunti” (Somma teologica, II-II, 26, 7, sed contra).
3. La disposizione d’animo consiste nell’aver a cuore tutte le cause degli infelici.
Essa si manifesta anzitutto con la preghiera e poi anche con la solidarietà, dando una quota parte dei propri beni anche per queste persone.
Questa quota parte per tanti versi è già presa dallo stato attraverso le tasse.
Ma nulla impedisce che talvolta, in alcuni casi particolari, si possa o si debba fare di più.
Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo