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Quesito
Buonasera Padre Angelo,
mi scusi se la disturbo sarebbe possibile avere una precisa spiegazione di tutto questo passo del Deuteronomio 28,68: “E l’Eterno ti farà tornare in Egitto su navi, per la via di cui ti avevo detto: "Non la rivedrai mai piú!". E là sarete offerti in vendita ai vostri nemici come schiavi e come schiave, ma nessuno vi comprerà”.
Se fosse possibile capire il significato passo passo con qualche esempio.
La ringrazio anticipatamente del suo costante servizio per noi cristiani in cerca di Dio
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. è necessario leggere le parole che mi hai riportato nel loro contesto.
Intanto sono contenute nel cap. 28 del Deuteronomio, un capitolo nel quale vengono promesse benedizioni e grazie per gli israeliti fedeli e maledizioni per gli israeliti infedeli.
Ebbene, le parole che mi hai riportato sono contenute nelle minacce o nelle maledizioni in cui incorreranno coloro che non saranno fedeli alle leggi di Dio.
2. Il linguaggio è chiaramente antropomorfico: “Tutte queste maledizioni verranno su di te, ti perseguiteranno e ti raggiungeranno, finché tu sia distrutto, perché non avrai obbedito alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i comandi e le leggi che egli ti ha dato. Esse per te e per la tua discendenza saranno sempre un segno e un prodigio” (Dt 28,45-46).
Le espressioni che precedono i due versetti riportati e quelle che li seguono sono terribili. Sono usate per far maggiormente risplendere la sua giustizia e la sua santità e per conseguenza la sua gloria.
3. Nei tre versetti 64-66 si legge: “Il Signore ti disperderà fra tutti i popoli, da un’estremità all’altra della terra. Là servirai altri dèi, che né tu né i tuoi padri avete conosciuto, dèi di legno e di pietra. Fra quelle nazioni non troverai sollievo e non vi sarà luogo di riposo per la pianta dei tuoi piedi. Là il Signore ti darà un cuore trepidante, languore di occhi e animo sgomento. La tua vita ti starà dinanzi come sospesa a un filo. Proverai spavento notte e giorno e non sarai sicuro della tua vita”.
Un antico commentatore annotava: “Di questa profezia ne vediamo ancora oggi il compimento. Israele non troverà riposo se non in Dio”.
4. Ed ecco giunti al versetto che mi hai riportato: “Il Signore ti farà tornare in Egitto” (Dt 28,68).
E cioè: a motivo della disobbedienza Israele ricadrà nello stato miserando di abiezione, in cui si trovava prima che Mosè lo liberasse. La sua condizione sarà anzi peggiore, poiché gli Egiziani, che prima avevano fatto ogni sforzo per ritenerlo come schiavo, ora lo giudicheranno persino inetto a tale stato, e non vorranno neppure comprarlo.
L’uscita dall’Egitto aveva segnato il principio della gloria d’Israele, e dell’alleanza con Dio, e il ritorno in Egitto segnerà la rovina e la morte degli Ebrei come popolo di Dio.
5. “su navi, per una via della quale ti ho detto: «Non dovrete più rivederla!” (Dt 28,68):
Su navi, dalle quali non potrete fuggire.
Gli israeliti erano usciti dall’Egitto a piede libero, le acque del Mar Rosso si erano aperte davanti a loro. Ma con la loro prevaricazione vi ritorneranno gettati come schiavi in fondo alle navi.
Ed ecco gli esempi che hai chiesto: Tito, dopo la presa di Gerusalemme, fece vendere in Egitto come schiavi molte migliaia di Ebrei (Giuseppe Flavio, Guerra Giudaica, VI, 9, 2), e lo stesso fece anche Adriano.
6. Israele con la disobbedienza e soprattutto a motivo del rifiuto di Cristo si è sottratto alla grazia e alla protezione che deriva dalla fede in Lui.
Sebbene una porzione di ebrei – tutto sommato piccola rispetto a quelli che tutt’oggi vivono nella diaspora – sia tornata nella propria terra, tuttavia questa porzione non vive in pace, continuamente minacciata da morte e distruzione.
7. Andando però al di là dell’interpretazione immediata del testo sacro, le minacce proferite con linguaggio antropomorfico da Dio toccano anche ogni cristiano.
Profanando il dono ricevuto nel Battesimo, chi si allontana dal Signore si consegna da se stesso nelle mani del suo nemico per diventarne schiavo.
Ti auguro di rimanere sempre fedele al Signore, ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo